San Giuseppe da Copertino in due incisioni

San Giuseppe da Copertino in due incisioni

di Armando Polito Ad integrazione di quanto, soprattutto dal punto di vista iconografico, sul santo ho avuto occasione di scrivere in precedenti contributi (vedi in calce a questo post), quest’anno presenterò due altre immagini che tenterò di commentare con quelle poche informazioni che sono riuscito a reperire. La didascalia di questa stampa, che è  custodita…

Da Marittima, senza tempo: storie di A., M. e V.

Da Marittima, senza tempo: storie di A., M. e V.

 di Rocco Boccadamo La mia amica marittimese A., la quale, già in passato, mi ha gentilmente fatto dono dello spunto ispiratore per una narrazione, dedicatale e poi raccolta in un volume che ne ha ripreso il titolo, dimostrando in certo qual modo di resistere allo scorrere di almanacchi e lustri, si conferma alla stregua di…

Una veduta neretina dell’antica Noyon

Una veduta neretina dell’antica Noyon

di Marcello Gaballo e Armando Polito Il S. Eligio del pittore neretino Donato Antonio D’Orlando custodito a Nardò nella chiesa della Beata Vergine del Carmine ha ispirato il titolo di questo lavoro1 con un suo dettaglio, anzi con due. Il primo è rappresentato da un paesaggio, il secondo dal testo che vi si legge sovrapposto…

Fra Francesco da Copertino, architetto

Fra Francesco da Copertino, architetto

“Fra Francesco da Copertino – Seminario Lanfranchi Matera” di Lucio Maiorano, Il Raggio Verde edizioni, Lecce 2017, 50 pp. (ISBN-10: 8899679312; ISBN-13: 978-8899679316)   di Pier Paolo Tarsi Mentre Copertino si appresta ai festeggiamenti in onore del frate che, con la sua prodigiosa enonch mistica santità, rese celebre nel mondo il nome della città, il…

Una domanda eterna: che cosa significa educare?

Una domanda eterna: che cosa significa educare?

  di Pierpaolo Tarsi Prima o poi un insegnante o un genitore devono tentare di darsi una risposta delle tante possibili a questa domanda eterna: che cosa significa educare? Prendo spunto per dipanare il discorso da una bellissima frase di don Giussani riportata sulla sua bacheca da uno stimato concittadino, il prof. Luigi Marcelli, uno…

Prima presentazione per “ITALIENI”, il nuovo libro di Paolo Vincenti

Prima presentazione per “ITALIENI”, il nuovo libro di Paolo Vincenti

Prima presentazione per “ITALIENI”, il nuovo libro di Paolo Vincenti, pubblicato da Besa (2017). Si tratta dell’ideale prosecuzione del libro “L’osceno del villaggio”, del 2016. Ancora una raccolta di articoli che fotografano, a volte impietosamente, vizi e debolezze del nostro popolo, gli “Italieni” del titolo, attraverso la lente della satira, del sarcasmo, della provocazione, a…

Lecce e Taranto in due epigrammi di Giuseppe Silos (1601-1674)

Lecce e Taranto in due epigrammi di Giuseppe Silos (1601-1674)

di Armando Polito Prima di entrare nel vivo dell’argomento annunziato nel titolo sento il dovere di ringraziare per la segnalazione il signor Salvatore Fischetti  di Lizzano e non mi pare fuori luogo ricordare che Giuseppe Silos fu un letterato bitontino chierico regolare dell’ordine dei Teatini.  Autore molto prolifico, la sua produzione fu essenzialmente storico-agiografia e…

Le quattro più antiche mappe a stampa di Otranto, forse … (3/?)

Le quattro più antiche mappe a stampa di Otranto, forse … (3/?)

di Armando Polito   L’immagine si riferisce, dunque, alla fase iniziale dell’assedio e del relativo bombardamento da parte dei Turchi e trova una sorta di postuma didascalia nella memoria del 1537 lasciata manoscritta da Giovanni Michele Laggetto; una copia settecentesca del manoscritto (D/11, carte 10v-14r) è custodita nella biblioteca arcivescovile “A. De Leo” a Brindisi6….

