La cinghia dei pantaloni, umiliante pegno della parola d’onore

La cinghia dei pantaloni, umiliante pegno della parola d’onore

LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO DI FINE OTTOCENTO LA CURESCIA   Nella ricerca di una giornata lavorativa, da simbolico scettro di comando la cinghia dei pantaloni diveniva l’umiliante pegno sostitutivo della parola d’onore. di Giulietta Livraghi Verdesca Zain “Cinca sciurnàta ole ttruàre si fazza la chiàzza pi’ cummàre” (“Chi vuole trovare giornata lavorativa, non una…

Salento, terra di calendule e di tradizioni

Salento, terra di calendule e di tradizioni

LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO DI FINE OTTOCENTO TERRA TI CARENULE Le calendule, simboliche deus ex machina della fortuna contadina e, di riflesso, fiori emblematici dello stato padronale di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Se, tanto per fare qualche esempio, a calura già esplosa [i contadini] vedevano un campo di grano maturo punteggiato da cespi…

Aradeo. La notte de li lazzareni

Aradeo. La notte de li lazzareni

    di Alessio Palumbo   Circa quindici anni fa, ad Aradeo, la tradizione del Santu Lazzaru era ormai data per morente. Una sola famiglia continuava a perpetuarla, portando le note e le voci della canto quaresimale nelle case di amici e parenti. Avevo poco più di dieci anni e da non molto avevo preso…

Tradizioni funebri salentine di fine Ottocento. i crocifissi mortuari

Tradizioni funebri salentine di fine Ottocento. i crocifissi mortuari

  Lu crucifissu ti lu asu [*] di Giulietta Livraghi Verdesca Zain Lu crucifissu ti lu asu (il crocefisso del bacio), per il suo stare fra le mani dei defunti durante le veglie funebri, non doveva essere usato come simbolo di culto, veniva ritenuto sconsacrato, motivo per cui, le poche famiglie ricche di un paese,…

Centesimo su centesimo, pensando al funerale…

Centesimo su centesimo, pensando al funerale…

    LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO FINE OTTOCENTO   LU LIBBRU TI LA CAMPANA   Le vecchie contadine, una volta vedove, risparmiavano centesimo su centesimo per pagarsi già in vita le spese del funerale     di Giulietta Livraghi Verdesca Zain Rimaste vedove, le donne contadine, seguendo l’esempio delle mamme,  delle nonne e delle…

Sono arrivati i santi!  Tutti al teatrino dei guitti…

Sono arrivati i santi! Tutti al teatrino dei guitti…

    LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO  FINE OTTOCENTO   LI SANTI A ‘NDINIEDDHRU   Il teatrino dei guitti che col carrozzone, di tanto in tanto, allietavano i pomeriggi domenicali, si basava su delle figure statiche (i santi, interpretati dagli stessi guitti) che – a tende abbassate , nel segreto di cinque cabine – andavano…

S. Vito ha una pietra forata: appunti per un rito arcaico

S. Vito ha una pietra forata: appunti per un rito arcaico

di Brizio Montinaro* Che il Salento sia una penisola estremamente pietrosa non sono più solo gli abitanti del posto a saperlo, non sono i contadini disperati e piegati in due dal lavoro a farne quotidianamente i conti, ma oggi lo sanno anche i tanti turisti che vengono in questa terra dal misterioso fascino, arcaica e…

La Fiera di S. Vito e l’ucceria di un tempo

La Fiera di S. Vito e l’ucceria di un tempo

di Rocco Boccadamo Si svolge ad Ortelle, piccolo paese del Sud Salento, l’annuale e ormai secolare Fiera di S. Vito, fra le più antiche dell’ Italia meridionale, assurta al rango di “Manifestazione Fiera Regionale” e rappresentante, come si legge sulle apposite locandine, un “appuntamento imperdibile per espositori, produttori ed estimatori, anzitutto, del maiale, la cui carne…

Quando un’agonia si protraeva oltre i tre giorni, se ne forzava la conclusione posando sul petto dell’agonizzante il pesante giogo dei buoi

Quando un’agonia si protraeva oltre i tre giorni, se ne forzava la conclusione posando sul petto dell’agonizzante il pesante giogo dei buoi

LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO FINE OTTOCENTO   LA MORTE PER GIOGO  (LU SCIU’)   Per affrettarne la morte posavano sul petto degli agonizzanti il pesante giogo che si metteva ai buoi durante l’aratura. Rimedio barbaro adottato non in virtù di un principio eutanasico, ma nella superstiziosa credenza che a trattenere l’anima nel corpo fosse…

