Bon capu d’annu e bon capu de mese…

Bon capu d’annu e bon capu de mese…

Strina, Pasca Bbefenìa e šcennaru siccu di Emilio Panarese   La «strina» o strenna (parola sabina che significa salute, buon augurio) è il regalo di Capodanno.  De Santu Sulivesciu porta la strina allu mesciu. L’uso dei regali reciproci nel primo dell’anno è antichissimo e risale, secondo alcuni, al re Tito Tazio che andava a raccogliere…

Per una storia del presepe. I presepi artistici nel Salento

Per una storia del presepe. I presepi artistici nel Salento

LA MAGIA DEL PRESEPE DA SAN FRANCESCO AD OGGI  di Paolo Vincenti Che Natale sarebbe senza il presepe? Soprattutto nel nostro Meridione, è ancora viva e molto sentita la tradizione di allestire nelle proprie case “o’ presepio”, come lo chiamano a Napoli (come dimenticare quella famosissima scena dell’opera teatrale napoletana “Natale in casa Cupiello”, in…

Sono arrivati i santi!  Tutti al teatrino dei guitti…

Sono arrivati i santi! Tutti al teatrino dei guitti…

    LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO  FINE OTTOCENTO   LI SANTI A ‘NDINIEDDHRU   Il teatrino dei guitti che col carrozzone, di tanto in tanto, allietavano i pomeriggi domenicali, si basava su delle figure statiche (i santi, interpretati dagli stessi guitti) che – a tende abbassate , nel segreto di cinque cabine – andavano…

Santa Vittoria Vergine e Martire: storia di una devozione a Spongano

Santa Vittoria Vergine e Martire: storia di una devozione a Spongano

  di Giuseppe Corvaglia (dall’intervento del 22 dicembre 2006 ai bambini della scuola elementare di Spongano)   La devozione verso Santa Vittoria degli Sponganesi non è presente alle origini del paese. E’ nel ‘600 in seguito alla Controriforma e soprattutto sotto l’influenza di Vescovi, come il vescovo di Castro Francesco Antonio De Marco che dona…

Attenti a wikipedia: quando è scritta con i piedi aprite gli occhi

Attenti a wikipedia: quando è scritta con i piedi aprite gli occhi

di Giuseppe Corvaglia Wikipedia è una grande risorsa e il concetto che esprime di raccogliere più informazioni con una serie di informatori diffusi nel mondo per metterle a disposizione di tutti è rivoluzionario e altamente democratico, ma talvolta vengono scritte delle inesattezze quando non proprio delle baggianate. C’è chi riesce ad accorgersene e a porre…

Festeggiare sant’Oronzo mangiando in suo onore un galletto di primo canto

Festeggiare sant’Oronzo mangiando in suo onore un galletto di primo canto

CIVILTA’ CONTADINA DI  FINE OTTOCENTO NNU JADDHRUZZU PI’ SSANTU RONZU   PER LA FESTIVITA’ DI SANT’ORONZO I CONTADINI REGALAVANO AL LORO PADRONE UN GALLETTO DI PRIMO CANTO   di Giulietta Livraghi Verdesca Zain L’uso leccese di festeggiare sant’Oronzo mangiando in suo onore un galletto di primo canto, traeva origini da un’antica leggenda secondo la quale…

Il grembiule, elemento insopprimibile nell’abbigliamento contadino

Il grembiule, elemento insopprimibile nell’abbigliamento contadino

LA CIVILTA’ CONTADINA NEL SALENTO FINE OTTOCENTO LU MANTILE   Elemento insopprimibile nell’abbigliamento contadino, il grembiule assolveva a delle funzioni precise, che andavano oltre quelle semplicistiche di tutela del vestito o quelle vanitose di un ornamento, pur tenendo conto della bellezza di alcuni grembiuli da festa, tessuti in casa con fantasiose greche a più colori…

Aspettando la Notte della Taranta (4/4): “Malinconicu cantu, e allegru mai”: da Manduria a Parigi, da qui al deserto africano; e poi …?

