Dialetti salentini: la sarmenta e la pàmpana

Dialetti salentini: la sarmenta e la pàmpana

di Armando Polito Nell’ordine: sarmente, pàmpana ti ua e pàmpana ti fica Rispondo alla gentile richiesta (come avveniva nei locali notturni di tanti anni fa …) di Marcello Gaballo formulata nel suo commento ad un recente post su strome (https://www.fondazioneterradotranto.it/2018/09/13/dialetti-salentini-strome-e-la-loro-vasta-parentela/) con questo altro post non per darmi arie o per idiota esibizionismo culturale ma solo…

Ciò che si muove (frustoli di arte contemporanea)

Ciò che si muove (frustoli di arte contemporanea)

di Paolo Vincenti   Ogni artista che operi nell’ambito dell’arte informale è quasi un chimico trovandosi nella necessità di utilizzare e combinare insieme materiali diversi, seguendo i procedimenti dettati dal proprio estro. Certamente Fernando Spano lo è, perché nella sua ricerca pittorica, l’utilizzo dei materiali si coniuga con la dimensione esistenziale dell’arte come intesa da…

Libri| Avanti (o) Pop

Libri| Avanti (o) Pop

di Antonio Soleti Ritorna, con “Avanti (o) Pop”, la penna, graffiante e acuta, di Paolo Vincenti; il volume, che si pone in continuità ideale con “L’osceno del villaggio” ed “Italieni”, raccoglie diversi articoli scritti prevalentemente nel 2017. Anche in questa raccolta, l’autore riprende temi a lui cari, fra cui la TV e gli anni Ottanta,…

Dialetti salentini: strome e la loro vasta parentela

Dialetti salentini: strome e la loro vasta parentela

di Armando Polito Strome  sopratto i residui, rametti e foglie,  della potatura, degli olivi in particolare, anhe dopo che sono parzialmente o totalmente seccati. Oggi vengono bruciati sul campo, in passato erano il combustibile privilegiato dei forni in pietra, da dove una fragranza inconfondibile di fumo e di pane cotto  invadeva per largo tratto la…

Dialetti salentini: picusia

Dialetti salentini: picusia

di Armando Polito L’amico Pasquale Chirivì mi ha chiamato in causa in un suo post del 7 u. s.. Per fare più presto evito di trascriverne il testo e lo riporto in formato immagine integralmente e con i commenti che ci sono stati, aggiornati fino alla data in cui scrivo (9).   il quesito posto…

Dialetti salentini: scumagnare

Dialetti salentini: scumagnare

di Armando Polito Che il dialetto possegga vocaboli traducibili  in italiano solo mediante una circollocuzione è fenomeno noto, oltre che normale. Fa parte di questa schiera scumagnare, col significato a Nardò di disperdere, fare allontanare dal posto prima occupato, con riferimenti non solo al mondo animale (in particolare gli uccelli), ma anche agli uomini. La…

Maestri e maestranze nel cantiere edile a Nardò e nel Salento

Maestri e maestranze nel cantiere edile a Nardò e nel Salento

L’organizzazione del lavoro – Il Maestro di Mario Colomba L’organizzazione del lavoro nel settore edile (ma anche nelle altre categorie artigianali) era di tipo gerarchico, piramidale, e faceva capo ad un unico soggetto. Il Maestro era solitamente una persona di notevoli competenze sia specificatamente tecniche che amministrative. In pratica era un imprenditore dotato di facoltà…

Dialetti salentini: come si dice cominciare (‘ccuminzare, ‘zzaccare, ‘ncignare).

Dialetti salentini: come si dice cominciare (‘ccuminzare, ‘zzaccare, ‘ncignare).

di Armando Polito L’italiano cominciare trova il suo immediato corrispondente tra i dialetti  salentini nel neretino  ‘ccuminzare (altre varianti salentine accumenzare e ‘ccumenzare), che è da un latino *adcominitiare, composto da ad=verso+cum=con+initiare (da cui l’italiano iniziare), composto a sua volta da in=dentro+initiare; quest’ultimo è denominale da initium (da cui l’italiano inizio), a sua volta connesso…