Piccoli sprazzi dell’estate salentina

Piccoli sprazzi dell’estate salentina

PICCOLI SPRAZZI DELL’ESTATE SALENTINA: TRA FUOCHI D’ARTIFICIO SUPERFLUI E UN …AQUILONE di Rocco Boccadamo Per cercare di rinfrancare un attimo la mente dall’eco dei gravi, preoccupanti e tristi eventi inanellatisi durante questa cosiddetta bella stagione, vorrei proporre qualche nota più leggera, con l’auspicio che sproni a riflettere, su costumi e mode, vecchi e nuovi, che…

Oppio e oppiacei nella tradizione popolare di Terra d’Otranto

Oppio e oppiacei nella tradizione popolare di Terra d’Otranto

     LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO FINE OTTOCENTO IL SONNAMBULISMO E TUTTE LE FORME LINGUISTICHE INERENTI L’USO DELL’OPPIO E DEGLI EFFETTI OPPIACEI LA PAPARINA (LA PAPAVERINA)   di Giulietta Livraghi Verdesca Zain   (…) Non appena il sonnambulo  – impressionante nell’atonia dei suoi occhi sbarrati – sgusciava fuori dal letto come risucchiato dall’urgenza di…

Trottole e antichi giochi di fanciulli salentini

Trottole e antichi giochi di fanciulli salentini

Gioco di abilità e intelligenza  LU CURUDDHRU Anche i figli degli antichi romani mandavano il “turbo” di Piero Vinsper “Costruire delle casine, attaccare i topi ad un carrettino, giocare a pari e caffo, cavalcare una lunga canna” sono per Orazio i primi giochi infantili: giochi di ragazzi romani e giochi dei nostri. A pari e…

Origine e discendenza dei carmati ti Santu Pàulu

Origine e discendenza dei carmati ti Santu Pàulu

  RELIGIONE E MAGIA NELLA CIVILTA’ CONTADINA DI FINE OTTOCENTO ORIGINE E DISCENDENZA DEI CARMATI TI SANTU PAULU  Necessaria precisazione linguistica per evitare che, alla luce del nuovo dialetto, gli agguerriti carmàti ti Santu Pàulu vengano identificati non più come i fortunati discendenti di una famiglia magicamente dotata, bensì come persone ammansite da S. Paolo….

Il gioco delle noci

Il gioco delle noci

  di Rocco Boccadamo   Da ragazzo, a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale e quando era ancora lontano da venire il periodo cosiddetto della modernità e del boom economico, i giochi e gli svaghi conosciuti e alla portata di tutti erano invero limitati. Consistevano, più che altro, in formule di divertimento di…

La festa dei Santi Medici e quel lontano dono di uva e noci

La festa dei Santi Medici e quel lontano dono di uva e noci

di Rocco Boccadamo Intorno al ventisei – ventisette settembre, anche al mio paese natio vige la secolare tradizione e devozione di festeggiare i Santi Medici Cosma e Damiano: celebrazioni, sia di carattere civile (luminarie, addobbi, fuochi d’artificio, complessi bandistici), sia d’impronta meramente religiosa (novena, processione del simulacro dei Santi per le vie cittadine, messa solenne,…

Mai fèmmine ti putea

 CIVILTA’ CONTADINA DI FINE OTTOCENTO  MAI FEMMINE TI PUTEA (MAI DONNE DI BETTOLA)   di   Giulietta Livraghi Verdesca Zain   (…) Nel rispecchiamento di una moralità che eleggendo a scala di misura le esperienze di un vissuto a raggio comunitario non si sottraeva all’immediatezza delle analogie pratiche, chi voleva mettere in guardia i giovani affinché non incorressero in pericolose connivenze, illeciti legami o discutibili amicizie, si rifaceva a quello che, per la concezione popolare, rappresentava il vertice dei rapporti interfamiliari (il comparatico), per cui, perentoriamente e quasi stesse a scongiurare un’azione…

San Giovanni Battista nella tradizione popolare salentina

San Giovanni Battista nella tradizione popolare salentina

di Giorgio Cretì In illo tempore, nel Salento che fu, quando la gente viveva sulla terra che coltivava e da essa traeva il proprio sostentamennto, si faceva grande uso di piante spontanee res nullius che prendevano il nome di foje creste ossia di erbe agresti, che non avevano bisogno di essere seminate e coltivate. Era…

