Un corriere d’altri tempi. Luvigi te l’ove

Un corriere d’altri tempi. Luvigi te l’ove

di Wilma Vedruccio Faceva il giro delle masserie con la sua carretta, tutte le mattine. Una “motom” stracarica di tutto, tutto in una bisaccia a cavalcioni della moto. Buste di ogni tipo, sporte, panare, appese ai due bracci del manubrio. Una montagna di pacchi, lattine, involti, in una cassetta, sul sedile di dietro, ogni cosa…

Potenza della fame

Potenza della fame

di Giorgio Cretì In illo tempore, e anche dopo, la gente lavorava una giornata intera per due chili e mezzo di farina, appena per dare da mangiare ad una piccola famiglia; oppure, se aveva di che sfamarsi e possede­va qualche gallina, per dieci chili di cru­sca. Un salario in moneta non era previsto. Così quando…

Rocco Serra emigrato salentino

Rocco Serra emigrato salentino

 di Lucio Causo    Rocco Serra era tornato in Italia per votare e vi aveva trovato la morte. Questa la drammatica vicenda di un emigrato salentino, il cui cadavere venne rinvenuto sui binari della ferrovia per Lecce, ad una diecina di chilometri dalla stazione. La macabra scoperta era stata fatta dal personale ferroviario, in transito…

Rosa, oltre il fiore c’era una donna

Rosa, oltre il fiore c’era una donna

di Elio Ria Ora che non c’è più è come se il paese fosse stato privato di qualcosa. Un paese del sud, come tanti, con tanta gente di fatica, con i colori del sole e il grigio perla della luna. Rosa era una donna del sud, tutti in paese la conoscevano. Aveva i capelli neri…

Parabrezza HD

Parabrezza HD

di Stefano Manca Male che vada chiederò in giro. Qualcuno si trova sempre, da quelle parti. Qualcuno che sappia dirmi dove si trova l’officina a cielo aperto di Rocco, il demolitore di automobili. Giù, giù, verso il Capo di Leuca, mi sono quindi fatto strada tra le dettagliate informazioni fornitemi dagli anziani del paese, affidabili…

Colto di sorpresa

Colto di sorpresa

di  Wilma Vedruccio La morte l’aveva colto di sorpresa nel mentre era occupato a vivere con frenesia, a scoprire il mondo,a sentire il sapore della vita. Ora era lì inerme il riccetto, sacrificato alla civiltà dell’asfalto nella sua prima primavera. Gli aculei ancora morbidi, sul muso un’espressione più che di dolore…di sorpresa, il collaretto ancora…

San Cesario. Lu santu scarbatu

San Cesario. Lu santu scarbatu

RELIGIONE POPOLARE NEL SALENTO FINE OTTOCENTO Tutti presenti meno che San Cesario, “lu santu scarbàtu” di Nino Pensabene Leggo fra gli appunti etnologici di Giulietta – e trascrivo quasi testualmente – che “Per festeggiare la vita esorcizzando la morte, il primo di novembre –  periodo propizio per la facilità di raccolta – era di uso…

Ricordo della madre

Ricordo della madre

di Giorgio Cretì (Inedito) Un tempo in una di quelle vecchie case della via del Foggiaro abitava una donna buona di carattere e mite d’indole che si chiamava Eleonora ed era detta Nona, De Luca per via del suo patronimico. Vestiva all’antica con sempre indosso il suo vecchio e liso sciuppareddhu(1) nero, stretto in vita…

Pane e vino

Pane e vino

    di Pino De Luca Un uomo corpulento vagava senza meta su campi brulli e pietrosi, era rozzo e sporco: un selvaggio. Pendevano dai suoi fianchi una sacca sdrucita ed un otre consunto. Una tempesta di vento e polvere, tanto improvvisa quanto violenta, lo colse, cercò un rifugio, sedette dietro un grande masso e si…

Culàcchi te papa Cajàzzu

Culàcchi te papa Cajàzzu

La contramizione di Alfredo Romano   Se cunta a Galàtune ca ‘na fiata papa Cajàzzu spicciàu na matìna cu ddica na messa te suffràgiu e sse buscàu le mille lire ca ne spettàvanu. Cu lli sordi mpóscia, essìu te la chiesa cu ttorna ccasa, quandu, pe’ la strata, ne vinne cu schiatta te pišciàre. Ṭruàndusi…