Intervista a Elio Ria, autore del libro “In nome del prete”

Intervista a Elio Ria, autore del libro “In nome del prete”

  a cura di Marcello Gaballo   Elio Ria è poeta e saggista, studioso di letteratura francese e poesia contemporanea. Nella sua attività ha sempre privilegiato il rapporto con il Salento: terra colorata, che raggruma esperienze sensoriali e spirituali vibranti nel fondo dell’anima. Tante le pubblicazioni in cui il Salento è messo a nudo sotto…

Le quattro più antiche mappe a stampa di Otranto, forse … (2/?)

Le quattro più antiche mappe a stampa di Otranto, forse … (2/?)

di Armando Polito Prima di entrare nel vivo dell’argomento, in riferimento all’ipotetica imbiancatura, evocata nella prima puntata (https://www.fondazioneterradotranto.it/2017/08/13/le-quattro-piu-antiche-mappe-stampa-otranto-forse-1/) , che da qualche parte potrebbe nascondere una mappa di Otranto, debbo qui ricordare che nemmeno tale destino toccò, purtroppo, ad una pittura raffigurante Otranto eseguita dal pittore Calvano di Padova, una delle tante a lui commissionate…

Libri| Giovan Battista Della Porta e i segreti della natura

Libri| Giovan Battista Della Porta e i segreti della natura

LOGICA E MAGIA. GIOVAN BATTISTA DELLA PORTA E I SEGRETI DELLA NATURA, COLLANA “DELLAPORTIANA. STUDI E TESTI DI FILOSOFIA NATURALE”, AGORÀ & co, Lugano 2017, 174 pp.   Primo volume di una nuova collana dedicata a Della Porta e al naturalismo mediterraneo tra Rinascimento ed età moderna, Il libro fornisce un compiuto profilo filosofico di…

Araldica carmelitana a Nardò (Lecce)

Araldica carmelitana a Nardò (Lecce)

di Marcello Semeraro Ripropongo in questa sede la versione integrale del mio saggio sull’iconografia araldica dei Carmelitani Calzati di Nardò, apparso sul volume Decor Carmeli. Il convento, la chiesa e la confraternita del Carmine di Nardò, a cura di Marcello Gaballo (Mario Congedo editore, Galatina 2017, pp. 259-264).   ARALDICA CARMELITANA A NARDÒ LO STEMMA CARMELITANO:…

L’affresco di Sant’Agostino nella cattedrale di Nardò

L’affresco di Sant’Agostino nella cattedrale di Nardò

  di Marcello Gaballo Sul secondo pilastro della navata centrale della cattedrale di Nardò è riprodotto uno dei più belli affreschi dell’ edificio: Sant’Agostino vescovo (13) (sec. XV), di m. 2,50×0,88. Indossa mitra, guanti e un prezioso mantello, finemente decorato con motivi geometrici, fermato da una fibbia rotonda sul petto e sovrapposto alla tunica monastica,…

Un’inedita arte del ricamo: “Needle Time” (il tempo dell’ago)

Un’inedita arte del ricamo: “Needle Time” (il tempo dell’ago)

Un’inedita arte del ricamo: “Needle Time” è la personale di Gianfranco Basso a Palazzo Vernazza   In esposizione opere “pittoriche” che nella linearità segnica del ricamo intrecciano nuovo e l’antico, passato e presente, a cura di Carmelo Cipriani. Vernissage sabato 9 settembre alle 19   Una personale originale quella di Gianfranco Basso, artista poliedrico (è…

Corti di Puglia a Maglie

Corti di Puglia a Maglie

Corti di Puglia 29 agosto ore 20,45 – villa Tamborino, Maglie Una serata con i cortometraggi e i documentari prodotti da Apulia Film Commission, organizzata da Comune di Maglie con Fondazione Capece e il patrocinio di AFC. Film in programma: – “Le pareti di vetro”, Vito Palmieri, 2014, 25′ – “La foresta melograno”, Chiara Idrusa…

Consuetudini nuziali nel Salento tra ‘600 e ‘700
Lettera di Aldo Bello a Ezio Sanapo