Aspettando la Notte della Taranta (4/4): “Malinconicu cantu, e allegru mai”: da Manduria a Parigi, da qui al deserto africano; e poi …?

di Armando Polito Sono solo canzonette cantava sarcasticamente Edoardo Bennato nel brano di chiusura dell’omonimo album uscito nel 1980. Con lo stesso sarcasmo dico che è solo una canzonetta quella di cui mi occuperò oggi e per dimostrarlo comincio scomodando il n. 9765 del 22/11/1910 del quotidiano parigino Le Matin ( le relative immagini sono…

Aspettando la Notte della Taranta (3/4): da Taranto a Napoli e da Napoli a Parigi

Aspettando la Notte della Taranta (3/4): da Taranto a Napoli e da Napoli a Parigi

di Armando Polito Il titolo fa quasi presagire una sorta di scoop su una triangolazione di fondi neri, lo sport preferito di chi ha ridotto il nostro paese (a scanso di equivoci, mi riferisco all’Italia…), con la connivenza di politici di ogni colore, al degrado ambientale, morale e alla fame. Parigi, tuttavia, a quanto ebbe…

Aspettando la Notte della Taranta (2/4): spettacolare Taranta!

Aspettando la Notte della Taranta (2/4): spettacolare Taranta!

di Armando Polito L’aggettivo del titolo è riservato di regola a qualcosa che ci ha colpito in modo particolare, quando, forse, meno ce l’aspettavamo. Può essere un gol, un corpo, un paesaggio, un edificio, un quadro, una statua,  una poesia (l’ordine, decrescente, corrisponde all’idea che ho io dell’emozionalità media …). Uno dei miracoli della bellezza…

24 giugno, festività di San Giovanni Battista. Il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

24 giugno, festività di San Giovanni Battista. Il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

   Giugno, il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni di Elvino Politi Azzate San Giuanni e nu durmire ca sta bisciu tre nuvole venire, una te acqua una te jentu una te triste mmaletiempu. A mare a mare a ddu nu canta jaddru a ddu nu luce luna a ddu nu se sente…

San Giovanni Battista nella tradizione popolare salentina

San Giovanni Battista nella tradizione popolare salentina

di Giorgio Cretì In illo tempore, nel Salento che fu, quando la gente viveva sulla terra che coltivava e da essa traeva il proprio sostentamennto, si faceva grande uso di piante spontanee res nullius che prendevano il nome di foje creste ossia di erbe agresti, che non avevano bisogno di essere seminate e coltivate. Era…

La notte di San Giovanni, notte di prodigi

La notte di San Giovanni, notte di prodigi

di Paolo Vincenti La notte di San Giovanni, la notte delle streghe. In questa notte, è facile vedere, in cielo, volare le streghe che, a cavallo delle loro scope, vanno a partecipare al loro convegno annuale, il Sabba. Questa è la notte più corta dell’anno ma è anche quella più piena di carica simbolica. Appena…

La taranta del Caucaso

La taranta del Caucaso

di Armando Polito Può darsi pure che il titolo sia interpretato come una sorta di reazione alle vistose storture che in nome del business hanno contaminato, col pretesto di conservarne il ricordo, il fenomeno antico diventato, forse più del sole, del mare e del vento, l’emblema del Salento nel mondo. Può darsi pure che in…

La luna mascialora (la luna di maggio)

La luna mascialora (la luna di maggio)

CIVILTA’ CONTADINA DI  FINE OTTOCENTO LA LUNA MASCIALORA  (LA LUNA DI MAGGIO)   di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Per chi viveva specchiandosi nei cicli della natura, dire luna nuova equivaleva a tracciare lo stilema della fertilità, quasi un porsi alla radice delle crescite e scandirne i tempi e le misure attraverso l’impinguarsi di quella falce, vista appunto come il correlativo oggettivo di una maternità dal cui cosmico utero prendeva sostanza ogni sviluppo. “Nfèrrate a ppilu ti luna”  (“Abbarbicati alla radice della luna”), raccomandava il contadino al…

I riti pasquali e la “pasquetta” nei comuni del Salento

I riti pasquali e la “pasquetta” nei comuni del Salento

di Paolo Vincenti Pasqua, tempo di preghiera e purificazione.  I festeggiamenti, in Salento, iniziano con la Domenica delle Palme, quando vengono benedetti i ramoscelli d’ulivo, dopo la celebrazione della Santa Messa. A Castrì di Lecce, per esempio, vengono benedette le palme sul sagrato della chiesa di San Vito e, in seguito, una piccola processione si…

I riti della settimana Santa a Gallipoli (Lecce)