L’enigma del simulacro di san Pasquale Baylon in san Francesco d’Assisi

L’enigma del simulacro di san Pasquale Baylon in san Francesco d’Assisi

di Antonio FAITA   Con la venuta in Gallipoli (1597) della Serafica Riforma, il tempio francescano, come anche il monastero, ebbero ulteriori trasformazioni architettoniche e si avviarono la realizzazione di nuove opere. Durante i scoli XVII e XVIII i frati riformati, nella chiesa di san Francesco, allestirono una vera panoramica di opere d’arte, che commissionarono…

La salina di Avetrana. Spola tra Torre Colimena e Gallipoli per la raccolta del sale

La salina di Avetrana. Spola tra Torre Colimena e Gallipoli per la raccolta del sale

di Antonio FAITA   Avetrana, questo piccolo centro dalle origini romane, si trova all’ estremità sud-orientale del territorio tarantino, un tempo provincia di Terra d’Otranto, che dista dal mare soltanto pochi chilometri[1], fu governata, a partire dal XV secolo, dai Montefusco, poi passò ai Pagano, agli Albrizi, ai Romano, a Bisanzio Filo, agli Imperiali, e,…

A Castro, una serata speciale con nuance di rosa

A Castro, una serata speciale con nuance di rosa

 di Rocco Boccadamo La lucente Perla del Salento, stando alle puntuali descrizioni virgiliane, ha avuto la straordinaria ventura di attrarre e accogliere la piccola flotta di Enea reduce dal saccheggio di Troia. In contemporaneo parallelo, si è per millenni posta come culla, misteriosa e silente, d’indicative vestigia storiche, fra cui primeggiano un eccezionale busto della…

Dialetti salentini: faùgnu

Dialetti salentini: faùgnu

di Armando Polito   * Nerinu mio, finalmente sto trovando un po’ di refrigerio! * Traduzione dal miciese in dialetto neretino: Ma va spònzate tuttu e llassa stare lu sale ca no ssi ‘nna friseddha! Ma va’ spònzate tuttuo e llassa stare lu sale,  ca no ssi ‘ nna friseddha! (Ma va a metterti a…

Le bande musicali, vanto delle feste del Salento, da riscoprire ed amare

Le bande musicali, vanto delle feste del Salento, da riscoprire ed amare

di Giuseppe Corvaglia   La banda musicale è sicuramente un bene prezioso della nostra cultura popolare. In Puglia se ne contano centinaia e il fenomeno si diffonde sempre di più in tutto il Sud, ma direi in tutta Italia e nel mondo. La banda da noi ha contribuito a diffondere la musica colta, ha allietato…

I tristi fatti del 1647 a Nardò esposti da Alessio Palumbo a Santa Maria al Bagno

I tristi fatti del 1647 a Nardò esposti da Alessio Palumbo a Santa Maria al Bagno

Questa sera, alle ore 21, presso Villa degli Angeli a Santa Maria al Bagno, lo storico Alessio Palumbo rievocherà in una conferenza le tristi vicende del1547 a Nardò (ingresso libero).  “Agosto 1647. Le teste di sei chierici neretini sono macabramente esposte, come lugubre monito, sul sedile cittadino, accanto a quelle di due cittadini che hanno…

Picatoru e Pappacènnire

Picatoru e Pappacènnire

di Armando Polito Tra i ricordi d’infanzia probabilmente quelli legati alle persone e non agli oggetti restano i più vivi e tra loro a distanza di anni o, come nel mio caso decenni, suscitano interrogativi mai posti quando l’età era tenerissima. Oggi nemmeno gli adulti, nonostante la disponibilità di formidabili strumenti di conoscenza, si pongono…

Dialetti salentini: Li pene ti lu linu (Le pene del lino)

Dialetti salentini: Li pene ti lu linu (Le pene del lino)

di Armando Polito Chi ha la mia età sicuramente avrà ascoltato il titolo come parte di una locuzione più ampia del tipo sta ppassu li pene ti lu linu (sto passando, cioè vivendo le pene del lino). L’avanzare dell’età e un incremento della mia passione etimologica e, da quando sono in pensione, del tempo da…

La Felce di S. Giovanni o del Solstizio tra leggenda, magia e medicina popolare

La Felce di S. Giovanni o del Solstizio tra leggenda, magia e medicina popolare

di Gianfranco Mele   La Felce ricorre in molti miti come pianta magica. Si tratta di una pianta particolare poiché non produce fiori (ma nella leggenda, il fiore appare, nella notte di S. Giovanni) e vive nel sottobosco; secondo un mito nordico, le felci si diffondono di notte, quando nessuno vaga nei boschi, e nascono…