Tarantismo salentino e antico culto ellenico di Asclepio

Tarantismo salentino e antico culto ellenico di Asclepio

Le sorprendenti analogie di rito presenti nel tarantismo salentino e nell’antico culto ellenico di Asclepio di Romualdo Rossetti Alla luce delle ultime ricerche storiche ed archeologiche risulta evidente che il tarantismo salentino, a differenza di quanto sostenuto da Ernesto De Martino nella sua Terra del Rimorso, affonda le sue radici nella prima storia del bacino del…

Un rifugio stagionale salentino: la pagghiara

Un rifugio stagionale salentino: la pagghiara

  di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Nella prima quindicina di giugno, quando l’ingrossare delle angurie e l’inturgidirsi dei fioroni annunziavano l’imminenza ti la riccòta (del raccolto), le famiglie contadine – quelle che non vivevano stabilmente sul podere – abbandonavano il paese e si trasferivano in campagna. Era tempo di mettere a frutto il lavoro di…

Metereologia salentina e celebrazione dei Santi, dall’8 settembre a Natale

Metereologia salentina e celebrazione dei Santi, dall’8 settembre a Natale

    CULTI MAGICO-RELIGIOSI  NEL SALENTO  FINE OTTOCENTO   TI LA MMACULATA L’ACQUA SERVE SULU PI LLI PUCCE    Le celebrazioni dei santi come termini convenzionali di riferimento meteorologico in una strumentale emissione di volontà collettiva e l’accanita ricerca di segni a carattere divinatorio.     di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Dal niente al…

I tarantati secondo Teresina

di Josè Pascal Gli anni ’50 nei paesini del Sud Salento me li hanno solo raccontati. Ai ricordi di mia nonna devo la mia memoria della miseria più nera, di quella quotidianità oggi chiamata folklore e delle tante braccia partite a cercar fortuna. Mi sembra di vederli i tarantati, puntuali alle soglie di ogni estate,…

Tutto in una notte. La guglia di Soleto e la carcara ti li tiàuli

Tutto in una notte. La guglia di Soleto e la carcara ti li tiàuli

  di Marcello Gaballo   La bellissima guglia di Soleto è uno dei capolavori di Terra d’Otranto ed è ben nota a tutti i pugliesi per la sua storia e per la ricca decorazione che offre. Chiunque arrivi nelle operosa cittadina è accolto dalla maestosità dell’opera quadrangolare e dal fine lavoro di ornato che sembra scatenarsi dal terzo ordine in poi, per quietarsi nel tiburio ottagonale, librandosi nel cielo del Salento attraverso le maioliche policrome del capolino conclusivo. Indescrivibile la sensazione provata quando lo si osservi al tramonto, quando la luce solare radente esalta ogni minimo ricamo lapideo esaltandone la bellezza e l’originalità. Le singolari bifore, gli intagli e i numerosi arabeschi, le…

La storia di una regina con un castello d’acqua. Queen with a water castle

La storia di una regina con un castello d’acqua. Queen with a water castle

di Danilo Siciliano La “cosa” che segue è tratta da una sorta di breve storia a episodi della mia vita, o meglio della mia vita fino a 22 anni circa. Questa storia a episodi giace da anni nel mio cassetto, ha un titolo bellissimo e contiene pagine di vita completamente superate dal tempo. In qualche…

Gallipoli e il suo Malladrone

Gallipoli e il suo Malladrone

di Francesca Fontò La chiesa di S. Francesco d’Assisi, in riviera Nazario Sauro a Gallipoli, è la più antica del centro storico. La tradizione popolare ne attribuisce la fondazione allo stesso S. Francesco nel 1217. La chiesa venne eretta nel XV secolo dai francescani ed è stata interamente rimaneggiata alla fine del XVI sec, con l’arrivo a Gallipoli dei frati riformati. La facciata in carparo è del 1736. L’interno maestoso è scandito da tre navate, interamente abbellito di stucchi nel primo ventennio del ‘700. Questa chiesa è molto cara ai gallipolini che la chiamano la “Chiesa…

L’estate del padre

L’estate del padre

di Wilma Vedruccio      Comincia presto al mattino, la giornata del padre in estate. Apre le vecchie imposte per guardare il tempo, poi esce mentre la luce del sole comincia a farsi vedere da oltre l’orizzonte e l’umidità dell’aria annuncia giorno caldo o la brezza mattutina fresca, giorno ventilato. La pioggia è un evento raro,…