I riti della settimana Santa a Gallipoli (Lecce)

di Paolo Vincenti La prima festa che si tiene a Gallipoli è quella dell’Addolorata. A celebrare l’Addolorata è la confraternita di Santa Maria del Monte Carmelo e della Misericordia. Questa festa ricorda i sette dolori di Maria, nel venerdi precedente la Domenica delle Palme. A mezzogiorno in punto, la statua della Vergine esce dalla sua…

La Domenica delle Palme

La Domenica delle Palme

di Emilio Panarese Un documento manoscritto relativo alle processioni a Maglie, la domenica delle palme e il venerdì santo, risale alla seconda metà del ‘700[1], ma già prima, nel ‘400[2], il popolo di Maglie col barone e col clero si recava in processione, la Domenica delle palme, presso la chiesetta greca di S. Maria della Scala, dov’era un Osanna o Pasca Sannài o semplicemente Sannà per piantarvi un ramo di ulivo benedetto. Oggi quell’antica processione non si fa più, ma è rimasto intatto il rito della benedizione delle palme e dei rami d’ulivo. Dalle prime ore della mattina sino all’ultima messa,…

Lecce. Il sabato delle Palme e la chiesa di San Lazzaro

Lecce. Il sabato delle Palme e la chiesa di San Lazzaro

di Giovanna Falco Nell’arco ionico del Salento[1] nei venerdì di Quaresima è ancora in uso un’antica tradizione: squadre di cantori e musicisti, si aggirano di notte per le strade dei paesi fermandosi davanti alle case e intonando U Santu Lazzaru in cambio di doni, poi devoluti in beneficenza[2]. Le strofe del testo, una sorta di…

La notte de li lazzareni

La notte de li lazzareni

di Alessio Palumbo Nell’interessante articolo di Giovanna Falco, Lecce. Il sabato delle Palme e la chiesa di San Lazzaro (https://www.fondazioneterradotranto.it/2012/04/01/lecce-il-sabato-delle-palme-e-la-chiesa-di-san-lazzaro/), si fa riferimento al tradizionale canto del Santu Lazzaru o Lazzarenu, diffuso nell’arco ionico salentino. Mi piace collegarmi al discorso di Giovanna, per riportare alcune notizie in merito, non tanto legate a studi o letture…

In tour alle Tavole di San Giuseppe nel Salento sud-orientale, fra tradizione e devozione

In tour alle Tavole di San Giuseppe nel Salento sud-orientale, fra tradizione e devozione

di Paolo Rausa   Quest’anno, il 19 marzo, a cavallo di una vecchia Tipo con la guida eccezionale del menestrello cantastorie salentino P40, ho avuto la ventura di immergermi  nel profondo e inesplorato cuore religioso di questa parte del Salento, che fa della tradizione spirituale un elemento di valorizzazione di credenze e frutti della terra….

San Giuseppe e la tradizione

San Giuseppe e la tradizione

di Emilio Panarese   La festa di S. Giuseppe, che a volte precede di poco la Pasqua, è la prima festa di primavera, legata a ricordi di vecchie tradizioni, in parte scomparse, come la taulàte de S. Giseppe* (le tavole col ricco pranzo per nove poveri servito da una padrona devota) e le pagnuttelle benedette con la rituale massaccìciri bbullente/ca fuma de li piatti sbitterrati, consumata la vigilia e chiamata a Lecce cìceri e ttria:…

Le fascine di San Marzano di San Giuseppe (Taranto)

Le fascine di San Marzano di San Giuseppe (Taranto)

Le fascine di San Marzano di San Giuseppe: il fascino di una festa antica, ma sempre viva nel suggestivo mondo di una comunità albanofona di Giuseppe Massari A San Marzano di San Giuseppe, piccolo centro cittadino della provincia di Taranto, la festa patronale, in onore del santo falegname di Nazareth, è vissuta ancora oggi come…

Minervino di Lecce. Le Tavole di San Giuseppe

Minervino di Lecce. Le Tavole di San Giuseppe

Le Tavole di San Giuseppe: una tradizione ancora viva a Minervino di Lecce di Mino Presicce e Loredana Cocola De Matteis Nella tradizione religiosa San Giuseppe sposo di Maria, è il santo tutelare della casa e della famiglia. Un’antica tradizione salentina vuole che il 19 marzo le famiglie benestanti facessero il “banchetto di San Giuseppe”…