Marion

Marion

di Dora Elia Filo di rossetto sì, filo di rossetto no? Marion si guarda allo specchio e non sa decidere se colorare di rosso le labbra oppure no. L’immagine riflessa trasmette tutta la gioia che le gonfia il cuore per l’incontro ormai imminente. È da due giorni che si prepara per Juan, finalmente lo rivedrà…

Racconti/ Tonino della lettera

Racconti/ Tonino della lettera

di Salvatore Magno Si chiamava Antonio Carollo, ma per tutti era Tonino: “Tonino della lettera”. Faceva il pescatore. Tozzo e duro come un pezzo di pane nero raffermo, dava l’impressione di essere appena uscito dalle bocche dell’inferno e invece, a guardare bene in fondo a quegli occhi castani ci si trovava una dolcezza che forse neppure in Paradiso. Aveva passato la sua esistenza tra reti, palamiti e nasse; remando sul mare e cercando di strappargli quel poco che serviva per tirare avanti. Aveva visto la sua vita scorrere via quasi come se…

Le amarene dell’Arneo

Le amarene dell’Arneo

LETTERATURA GASTRONOMICA LE AMARENE DEL FANTASMA   Divenute sciroppose al sole in un tegame di creta coperto da una lastra di vetro le amarene all’acquavite fanno… “ risuscitare i morti”     di Giulietta Livraghi Verdesca Zain Era abitudine della zona che, almeno dieci volte l’anno, i signori si riunissero per una battuta di caccia….

Il Ducato di Modena ed il cafone borbonico

Il Ducato di Modena ed il cafone borbonico

  di Stefano Manca I nuovi si riconoscevano subito. La scuola non era poi così numerosa. Ilaria era, appunto “la nuova”. Diventò presto il nostro argomento di conversazione preferito. Elemosinando il permesso di uscire per concederci le nostre prime, proibitissime, sigarette, aprivamo fiumi e fiumi di dibattiti. Secondo me è del nord. Secondo me è…

L’uomo della “conza”

L’uomo della “conza”

  di Wilma Vedruccio Da quando sua madre disse “tocca porti lu pane a casa, fiju miu”, aveva allora undici anni suppergiù, aveva impastato  malta senza posa. Impastato e trasportato malta fino a quindici, venti anni e poi per sempre. Aveva visto crescere case d’ogni tipologia, secondo la moda del momento, a seconda delle possibilità…

Racconti salentini/ Don Tuninu

Racconti salentini/ Don Tuninu

di Alfredo Romano Nc’era nu prete ca se chiamava don Tuninu. Tenìa na bbeddha cantina china te vinu, te oju e de sardizze. Ogni giurnu ca passava però, vitìa ca tuttu ‘stu beneteddìu chianu chianu se ssuttijàva. A dire la verità, don Tuninu nu suspettu su cci lu rrubava lu tenìa: lu Tore, lu sacristanu…

Gli occhi del lupo

Gli occhi del lupo

di Vincenzo Ampolo In un intervallo tra un inverno ed una primavera, tra  un rapporto analitico ormai consumato ed un’altro che si annunciava dolorosamente necessario,  mi lasciai  trasportare da un carnevale di emozioni che mi condusse in una città di mare, tra mucchi di case abbracciate le une alle altre, stradine strette e madonne dipinte…

L’indesiderato

L’indesiderato

  di A. P.   Quando si sposò la figlia di don Achille Stamerra era da poco passato san Martino. Come d’uso tra i signori, tutto il paese era stato invitato, ma come al solito finirono con l’andarci solamente gli uomini. In quei giorni del novembre 1953 il matrimonio di donna Giovanna Stamerra non era…

L’unica casa dove alle sette di mattina ridono tutti…

L’unica casa dove alle sette di mattina ridono tutti…

                           Il Mulino Bianco, ovvero l’unica casa                 dove alle sette di mattina ridono tutti…             Ma che farina c’è in quel mulino? di Raffaella Verdesca Suo figlio sì che era bello! Soltanto bello? Ma no, chè scherziamo? Bello, bravo, intelligente, istruito ed eccellente in tutto. C’era da smontare una ruota? Come Vincenzo non lo avrebbe…

Sei proprio cotto, Octo!*

Sei proprio cotto, Octo!*

di Alessio Palumbo Il mio nome scientifico è Octopus vulgaris, ma in realtà di volgare ho ben poco. Appartengo alla classe dei Cefalopodi ma, rispetto al resto della classe, la mia famiglia è di un altro livello. Non ci sono paragoni. Innanzitutto tra i cefalopodi siamo i più abili ad adattarci a qualsiasi condizione. Ci…