Nella magia del Salento: il viaggio di ricerca di Brizio Montinaro nelle tradizioni arcaiche di Terra d’Otranto

Nella magia del Salento: il viaggio di ricerca di Brizio Montinaro nelle tradizioni arcaiche di Terra d’Otranto

Una breve e insufficiente premessa Sono tante, troppe e spesso immotivate le presentazioni che iniziano con una formula retorica e stereotipa del tipo: «è difficile raccontare, per gli svariati interessi e i tanti meriti, una personalità come…». Non avremmo mai voluto, pertanto, ricorrere a questo logoro topos della scrittura, eppure stavolta vi siamo davvero costretti….

Quel distretto corporeo regolatore del sonno. Riti e credenze sulla nuca

Quel distretto corporeo regolatore del sonno. Riti e credenze sulla nuca

    IN VIRTU’ DI  UN’ANTICA LEGGENDA SORTA INTORNO ALLA CREAZIONE DEL MONDO,  LA NUCA ERA ANCORA, PER I NOSTRI CONTADINI, LA TTACCA-SSUEGGHI DEL SONNO LU CUCUZZIEDDHRU (LA NUCA)   di Giulietta Livraghi Verdesca Zain …nel concetto popolare la nuca era parte anatomica preposta alla regolamentazione del sonno, un’attribuzione che leggendariamente si faceva risalire addirittura…

Il fantastico mondo dei nostri nonni

Il fantastico mondo dei nostri nonni

di Marcello Gaballo   Molti di coloro che ci leggono avranno perlomeno sentito parlare talvolta del termine salentino acchiatura, un termine derivato dal verbo acchiare (ital. trovare), ovvero un tesoretto di discreto valore nascosto in caverne, grotte e soprattutto sotto i pavimenti delle chiese. In particolare era stato riposto non si sa mai da chi e quando nelle chiesette rurali, in un anfratto della sua muratura o ai piedi dell’altare. Nei paesi salentini che conservano menhir o dolmen, sempre secondo la tradizione popolare, essi erano nascosti nelle immediate vicinanze del megalita. Tali false convinzioni, purtroppo, hanno portato allo sfacelo di intere costruzioni,…

Storie di lupi mannari. Dall’antica Grecia al Salento

Storie di lupi mannari. Dall’antica Grecia al Salento

di Paolo Vincenti Nel 2006 Annu novu Salve vecchiu ha compiuto vent’anni. Sulla copertina del primo numero, un disegno di Vito Russo ritraeva una befana che volava nel cielo di Salve, illuminato da una bellissima luna piena, che era legata ad un filo da un fanciullo (forse il giovane pittore), il quale, seduto su una…

Contadini e colonìa. Il matrimonio con la terra

Contadini e colonìa. Il matrimonio con la terra

LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO DI FINE OTTOCENTO LA PRESA DI POSSESSO DI UNA COLONIA VISSUTA ALLA STREGUA DI UNO SPONSALIZIO LA NSURATA CU LLA TERRA (IL MATRIMONIO CON LA TERRA)   di   Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) I contadini che ottenevano in colonia un pezzo di terreno credevano di entrarne in legittimo possesso non…

Ricordi: la muta di Andrano e il venditore di fortuna

Ricordi: la muta di Andrano e il venditore di fortuna

di Rocco Boccadamo In determinati momenti – per mera sorte umana, non personale ma comune – mi capita di sentirmi fiaccato, nel fisico e nella mente, dai continui gemiti, provenienti da ogni dove e a tutte le ore, attinenti alla difficile e triste congiuntura economico – finanziaria. E, però, resisto, nient’affatto domo, nonostante che i…

Cantando di notte sulla strada verso i campi da spigolare

Cantando di notte sulla strada verso i campi da spigolare

 CIVILTA CONTADINA DI FINE OTTOCENTO CANTANDO DI NOTTE SULLA STRADA VERSO I CAMPI DA SPIGOLARE   LU CARROFALU RUSSU  di Giulietta Livraghi Verdesca Zain Chi non è stato mai su un’aia nel tempo delle messi non può sapere quanto costava raccogliere i frutti della terra: sudore, vento e pula facevano dell’aia nna pinitènzia ti Ddiu,…