Lettera di Aldo Bello a Ezio Sanapo

  Carissimo Ezio, cinque, sei, sette volte ho messo mano a una risposta, e se vuoi a un riscontro, alla tua “Terza generazione”. E ogni volta, puntualmente, ho tracciato una croce sghemba sul manoscritto e ho mandato tutto all’aria. Qualcosa non quadrava, qualcos’ altro mi sfuggiva, mentre intendevo trovare una misura, con echi sinceri, realistici…

Cuènzu e i suoi insospettabili fratelli

Cuènzu e i suoi insospettabili fratelli

di Armando Polito foto di Renato Greco tratta da http://renus73.tumblr.com/post/72107129043/lu-cuenzu-porto-cesareo-3-december-2013   Il titolo potrebbe essere quello di un romanzo criminale in cui è ripercorsa la carriera di una banda di delinquenti, tutti fratelli, capeggiata, magari per essere originali, dal più giovane di loro, Cuènzu appunto. invece le cose stanno diversamente, anche se rimane la famiglia, quella…

Cocomeri e citrulli

Cocomeri e citrulli

di Armando Polito   Sembra essere uno di quei titoli buttati a caso o, al contrario, studiati per suscitare curiosità. Peccato che per saperlo bisogna prima leggere tutto il post … Cominciamo dal cocomero (Citrullus lanatus) , del quale difficilmente mi sarei occupato su questo blog se il Salento e il territorio  di Nardò in…

Il Guercio di Puglia (1600-1665) e una pubblicazione del 1650

Il Guercio di Puglia (1600-1665) e una pubblicazione del 1650

di Armando Polito Questo post ha solo lo scopo di segnalare agli storici, ai quali fosse sfuggita, una fonte, secondo me molto interessante, coeva al famigerato duca di Nardò, recante la data 1650. Il testo a stampa fa parte delle allegazioni giuridiche del collegio degli avvocati di Barcellona, nel cui sito web è integralmente leggibile,…

Oria e la damnatio memoriae del Fascismo: l’insegna civica di Palazzo Martini

Oria e la damnatio memoriae del Fascismo: l’insegna civica di Palazzo Martini

di Marcello Semeraro   Durante il ventennio fascista il regime individuò nell’araldica pubblica un valido strumento di consenso e di propaganda politica. A partire dal 1933 negli stemmi dei comuni, delle province e degli enti morali fece la sua comparsa il famigerato fascio littorio, emblema dello Stato fascista (fig. 1).   Non è questa la…

Salento: il sole, il mare, il vento

Salento: il sole, il mare, il vento

di Armando Polito Ho riportato nel titolo  in traduzione italiana il nesso neretino Salentu: lu sole, lu mare, lu ientu per un motivo informatico/pubblicitario: i motori di ricerca privilegiano le parole di uso più comuni e non certo quelle più rare o, addirittura, dialettali; e poi un nesso italiano ha maggiori probabilità di suscitare interesse…

Sulla statua dell’Assunta nel Duomo di Lecce

Sulla statua dell’Assunta nel Duomo di Lecce

‘La nuova statua fatta venire da Napoli’: attori e comprimari intorno alla commissione dell’Assunta lignea per il Duomo di Lecce   di Maura Sorrone <<A 15 agosto si fece la prima festa della SS. Vergine Assunta della nuova statua fatta venire da Napoli dal vescovo Pignatelli collocata sopra l’altare maggiore della cattedrale, opere del celebre…

Le quattro più antiche mappe a stampa di Otranto, forse … (1/?)

Le quattro più antiche mappe a stampa di Otranto, forse … (1/?)

di Armando Polito Nel titolo il punto interrogativo vale come avviso al lettore che il numero delle “puntate” non è al momento quantificabile e che esso sarà sciolto solo con l’uscita dell’ultima parte; l’avverbio forse, invece, ha la sua ragion d’essere non tanto nel fatto che in qualche sperduto, impolverato e ammuffito manoscritto o sotto…

La Terra d’Otranto in un portolano del XIV secolo

La Terra d’Otranto in un portolano del XIV secolo

di Armando Polito Già facente parte della collezione del genovese Tammar Luxoro (1825-1899), il portolano citato nel titolo, fu acquistato dal comune di Genova,  ed è custodito dal 1908 nella civica biblioteca Berio. Esso è integralmente visionabile, anche se non in alta definizione, all’indirizzo  http://www.e-corpus.org/notices/10651/gallery/. La rappresentazione della Terra d’Otranto coinvolge due tavole, donde la…