Una perturbazione proveniente dalla Tunisia

Una perturbazione proveniente dalla Tunisia

di Giorgio Cretì Nunzio in quel periodo andava a pesca con suo fratello, con uno schifo lasciato loro in eredità dal padre. Egli, che era il più anziano, era stato in mare sin da quando aveva avuto quindici anni, con barche che andavano fino ad Otranto, a Sant’Andrea, ad Alimini o, verso sud, fino a…

Il mangialibri/ Rinascita

Il mangialibri/ Rinascita

  di Michele Stursi Scendo le scale di corsa, facendo scivolare velocemente le dita sul passamano gelido e unto. Mi ritrovo in pochi secondi per strada, alzo gli occhi al cielo e giro su me stesso più volte con le braccia allargate, come per abbracciare il mondo. Sento le urla dei bambini che si rincorrono…

Il guardiano dei tacchini

Il guardiano dei tacchini

di Wilma Vedruccio Da bambino aveva fatto il guardiano dei tacchini. Li aveva rincorsi quando, appena fuori dal pollaio, liberi finalmente ed affamati, s’erano diretti verso l’aia dove s’accumulavano i covoni d’avena, i covoni di grano. Li rincorreva gridando per scoraggiarli ma era lui scoraggiato ed impaurito di non riuscire a tenerli a bada. Li…

Una fotografia

Una fotografia

di Alessio Palumbo All’alba del natale di Roma del 1943, il generale Solmi passò in rassegna le truppe schierate nella piazza d’armi della caserma Antonio Cascino di Salerno. Nino, suo attendente da oltre due anni, ossia dal rientro dalla campagna di Francia, sfilò dietro lui, a cavallo. Il fotografo del reggimento lo immortalò in una…

Il Mangialibri/ Eleonora

Il Mangialibri/ Eleonora

        di Michele Stursi   Nei piccoli paesini del Salento la gente non va mai a letto rimpiangendo qualcosa del giorno passato, ma quasi sempre con un occhio, o almeno il pensiero, rivolto verso il mattino successivo. Nel Salento la notte non segrega, ma fa da filo conduttore: i giorni sono fatti passare…

Racconti/ Il delfino nello scaffale

di Raffaella Verdesca Una giornata difficile oggi, diciamo pure infernale! “Sì, sì, non si preoccupi, sistemeremo tutto: due volumi di ‘Le strategie militari correnti’ e cinque di…come? Ma, generale, è tutto ieri che cerco di spiegarle che questa è un’opera ormai fuori stampa da almeno un quarto di secolo, un vero e proprio cimelio editoriale!…

Lecce., La bella storia di Angela e Ranil

Lecce., La bella storia di Angela e Ranil

di Rocco Boccadamo Anche se queste righe fotografano una vicenda reale e attuale, mette conto di precisare che, per ragioni di riservatezza, i nomi dei protagonisti non corrispondono agli effettivi dati anagrafici, ma sono frutto di fantasia. Ho conosciuto Angela, diversi anni fa, in chiesa, assistendo alla messa in una piccola parrocchia, con un’altrettanto piccola…

Fiabe Salentine/ Il geranio

Fiabe Salentine/ Il geranio

  di Giulietta Livraghi Verdesca Zain Nascendo lo avevano chiamato Giorgio come il santo patrono del paese, un santo guerriero che l’immagine posta sull’altare maggiore della chiesa mostrava fiero mentre in sella ad un cavallo bianco uccideva a colpi di lancia un terribile drago tutto fiamme e fumo. Di quel nome il bambino ne andava…

Te ci si fiju (di chi sei figlio)

Te ci si fiju (di chi sei figlio)

di Vincenzo Ampolo “Te ci si fiiu?”. Filippo non se lo era mai sentito chiedere. La gente sapeva a chi era figlio e non ne faceva mistero. Gli sguardi dei paesani lo avvolgevano come una corazza.  Nessuna domanda diretta sulla sua identità poteva infrangere quell’aura che illuminava il suo passaggio. Filippo era figlio di don…

Lu fattu te li ṭṭre ppreti / Racconti salentini

Lu fattu te li ṭṭre ppreti / Racconti salentini

di Alfredo Romano (In basso la traduzione in italiano del racconto) A ‘nnu paese, ‘na fiata, ia ‘na beddha fèmmana mmaritata ca se chiamava Maria. Vista era mutu tevota e šcia sempre ‘lla chè­sia. Addhai ca lu prete ne zziccàu mmenare l’occhiu a lla Maria, tantu ca ‘nu bellu giurnu, spicciàtu ca ia te messa, la chiamàu…