Il grembiule, elemento insopprimibile nell’abbigliamento contadino

Il grembiule, elemento insopprimibile nell’abbigliamento contadino

LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO FINE OTTOCENTO LU MANTILE   Elemento insopprimibile nell’abbigliamento contadino, il grembiule assolveva a delle funzioni precise, che andavano oltre quelle semplicistiche di tutela del vestito o quelle vanitose di un ornamento, pur tenendo conto della bellezza di alcuni grembiuli da festa, tessuti in casa con fantasiose greche a più colori…

Minervino di Lecce. Fiera delle Messi 1/3 luglio

Minervino di Lecce. Fiera delle Messi 1/3 luglio

di Marcello Gaballo Minervino di Lecce, circa 3800 abitanti, situato nel Salento orientale, nell’entroterra idruntino, comprende le frazioni di Cocumola e Specchia Gallone. Da qualche anno aderisce all’associazione Borghi Autentici d’Italia. Si estende in gran parte sul bassopiano delle Serre di Poggiardo e di Giuggianello e risulta compreso tra gli 82 e i 127 metri sul livello el…

24 giugno, festività di San Giovanni Battista. Il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

24 giugno, festività di San Giovanni Battista. Il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

   Giugno, il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni di Elvino Politi Azzate San Giuanni e nu durmire ca sta bisciu tre nuvole venire, una te acqua una te jentu una te triste mmaletiempu. A mare a mare a ddu nu canta jaddru a ddu nu luce luna a ddu nu se sente…

La cena della notte di San Giovanni

La cena della notte di San Giovanni

ASSOCIAZIONE ‘NGRACALATI, SPECIMEN TEATRO E SALENTO IN CAMPO presentano LA CENA DELLA NOTTE DI SAN GIOVANNI Banchetto Medievale nel cuore di Borgagne Sabato 23 giugno Ore 20:30 Piazza Sant’Antonio – Borgagne (Melendugno – Le)   Dopo il successo dell’ottava edizione di Borgoinfesta, l’Associazione ‘Ngracalati replica per il secondo anno consecutivo “la cena della notte di…

La campagna salentina verso la fine di giugno…

La campagna salentina verso la fine di giugno…

SALENTO FINE OTTOCENTO                          LA CCOTA TI LI CULUMMI    di Giulietta Livraghi Verdesca Zain  Verso la fine di giugno, la campagna era all’apice della sua fruttificazione, tant’è che reclamava l’impegno di tutta la famiglia colonica, assorbendone le forze per ogni ora del giorno e, non di rado, per buona parte della notte. I legumi,…

Il culto di Sant’Antonio da Padova in Capitanata

Il culto di Sant’Antonio da Padova in Capitanata

di Lucia Lopriore “L’Autentico religioso appartiene concretamente al piano della storia. Non collegato solo a periodi intrisi di forte spiritualità e di magistero della chiesa, come il Medioevo o l’età della Controriforma, si manifesta comunque di più quando il “silenzio di Dio” nelle tragedie collettive esaspera la valenza negativa del quotidiano. Con il suo potenziale…

Leccesi, c’era una volta / Quando esce la taranta. 6a parte.

Leccesi, c’era una volta / Quando esce la taranta. 6a parte.

/  di Alfredo Romano / IL VIDEO: Alfredo parla del tarantismo. Segue monologo e l’esecuzione di 2 pizziche con la partecipazione di Mina Fabiani e di Giuseppe Maniglio alla chitarra. / PREMESSA AL TARANTISMO CON QUALCHE DIVAGAZIONE C’è stato nel Salento, fino a qualche anno fa, un fenomeno detto del tarantolismo, fenomeno che è sopravvissuto…

La còppula ti lu cattìu (la coppola del vedovo)

La còppula ti lu cattìu (la coppola del vedovo)

  di Giulietta Livraghi Verdesca Zain    (…) Per quella caratteristica mentalità popolare totalmente refrattaria alla concezione di un aiuto a fonte univoca, all’interno della coppola – tra fodera e tetto – spesso veniva a crearsi un habitat di presenze oggettuali i cui campi di riferimento potevano dirsi in netta opposizione. Accanto alla medaglietta sacra (la spiràgghia), riconosciuta tramite di celesti protezioni, o nascostavi da una moglie desiderosa di convertire il marito bestemmiatore, trovava bellamente posto lu pasùlu spiùru (il fagiolo bianco ibrido) le cui anomale macchie scure, ritenute spruzzi escrementizi del diavolo, assicuravano a chi lo portava addosso la benevolenza degli spiriti maligni, dicat il loro aiuto nel realizzo delle covate aspirazioni di…

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