Copertino: una mancata veduta settecentesca

Copertino: una mancata veduta settecentesca

di Armando Polito Chiunque sfogli, come ho fatto io, il testo (integralmente consultabile in https://books.google.it/books?id=DYil3DWkU2oC&printsec=frontcover&dq=editions:T30UfxWID0IC&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjB7syu8aTOAhWFVhoKHYZIBFYQ6AEIHDAA#v=onepage&q&f=false) del quale riporto di seguito il frontespizio s’imbatterà proprio all’inizIo (p. III) nell’unica immagine che correda il testo e che di seguito riproduco. Considerando il titolo dell’opera uno pensa immediatamente ad una rappresentazione, per quanto approssimata, di Copertino. Ma dopo…

Dialetto salentino: i non indigeni sono avvertiti …

Dialetto salentino: i non indigeni sono avvertiti …

di Maria Pia Carlucci Qualche raccomandazione per i non indigeni sulle insidie del dialetto salentino. Innanzitutto rispetto all’italiano alcune parole cambiano genere e sono indubitabilmente femminili: “la salame, la libretta, la Comune, la pettinessa”. Tuttavia in salentino esiste “scatolo” di genere maschile, da non usare però in espressioni come “rompere gli scatoli” perché non suona…

Nardò, S. Maria al Bagno: via Emanuele Filiberto ieri e oggi.

Nardò, S. Maria al Bagno: via Emanuele Filiberto ieri e oggi.

di Armando Polito   L’mmagine è tratta dal profilo Facebook di  Salento come eravamo, ove è riportata la data 1924 dedotta, credo, dal timbro postale. L’immagine è tratta ed adattata da Google Maps.   Sarò grato a chiunque invierà in redazione (vale anche per i lavori con lo stesso taglio precedentemente pubblicati1) immagini attuali prospetticamente…

Due verbi salentini per quest’estate di fuoco: scarfare e scarfisciare

di Armando Polito Questa volta nel titolo mi sono guardato bene dal tradurre in italiano le due voci dialettali che vi compaiono. Oltretutto, anche se avessi voluto, sarebbe stato impossibile pure per la prima rinvenire il corrispondente italiano che presentasse la stessa etimologia. Sul piano  semantico, infatti, scarfare corrisponde all’italiano scaldare, con il quale condivide…

A Boccadamo, il Premio Castrum Minervae 2017

A Boccadamo, il Premio Castrum Minervae 2017

    Domenica 6 agosto, cornice la splendida Piazza Vittoria della “Perla del Salento”, a Rocco Boccadamo, giornalista e scrittore salentino, è stato assegnato il premio in oggetto, sezione cultura, nell’ambito della prestigiosa manifestazione promossa e organizzata dal Comune di Castro e giunta alla XII edizione. Questa la motivazione del riconoscimento attribuito a Boccadamo: ”Per…

Un dipinto attribuito ad Oronzo Malinconico nella chiesa di Sant’Antonio a Latiano

Un dipinto attribuito ad Oronzo Malinconico nella chiesa di Sant’Antonio a Latiano

di Domenico Ble   All’interno della sagrestia della Chiesa di Sant’Antonio a Latiano (BR) è conservata una tela raffigurante la Caduta di Gesù, un olio su tela di cm 183×150 risalente al XVIII secolo. L’opera giunge a Latiano nel 1785 (assieme ad altre tele mobili), in eredità al Marchese di Latiano Vincenzo Imperiali alla morte…

Nicola Arigliano, re dello swing. E… scusate il ritardo

Nicola Arigliano, re dello swing. E… scusate il ritardo

di Dario Vadacca Quando, nell’estate del 2004, Nicola Arigliano salì sul palco di Torre Regina Giovanna aveva “ottantun anno” e tanta voglia di proporre buona musica. Fu presentato con entusiasmo da un giovanissimo Cesare Dell’Anna ma il re dello swing italiano trovò un pubblico non troppo numeroso ad aspettarlo, così chiese ironicamente: «e gli altri…