Scritte e insegne

di Gianni Ferraris E’ estate. Manifesti sui muri solo per feste patronali o per qualche consiglio comunale. In giro ragazzi e bimbi che corrono e vagano per le strade assolate. Così capita di guardarsi attorno per vedere una chiesa barocca, un balcone con cariatidi che sorridono alternate ad altre tristi. Finestre con persiane socchiuse ed…

Scorfani e triglie di Castro Marina

Scorfani e triglie di Castro Marina

di Giorgio Cretì Per tutto il tratto di costa tra Porto Miggiano e Punta Mucurone la profon­dità minima sotto la scogliera è di dieci metri, ma tra la Grotta Zinzulusa e la Grotta Palombara essa raggiunge i tren­ta. La parete rocciosa che emerge dall’acqua raggiunge, poi, l’altezza di sessanta metri e il fondale, man mano…

L’alba

di Gianni Ferraris Quando ci si addormenta sul divano fingendo di guardare la TV il sonno arriva presto. E si sa che gli anziani dormono poco. Così mi sveglio che è ancora buio pesto. Un caffè, una doccia. E poi? Ma si, è una buona giornata per vedere l’alba. Del tramonto ho già detto. Ma…

“Racconti per ridere” di Raffaella Verdesca

“Racconti per ridere” di Raffaella Verdesca

Siamo lieti di annunciare la pubblicazione di alcuni racconti estrapolati dall’ultimo libro, fresco di stampa, della scrittrice Raffaella Verdesca, notevole e florida giovane penna salentina. Nata a Lecce nel 1969, l’autrice, che vogliamo qui ringraziare per averci così generosamente offerto gli ultimi preziosi frutti del suo talento, giunge con i recentissimi Racconti per ridere (Gruppo…

Andata e ritorno

Andata e ritorno

di Alessio Palumbo “Dai Antonio non ci pensare” “Sì sì, non ci penso” “Ecco appunto. Stai allegro. Beato te che torni giù. Vedrai che le cose si sistemeranno e, alla fin fine, se proprio dovessero andar male, qualcosa te la trovo io qui. Tranquillo” “Va bene, ma ora vai, tanto il treno sta per partire”…

Un mestiere come un altro [le confessioni di un custode cimiteriale]

Un mestiere come un altro [le confessioni di un custode cimiteriale]

  di Giorgio Cretì Vado ad aprire il cimitero ed inizio la mia normale giornata di custode, cioè di addetto alle pulizie. Scendo le scale della parte vecchia, di quella sotterranea, con il mio secchio e con la scopa e appena arrivo giù, in quell’ambiente poco illuminato e in quel silenzio tombale, percepisco un bisbiglìo…

Il Mangialibri/ Divieto

Il Mangialibri/ Divieto

di Michele Stursi Rimango nel bar a sorseggiare il caffè e a cercare di finire il mio disegno. Mi accorgo per caso che Liana, la vecchia barista, mi osserva da dietro il bancone. Faccio finta di nulla e continuo a tracciare righe sul foglio, ma con la coda dell’occhio seguo i movimenti di quell’enigmatica signora….

Il Mangialibri/ La leggenda

Il Mangialibri/ La leggenda

  di Michele Stursi «Quanto pensi di fermarti?». «Fino a quando non avrò finito». «Cosa?». «Di scrivere il finale della mia vita». «Ma sei sempre così enigmatico o è solo una mia impressione?». «Sì, dottoressa, ne sono cosciente» – ironizzo. Chiara si è seduta al mio fianco. La sala d’attesa è vuota. Increspa le sottili…

Fiabe salentine/ La rosa

Fiabe salentine/ La rosa

  di Giulietta Livraghi Verdesca Zain La casetta di Emilia sorgeva nel mezzo dei campi, collegata alla strada maestra da un sentiero costeggiato da cespugli spinosi. Una siepe fitta, intricata, che, curvando, continuava sino a un bivio rallegrato da un’edicola a forma di chiesetta: all’interno, protetta da una grata leggera come merletto, un’immagine della Vergine…

Il Mangialibri/ Ricordi

Il Mangialibri/ Ricordi

  di Michele Stursi   Sono le nove e fuori non s’intravede nemmeno il soffio del vento. Una pace rassicurante si è posata sul capo di questo piccolo paesino, come mano di un padre amorevole. Tutto tace, persino il silenzio. Dalle finestre delle case traspare nel buio il bagliore epilettico dei televisori; una luce giallognola…

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