Il paese natio

Il paese natio

di Rocco Boccadamo E’ l’estremo lembo abitato, a nord est, della mia Marittima (LE), con un angolo della “casa di tutti” contraddistinta da cipressi, il convento/santuario della Madonna di Costantinopoli e l’omonimo adiacente B&B. di charme realizzato, circa quindici anni fa, da un lord inglese, Alistair Mc Alpine. Ricordo, con nostalgia, le S. Messe al…

Dialetti salentini: stusciare (detergere): chi mi aiuta?

Dialetti salentini: stusciare (detergere): chi mi aiuta?

di Armando Polito * Traduzione dal miciese in dialetto neretino e da questo in italiano: Pensa cu stusci bbuenu e ppoi, ci vuei cu mmi sto cittu, ccàttame ddhi crocchette ca imu istu alla televisione Pensa a pulire bene e poi, se vuoi che stia zitto, comprami quelle crocchette che abbiamo visto in tv Quello…

Dialetti salentini. Canìgghia (crusca)

Dialetti salentini. Canìgghia (crusca)

di Armando Polito * Nerinu, sbrìgati a mangiare  quelle belle crocchette alla crusca che ti ho preparato apposta, perché è ora che andiamo al mare!queddhe beddhe crocchette alla canìgghia ca t’aggiu priparatu ‘mposta, ca ggh’è ora cu ssciamu a mmare! ** (Traduzione dal miciese in dialetto neritino e da questo in italiano): Ce mm’ha scangiatu…

Suzzu: dalla culinaria alla persecuzione e viceversa

Suzzu: dalla culinaria alla persecuzione e viceversa

di Armando Polito Probabilmente le metafore tratte dal mondo animale sono le più numerose, certamente più numerose di quelle ispirate dal cibo e dalla sua preparazione. Di queste ultime fa parte il salentino suzzu, che ha il suo esatto corrispondente nell’italiano solcio, che deriva dal franco *sultja (da cui il francese antico souz, il tedesco…

Personaggi salentini: Guido Melle e la sua trance medianica al pianoforte

Personaggi salentini: Guido Melle e la sua trance medianica al pianoforte

di Gianfranco Mele   Guido Melle, di Sava (TA) in paese detto “Don Guido”, era noto, oltre che come medico, per la sua passione per l’occulto e l’esoterismo. Galantuomo d’altri tempi, aveva fama di medium. Non faceva mistero di questi suoi interessi, difatti accettava di buon grado di parlare con chiunque delle sue ricerche in…

Scuscitatu, Con decenza parlando …

Scuscitatu, Con decenza parlando …

di Armando Polito Premesso che si capirà alla fine l’iniziale maiuscola della preposizione del titolo, dico che, se Renzi fosse stato salentino e avesse voluto rivolgersi a Letta con la fatidica frase ormai passata alla storia (stai sereno!) nella sua traduzione dialettale, gli avrebbe detto statte scuscitatu! Qui non starò a discettare sulla buonafede o…

Un altare ligneo barocco nella chiesa del SS. Crocifisso a Latiano

Un altare ligneo barocco nella chiesa del SS. Crocifisso a Latiano

di Domenico Ble   A Latiano all’interno della chiesa del SS. Crocifisso possiamo ammirare una macchina d’altare lignea, realizzata nel 1697.[1] In basso al centro è posizionata la mensa d’altare e al disopra dietro al tabernacolo è collocata la tela raffigurante l’Addolorata e sopra trova posto l’edicola al cui interno sono conservati i reliquiari con…

Ggimentu, gimmientu e ggimintare

Ggimentu, gimmientu e ggimintare

di Armando Polito L’etimologia fa vivere le esperienze più bizzarre e cantonate memorabili. Per esempio: chi sarebbe disposto ad accettare che la voce italiana territorio non derivi da terra e, al contrario che ci siano rapporti tra cemento, cimento e cimentare, cioé le tre voci italiane perfettamente corrispondenti a quelle neretine del titolo? Sulla tutt’altro…

