Senza fine

Senza fine

di Raffaella Verdesca “Vi alzate la mattina per andare a scuola e già vi pesa aspettare alla fermata dell’autobus. Son stata giovane, anche se ora sono la nonna e basta. A quel tempo mi alzavo la mattina presto, al buio, e contavo i letti delle mie sorelle ancora pieni dei loro sbuffi. Il fratello che…

Vita che scorre

Vita che scorre

di Gianni Ferraris Vita che scorre dietro occhi che scrutano il cielo. Quasi il tempo infinito di una notte piena di stelle. “Quanti passi da qui al quella più lontana?” “Contiamoli”.  Squarci di ricordi fra i pensieri. Come tele di Fontana con quell’inquieto taglio di cui troppi hanno scritto per interpretarlo. Non sono un critico…

Li maccarruni pišciati / Racconti salentini

Li maccarruni pišciati / Racconti salentini

di Alfredo Romano C’era ‘na fiata ‘nu frate ca scia ‘lla limòsina, e šciu ba ttuzza a ‘nna casa addhune ne aprìu na vagnone nu’ ttantu giustata te capu. Ca tisse a llu frate: «Spetta, ca vau pìju ‘na cosa.» E šciu ba nne pìja lu tiestu cu ‘nnu picca te maccarruni ca èranu rimasti…

Fiabe salentine/ La magnolia

Fiabe salentine/ La magnolia

   di Giulietta Livraghi Verdesca Zain Costretta a fuggire da Betlemme, la Sacra Famiglia fece un viaggio terribile, attraversando, sempre a dorso d’asino, zone arse e pressoché desertiche. Grande fu perciò il sollievo di San Giuseppe e la Madonna quando, varcato finalmente il confine della Terra d’Egitto, scorsero una rotonda di alberi la cui lucentezza…

Qualcosa alla rovescia

Qualcosa alla rovescia

di Pier Paolo Tarsi Mi alzo, è molto tardi, è pure domenica mattina, il più infame dei giorni. È quasi ora di pranzo, ma non posso comunque rinunciare a un caffè. Mi vesto con le prime cose che trovo, oggi i prescelti sono un jeans e un maglioncino nero con una lampo difettosa che si chiude…

Il Mangialibri/ Luce del mattino

Il Mangialibri/ Luce del mattino

di Michele Stursi Una luce accecante penetra dalla fessura che si apre tra le mie palpebre pesanti come saracinesche. Sono come in catalessi: gli arti inferiori indolenziti e gettati per terra su un ruvido marciapiede, le braccia pendono inerti sui miei fianchi. Sono confuso e infreddolito; sento i vestiti carichi d’acqua piovana aderire sul mio…

Il fatto di san Giorgio / Racconti salentini

Il fatto di san Giorgio / Racconti salentini

di Alfredo Romano Il fatto di san Giorgio [In basso la versione in dialetto salentino] Racconto tratto dal libro “Lu Nanni Orcu, papa Cajazzu e altri cunti salentini” di Alfredo Romano. Nardò, Besa, 2008.  C’era una volta una che, essendo donna molto pia, non mancava di recarsi in chiesa per assistere a tutte le funzioni….

Dracula e il Vampiro

Dracula e il Vampiro

    di Raffaella Verdesca Un giorno, un nome e una leggenda s’incontrarono per caso grazie al tubo catodico. Avevano entrambi lo stesso aspetto sciupato e pallido, forse perché si guardavano attraverso una vecchia pellicola degli anni ’60: “Dracula, principe delle tenebre” del britannico Terence Fisher. Quei due non erano la stessa cosa, si capisce…

Il Mangialibri/ I’m singing in the rain

Il Mangialibri/ I’m singing in the rain

3/I’m singing in the rain di Michele Stursi  La strada che si presenta nel mio campo visivo è una viuzza costellata di antichi palazzi interamente rivestiti di “fogli” di pietra leccese; una delle strade più vecchie del mio paese. Abitavo in un palazzo molto antico appartenente al mio trisavolo. Ricordo due grosse colonne in pietra…

Il Mangialibri/ L’acquerello

Il Mangialibri/ L’acquerello

di Michele Stursi   Sono a casa ora. Il fuoco scoppietta davanti ai miei occhi e quelle piccole fiamme mi riportano con la mente indietro nel tempo. Siedo dinanzi a un vecchio camino, fisso un tizzone in incandescenza e all’improvviso sento quella cenere solleticarmi le narici, sul mio volto si posano, danzando nell’aria, piccoli frammenti…