Araldica del Regno d’Italia a Oria: il caso dello stemma Martini-Carissimo

Araldica del Regno d’Italia a Oria: il caso dello stemma Martini-Carissimo

  di Marcello Semeraro Il decoro araldico oggetto di questa investigazione si trova scolpito sul fastigio del portale d’ingresso della tenuta Martini-Carissimo, sita a Oria in prossimità del Santuario di San Cosimo alla Macchia (fig. 1). Si tratta della stessa proprietà che nel 1908 fu oggetto di una visita guidata da parte di Cosimo De…

Come cucinare dentici, saraghi e similari. Così si fa nel Salento

Come cucinare dentici, saraghi e similari. Così si fa nel Salento

  di Massimo Vaglio Saraghi alla brace I pesci non devono essere squamati, ma andranno semplicemente eviscerati, risciacquati, bagnati con una semplice marinata approntata al momento con olio di frantoio e poco aceto. Vanno quindi posti in una doppia graticola e adagiati su braci vive di carbone o di legni duri. La cottura dovrà avvenire…

Francesco Securo di Nardò e un prezioso incunabolo

Francesco Securo di Nardò e un prezioso incunabolo

di Armando Polito Questo post è l’integrazione di un altro ormai datato (https://www.fondazioneterradotranto.it/2015/07/20/un-maestro-neretino-del-xv-secolo-nel-ricordo-di-un-suo-allievo-12/ ), al quale rinvio il lettore desideroso di avere notizie sull’illustre neretino. Qui basti ricordare che di lui, nonostante, a quanto pare, molto abbia scritto, nulla è rimasto. Nel post del link precedente accennavo ad un incunabolo in cui compare il nome del…

Artètica

Artètica

di Armando Polito   Fortunatamente (ma non troppo …) sono lontani i tempi in cui bastava uno sguardo del genitore per bloccare qualsiasi espressione appena appena vivace di un bambino, specialmente in casa altrui. Erano allora un’eccezione i genitori maleducati e strafottenti cjhe non battevano ciglio se il loro pargoletto si appendeva al lampadario o…

Saraghi & Co., i pesci più pregiati dei mari del Salento (II parte)

Saraghi & Co., i pesci più pregiati dei mari del Salento (II parte)

di Massimo Vaglio I veri buongustai, preferiscono su tutti il sarago maggiore seguito a stretto giro dal sarago fasciato, i soli che secondo gli stessi possono competere per delicatezza delle carni con l’orata di cattura. Le altre specie, sono anche ottime se consumate freschissime, ma le loro carni in particolare quelle del sarago pizzuto si…

Saraghi & Co., i pesci più pregiati dei mari del Salento (I parte)

Saraghi & Co., i pesci più pregiati dei mari del Salento (I parte)

di Massimo Vaglio   I “pàlamiti” o “palàngari” o “palàngresi”, denominati nel Salento generalmente consi o kuenzi, sono degli attrezzi adattati con delle piccole differenze alle diverse esigenze di pesca delle più disparate specie di pesci. Questi attrezzi, che vengono generalmente calati la sera e ritirati all’alba, sono tutti formati da un cavetto detto trave,…

La Terra d’Otranto in un portolano del 1572

La Terra d’Otranto in un portolano del 1572

di Armando Polito   Realizzato a Venezia dal cartografo portoghese Diego Homem, il portolano è custodito nella Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi (http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550024897). Nel foglio 4r+5v ho evidenziato con la linea ellittica nera la zona che ci interessa. Di seguito  il dettaglio ingrandito.   Da notare la grafia in rosso di otranto, brindisi e…

Carlo Casciaro e i ‘’Volti della Puteca’’ a Minervino di Lecce

Carlo Casciaro e i ‘’Volti della Puteca’’ a Minervino di Lecce

Vi è mai successo di entrare in un locale attratti da un richiamo irresistibile? Nella Puteca di Minervino di Lecce capita. In attività da dodici anni, “La Puteca de mieru” sostituisce il canto delle sirene con un’abbondante dose di cucina di qualità, una fiammata di buona musica e un posto a tavola sempre riservato all’Arte….

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