Il periodo quaresimale della civiltà contadina del Salento (II parte)

Il periodo quaresimale della civiltà contadina del Salento (II parte)

Salento fine Ottocento La Quaremma (seconda parte) di Giulietta Livraghi Verdesca Zain Al primo tocco della campana di mezzogiorno uomini, donne e bambini erano lesti a  confluire al centro della strada, vicolo o corte dove abitavano, ordinatamente sistemandosi a largo cerchio, come a tracciare un perimetro sacrale. L’officiante della cerimonia, scelto nella persona del residente più anziano, era l’ultimo ad arrivare, scenograficamente sbucando dal punto più lontano e avanzando lentamente, quasi volesse, nel suo passo stanco,  materializzare il senso della mortificazione. Al suo apparire le donne nascondevano le mani sotto il…

Il periodo quaresimale nella civiltà contadina del Salento

Il periodo quaresimale nella civiltà contadina del Salento

Ripercorriamo il periodo quaresimale della civiltà contadina alla fine dell’Ottocento, attraverso il simbolico fantoccio salentino che Giulietta  ci ripropone antropologicamente nel libro “Tre Santi e una Campagna”.   Salento fine Ottocento La Quaremma (prima parte)      di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Anche alle prime luci del mercoledì delle Ceneri c’era da assistere a uno spettacolo: quello delle quaremme, che i capifamiglia avevano nottetempo issato sui comignoli e che  ora l’incedere dell’alba via via rivelava nel loro orrido quanto caratteristico aspetto: fantocci a grandezza d’uomo, rozzamente approntati con legno, paglia e stracci, riproducenti vecchie megere tetramente vestite con logori indumenti neri, o comunque molto scuri. Sulla fronte,…

Salento: a Carnevale, quell’antico omaggio alla promessa sposa

Salento: a Carnevale, quell’antico omaggio alla promessa sposa

di Rocco Boccadamo   Crisi o non crisi, viviamo canonicamente il tempo di Carnevale, come, maschere e coriandoli a parte, attestano, muti ma accattivanti nelle vetrine dei bar, i vassoi di frappe, chiacchiere e castagnole spruzzate di candido zucchero a velo: nota di colore distintiva del periodo, conforme alla tradizione e, insieme, durevole anche nell’attualità….

Sabato 28 dicembre la Festa de lu focu di Zollino,

Sabato 28 dicembre la Festa de lu focu di Zollino,

a cura dell’Associazione Culturale Festa de lu focu   Puntuale come le feste dicembrine torna sabato 28 dicembre la Festa de lu focu di Zollino, appuntamento che spegne 34 candeline con l’importante novità di aderire al marchio “Ecofesta Puglia“. Largo Lumardo, altare laico di una festa pagana che tenacemente continua a rinnovarsi di anno in…

S. Lucia

S. Lucia

di Rocco Boccadamo   Non è un giorno qualunque, oggi 13 dicembre, giacché ricorre la festa di S. Lucia, celebrata diffusamente. Prima di tutto, quindi, mi viene spontaneo rivolgere un sincero augurio di buon onomastico a tutte le Lucia. Inoltre, mi piace ricordare che, a Venezia, esiste una chiesta, dedicata a S. Geremia, dove sono…

“La scherma, il codice, la ronda” (…nella notte di San Rocco a Torre Paduli)

“La scherma, il codice, la ronda” (…nella notte di San Rocco a Torre Paduli)

di Daniele Vigna La processione è finita, i pellegrini si radunano sul sagrato della chiesa. Vengono a piedi dai paesi vicini e dormiranno all’aperto questa notte. Qualche fuoco prende vita e scalda le pelli dei tamburi, le rami dei cimbali brillano e già cominciano a fremere. Ci si ritrova dopo un anno ed è naturale…

Le leggende e i racconti salentini delle festività natalizie

Le leggende e i racconti salentini delle festività natalizie

Il Salento delle leggende. Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto   di Antonio Mele ‘Melanton’   Quando muoiono le leggende finiscono i sogni. Quando finiscono i sogni, finisce ogni grandezza. Per quanto la civiltà moderna abbia modificato, e molto spesso stravolto, e finanche saccheggiato o disperso alcuni antichi valori della nostra tradizione, almeno uno…