Il Mangialibri/ Primi incontri

Il Mangialibri/ Primi incontri

 di Michele Stursi Maria mangia il suo gelato con tanto amore, stando attenta a non sporcarsi il vestitino. È una bambina molto bella, la sua pelle è candida; stringe forte al petto la bambola di pezza, mi guarda e sorride continuamente. Il suo sguardo dolce e tenero scruta i miei occhi in cerca di un…

Le campane di don Fabiano

Le campane di don Fabiano

 di Lucio Causo Carmelo, a quel tempo, non aveva più di otto anni. Era un ragazzo timido, a volte impetuoso e sempre pronto a gettarsi nella mischia dei giochi, anche pericolosi. Abitualmente taciturno, nascondeva sotto quell’apparenza, una fantasia e una mente astuta e volitiva. Nato e cresciuto all’ombra del campanile che dominava le casupole ammucchiate…

Il Mangialibri. Arrivo

Il Mangialibri. Arrivo

di Michele Stursi   Arrivo. Ho abbandonato per sempre Pisa. Dopo quattordici scomodissime ore di viaggio, eccomi giunto a destinazione. Se ci penso, mi viene da piangere: gettato per terra come un sacco di patate in uno scompartimento di un treno che non so perché, forse per il puzzo nauseante di urina o il sudiciume…

Cielo stellato

Cielo stellato

di Wilma Vedruccio    L’estate è propizia per alzare gli occhi al cielo nella notte, a osservare il firmamento, più che le altre stagioni. Le notti calde che ridonano il respiro dopo il caldo del giorno, agevolano l’incontro con gli astri, perduti nelle lontananze celesti, smarriti dai nostri orizzonti circoscritti, dimenticati nella smania del vivere,…

Racconti salentini/ Quiddhu te la crapa

Racconti salentini/ Quiddhu te la crapa

di Alfredo Romano Quello della capra [versione in lingua italiana; in basso la versione in dialetto salentino] Racconto tratto dal libro “Lu Nanni Orcu, papa Cajazzu e altri cunti salentini” di Alfredo Romano. Nardò, Besa, 2008. Era una che si chiamava Maria ed era in attesa di un bambino. Allora il marito le disse:«Non sarà…

l’O cu lu bicchieri

l’O cu lu bicchieri

di Wilma Vedruccio          “cittu tie, ca nu sai fare mancu l’o cu lu bicchieri” era l’invito, il rimbrotto, la condanna, la provocazione, lo stimolo, in tempi in cui non si predicava di autostima, la pedagogia era altra, il rispetto per gli adulti era sovrano e i bambini non avevano voce in capitolo, anche…

Lu fattu te san Giorgi / Racconti salentini

Lu fattu te san Giorgi / Racconti salentini

di Alfredo Romano Lu fattu te san Giorgi  Nota. Il narratore popolare, dovendo far parlare i santi e il prete, si sforza inutilmente di farli parlare in italiano. In basso la traduzione in italiano del racconto Nc’era ‘na fiata ‘na piarella ca era mutu beddha e abitava a cca­sa soa paru cu fràtusa. Scia sempre ‘lla…

Pensieri di luna

Pensieri di luna

di Wilma Vedruccio   Vediamo un po’ cosa mi tocca illuminare questa sera… La superficie del mare come sempre, con tutte le creature che vivono là sotto . Vivono? Si, pascolano, guizzano, si nascondono, inseguono, ingoiano, sbranano… sono tante, difficili da tenere a bada, d’addomesticare. Le conosco da sempre, se la vedon fra di loro,…

Lu furese susu ‘lla ciùccia / Racconti salentini

Lu furese susu ‘lla ciùccia / Racconti salentini

di Alfredo Romano Lu furese susu ‘lla ciùccia (Tit. originale: “Ca te cquai passava iu”. In basso la traduzione in italiano) ‘Na fiata ‘nu furese scìu fore ‘n cavaddhu lla ciùccia cu ffazza la munda te le ulìe. Topu ca ttaccàu la ciùccia sotta ‘nn àrburu, salìu susu ‘nna ulìa e sse mise ssettatu propriu susu…

Lu cane te Lecce e llu cane te Bari / Racconti salentini

Lu cane te Lecce e llu cane te Bari / Racconti salentini

di Alfredo Romano Lu cane te Lecce e llu cane te Bari (In basso la versione in lingua italiana) Na fiata ‘nu cane te Lecce se ffruntàu cu ‘nnu cane te Bari. Quistu stringìa ‘n’ossu am bucca. Lu cane te Lecce ‘llora tisse a quiddhu te Bari: «Si’ bonu cu ddici Bari?» «Bàaari, » e…

Delle colombe il non volo

Delle colombe il non volo

di Wlma Vedruccio Aveva lavorato di fino lo scalpellino e dalla pietra eran nate due colombe, vicine affiatate confidenti, parlavan fitto fitto tutto il giorno, beccavano frutti di pietra e nella notte intrecciavano il respiro. Intorno a loro angeli, santi e frutti opulenti, tutti immortalati nella pietra, sempre lì, ad ogni ora di ogni giorno…

Maria

Maria

di Wilma Vedruccio Maria è la parte del nome che rimane. Forse Maria Assunta o Maria Concetta, Maria Luce? Ricamava nei lunghi pomeriggi estivi, sull’uscio della porta di casa. Lo schienale della sedia rivolto verso la strada, i piedi posati sullo scalino di pietra, lucido e consunto dal calpestio degli anni. Ciocche di capelli cadevano…

Duelli linguistico-generazionali

Duelli linguistico-generazionali

di Stefano Manca “Beh, lo hai trovato o no il nome a questo cagnolino?”, mi chiede mia madre. “Sì ma’, ho deciso di chiamarlo Bullo”. “Bullo? Ma che nome è Bullo? È almeno un nome per cani?” “Mamma, cosa significa ‘nome per cani’?” “Questo nome, Bullo, non l’ho mai sentito!”. Questo cagnolino è un fifone….

Una storia inutile

Una storia inutile

di Paolo Vincenti Mentre tornava a casa quella notte e i semafori avevano appena iniziato a lampeggiare e gli veniva istintivamente voglia di invadere l’altra corsia e di buttare le cartacce dal finestrino, pensava che qui da noi, dopo la mezzanotte, si avverte come un senso di sbrago, di impunità, quasi come una più accentuata…

Lungo il sentiero delle Saline

Lungo il sentiero delle Saline

  di Wilma Vedruccio   Lo percorreva ogni giorno, due volte al giorno. Al mattino, prima del Mattutino, al crepuscolo, dopo i Vespri. Nelle altre ore del giorno no, non ne trovava il tempo. Due volte dunque, s’incamminava piano lungo il sentiero che perimetrava le Saline, al lato del canale che porta l’acqua del mare…

The drummer boy

The drummer boy

di  Wilma Vedruccio Suona il tamburo nella banda del paese, precede clarinetti e trombe, a passo di marcia avanza nelle strade e percuote con disciplina lo strumento nei giorni della festa del patrono. A volte la banda si sposta nei paesi vicini, c’è sempre un san Vito, un san Giuseppe, un’Assunta da festeggiare. Un sant’…

Braccia

Braccia

di Stefano Manca Stamattina nel mio paese in Puglia c’erano oltre trenta gradi. Al semaforo uno si accosta e mi chiede: “Ehi, sto scrivendo un romanzo. Quando scrivo mi sento proprio bene! Secondo te è meglio scriverlo in prima o in terza persona?”. La mia auto non ha l’aria condizionata, ma una vecchia ventola che…

Cronaca di una strana partita

Cronaca di una strana partita

di Alessio Palumbo Ore 21:00, stazione di Lecce. L’Intercity Notte 752 aspetta placido la partenza, con i suoi vagoni afosi già illuminati. L’aria condizionata ancora non va. Lo stato d’animo è il solito di chi parte e deve lasciare ragazza, famiglia e amici per tornare “su”. Questa sera però c’è qualcos’altro…uno strano sentimento. Non so…

Mi manca il mio Mare

Mi manca il mio Mare

di Mino Bianco Quello che mi diceva. Come mi rimproverava. Come mi calmava. Sono anni, da quando vivo solo, che confido in Lui. Ormai sono un essere completamente legato a questo elemento. Non credevo a quelle storie nelle quali si dice che alcune persone possano legarsi tanto al Mare, come se fosse una persona. Ma…

Mia madre Lucia che amava le bambole

Mia madre Lucia che amava le bambole

 di Alfredo Romano Mia madre aveva una passione smodata per le bambole, anche in tarda età non smetteva di circondarsi di bambole: vedevi bambole sul divano, sulla macchina da cucire, sul letto grande e sui lettini, sul piano della specchiera e della cucina e, quelle che erano di troppo, le teneva chiuse nell’armadio. A parte…

Dillo con un fiore, ma fai attenzione!