Il tarantismo nel Salento di ieri

Il tarantismo nel Salento di ieri

   di Ermanno Inguscio Sembra trascorso un secolo da quando lo studioso Ernesto De Martino, calato nel Meridione con la sua  équipe di studiosi, interessandosi con perizia scientifica al fenomeno del tarantismo, aveva finito col definire il Salento “terra del rimorso”. Egli aveva così inseguito e rintracciato gli ultimi esempi viventi, donne provenienti da ceti…

La taranta e la lingatera (la tarantola e la ragnatela)

La taranta e la lingatera (la tarantola e la ragnatela)

di Armando Polito Quando si parla della taranta non so se aggiungere a questo nome l’attributo famosa o famigerata, in riferimento al fatto che il tarantismo da fenomeno antropologico è diventato un affare turistico e la povera taranta (Lycosa tarantula) ha finito per diventare sinonimo di pizzica, cioè il nome di un ballo ed è…

Un curioso discorso sacro sul “salto” della Tarantola

Un curioso discorso sacro sul “salto” della Tarantola

Un curioso discorso sacro sul “salto” della Tarantola   Lo tenne a fine Seicento il gesuita Caspar Knittel alla nobiltà e agli Accademici di Praga Il caso del tarantino Roberto Santoro di Rosario Quaranta     Sul finire del Seicento, a Praga, nelle fredde lande di Boemia, dispiegava tutto il suo valore nelle discipline teologiche,…

24 giugno, festività di San Giovanni Battista. Il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

24 giugno, festività di San Giovanni Battista. Il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

   Giugno, il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni di Elvino Politi Azzate San Giuanni e nu durmire ca sta bisciu tre nuvole venire, una te acqua una te jentu una te triste mmaletiempu. A mare a mare a ddu nu canta jaddru a ddu nu luce luna a ddu nu se sente…

La notte di San Giovanni, notte di prodigi

La notte di San Giovanni, notte di prodigi

di Paolo Vincenti La notte di San Giovanni, la notte delle streghe. In questa notte, è facile vedere, in cielo, volare le streghe che, a cavallo delle loro scope, vanno a partecipare al loro convegno annuale, il Sabba. Questa è la notte più corta dell’anno ma è anche quella più piena di carica simbolica. Appena…

San Giovanni Battista nella tradizione popolare salentina

San Giovanni Battista nella tradizione popolare salentina

di Giorgio Cretì In illo tempore, nel Salento che fu, quando la gente viveva sulla terra che coltivava e da essa traeva il proprio sostentamennto, si faceva grande uso di piante spontanee res nullius che prendevano il nome di foje creste ossia di erbe agresti, che non avevano bisogno di essere seminate e coltivate. Era…

Donne d’un tempo da maritare

Donne d’un tempo da maritare

Cosa erano costrette a fare le giovani d’un tempo Donne da maritare di Emilio Rubino Il sogno o il bisogno di avere un uomo tutto per sé inizia a essere avvertito dalle ragazze ancor prima di raggiungere l’età puberale. Infatti, già nella pre-pubertà, la bambina si pone il problema di sapere come nascono i bambini…

Leggende salentine tra Giuggianello, Roca e Leuca

Leggende salentine tra Giuggianello, Roca e Leuca

Il Salento delle leggende. Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto di Antonio Mele ‘Melanton’   Quando muoiono le leggende finiscono i sogni. Quando finiscono i sogni, finisce ogni grandezza.   Ho già scritto, su queste stesse pagine, che “siamo quello che eravamo”. Noi, che per avere un regalo bisognava aspettare la Befana. Ed essere…

La luna mascialora (la luna di maggio)

La luna mascialora (la luna di maggio)

CIVILTA’ CONTADINA DI  FINE OTTOCENTO LA LUNA MASCIALORA  (LA LUNA DI MAGGIO)   di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Per chi viveva specchiandosi nei cicli della natura, dire luna nuova equivaleva a tracciare lo stilema della fertilità, quasi un porsi alla radice delle crescite e scandirne i tempi e le misure attraverso l’impinguarsi di quella falce, vista appunto come il correlativo oggettivo di una maternità dal cui cosmico utero prendeva sostanza ogni sviluppo. “Nfèrrate a ppilu ti luna”  (“Abbarbicati alla radice della luna”), raccomandava il contadino al…

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

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