Dillo con un fiore, ma fai attenzione!

di Michele Stursi È capitato, capita e capiterà in secula seculorum di regalare dei fiori nelle occasioni speciali, quando si vuole condividere una gioia con qualcuno o si vuole convincere qualcuno/qualcuna d’avere dinanzi la persona giusta, il principe azzurro o la principessa sul pisello. Difatti un bel mazzo di fiori è una soluzione rapida e…

MA’

MA’

di Stefano Manca Dallo specchietto retrovisore capisci l’esito di un esame clinico. È da lì che vedi tua madre avvicinarsi al parcheggio con il sorriso di chi ha appena parlato col medico e si è cucito addosso la gioia. Finisce che anche tu ringrazi quel Dio che non vedi e non credi, lo stesso Dio…

“Il principio dei lavori virtuali” e altre tecniche di innamoramento scientifico

“Il principio dei lavori virtuali” e altre tecniche di innamoramento scientifico

di Raffaella Verdesca Una buona parte degli studenti italiani, sia moderni che di generazioni passate, sembra non nutrire particolare simpatia per le materie scientifiche. Di questa irriducibile schiera ho fatto parte anch’io fino a qualche giorno fa, momento in cui ho dovuto ufficialmente rettificare la mia posizione dichiarandomi riappacificata, se pur non intima, col mondo…

Racconti/ Il castello di sabbia

Racconti/ Il castello di sabbia

  di Raffaella Verdesca   Solitamente l’ora di cena spopola le strade di mezzo mondo, ma l’ora di cena in piazza Castello a Crotone le annulla del tutto. Sera fuligginosa e pigra. Malkon guardava il cielo, prima che accadesse il fatto. “Aprite! Aprite! Aiuto!” si alzarono le sue urla disperate ad accompagnare il suono sordo…

La gigantesca piovra della Marina dell’Aia

La gigantesca piovra della Marina dell’Aia

di Rocco Boccadamo In un caldo pomeriggio d’agosto, dopo l’immancabile riposino, mio padre, sulla scia di un’antica consuetudine paesana e sapendo di renderci contenti, prese me e altri tre dei miei fratelli e sorelle – i più grandi –  e ci condusse, mediante una passeggiata a piedi, sulla litoranea, esattamente nel tratto di costa denominato…

La raccolta del letame

La raccolta del letame

di Giorgio Cretì Sì, un tempo si raccoglieva il letame che le bestie abbandonavano lungo le strade e anche nelle vie dei centri abitati. Come altre poche cose, allora, il letame era considerato res nullius e quindi disponibile per chiunque lo trovasse per primo, nonché, qualche volta, fonte di lite tra poveraccci. Chi non ricorda…

Il Mangialibri/ Se …

Il Mangialibri/ Se …

di Michele Stursi Sorseggio il mio tè fumante seduto su una poltrona, con le gambe accavallate, e penso. Chiara è nello studio e riceve un paziente. Mi hanno dimesso stamani e sono ancora molto stanco e provato. Nonostante ciò riesco a trovare la forza di pensare. Mi guardo intorno come se cercassi qualcosa, un appiglio…

Spiriti e folletti tra Castro e Porto Miggiano

Spiriti e folletti tra Castro e Porto Miggiano

di Giorgio Cretì Nunzio, quello della cernia di quattordici chili, che con un colpo fortunato aveva risolto il problema alimentare dell’inverno per tutta la sua famiglia, ormai aveva quindici anni e andava in mare già da tanto tempo. Secondo la filosofia del padre, però, che un mestiere non bisognava impararlo in casa ma al di…

Effetti di una nevicata

Effetti di una nevicata

di Alessio Palumbo Bologna, 11 febbraio, ore 10:00   Apro gli occhi, soddisfatto per le dieci ore di sonno ininterrotto appena trascorse. Stamattina non si lavora e me la posso prendere comoda. Mio fratello dorme ancora all’altro capo della stanza, meglio non far rumore. Accendo il cellulare, un messaggino di buongiorno alla mia ragazza e…

Compare, mi vendi una scarpa?

Compare, mi vendi una scarpa?

di Rocco Boccadamo Stamani, nell’ingranaggio di un moto misterioso e inconsapevole, fra le mani dello scrivente si è trovato a girare ripetutamente un documento antico e speciale, custodito con gelosa cura in mezzo alle “carte che contano”. R. ESERCITO ITALIANO Foglio matricolare e caratteristico B. Silvio Celestino di Cosimo e di B. Consiglia nato il…

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

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