Lo scultore Eugenio Maccagnani in un ritratto di Luigi Pellegrino

Lo scultore Eugenio Maccagnani in un ritratto di Luigi Pellegrino

di Armando Polito Gli artisti citati nel titolo sono entrambi salentini ed entrambi nacquero a Lecce. Dello scultore mi sono già occupato in https://www.fondazioneterradotranto.it/2015/12/12/magliani-agostino-detto-tino-e-la-sua-medaglietta-la-ferrovia-tra-brindisi-e-taranto-lho-portata-io/, link al quale rinvio. Qualche parola va, invece, detta per Luigi Pellegrino. Nato nel 1905.  Si fece notare nella Mostra Salentina d’Arte Pura e d’Arte Applicata che si tenne a Lecce…

Lessico salentino del letto di una volta

Lessico salentino del letto di una volta

di Armando Polito Non occorre essere geni per supporre che il primo letto dell’uomo fu la nuda terra. Non è difficile immaginare neppure come il nostro lontano progenitore ben presto si rese conto di dover rendere più confortevole il suo riposo e decise di interporre tra il suo corpo e la nuda terra uno o…

Le vicende del palazzo dei baroni Sambiasi a Nardò

Le vicende del palazzo dei baroni Sambiasi a Nardò

UN VOLUME RICOSTRUISCE LE VICENDE DEL PALAZZO DEI BARONI SAMBIASI La presentazione domenica 24 giugno (ore 20:30) in quello che oggi è Palazzo Sambiasi   di Danilo Siciliano È in programma domenica 24 giugno alle ore 20:30 presso le sale di Palazzo Sambiasi (ex Monastero di Santa Teresa), in corso Garibaldi, la presentazione di Un…

I baroni Sambiasi e le monache di Santa Teresa a Nardò

I baroni Sambiasi e le monache di Santa Teresa a Nardò

Sarà presentato Domenica 24 giugno un nuovo libro sulla città di Nardò, presso le sale del Relais Santa Teresa, su Corso Garibaldi (vicino le Poste), alle ore 20.30. Inserito nella Collana della Diocesi di Nardò-Gallipoli, edito da Mario Congedo di Galatina, è stato scritto da Marcello Gaballo con la collaborazione di Domenico Ble, Daniele Librato,…

Tracce d’Arte 8 a palazzo Baldi in Galatina

Tracce d’Arte 8 a palazzo Baldi in Galatina

Si rinnova l’appuntamento tanto atteso dagli appassionati d’arte, con Tracce d’Arte nella sua ottava edizione, che riparte dal cuore di Galatina presso palazzo Baldi, sala Gaetano Martinez, dal 27 giugno al 1° luglio. In mostra alcune tra le eccellenze artistiche salentine che spiccano per interesse e bravura. L’evento è patrocinato dalla Città di Galatina. L’esposizione,…

Valorizzare i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce

Valorizzare i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce

  INCIPIT II. RETE DI ESPOSIZIONI TRA ACCADEMIA E TERRITORIO   Il progetto “Incipit – rete di esposizioni tra Accademia e Territorio”, alla sua seconda edizione, intende, come nella prima, valorizzare la produzione e la ricerca dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce creando l’incontro e l’interazione con i luoghi espositivi privati presenti…

Sternatia: un indovinello in griko

Sternatia: un indovinello in griko

di Armando Polito Sull’origine del griko rinvio per brevità a https://www.fondazioneterradotranto.it/2018/03/07/la-grecia-salentina-nellatlante-del-pacelli-1803/, dove il lettore troverà pure notizie su Giuseppe Morosi (1844-1891), il grecista milanese che raccolse leggende, canti, proverbi e indovinelli in griko nella prima sezione della sua pubblicazione Studi sui dialetti greci della Terra d’Otranto, Tipografia editrice salentina, Lecce, 18701. Il nostro indovinello, proveniente…

Copertino. Cronache cittadine del secondo Novecento

Copertino. Cronache cittadine del secondo Novecento

CRONACHE CITTADINE DEL SECONDO NOVECENTO. STORIA DI UNA STATUA CHE NON C’E’ PIU’   di Luigi Marcelli All’indomani della rimozione della statua, ormai corrosa e parzialmente crollata, della Madonna di Fatima dal campanile della Chiesa del Rosario, raccolsi il disorientamento di un caro amico che mi chiedeva accorato se avrebbero provveduto ad una sua solerte…

Uno scrittore neritino sconosciuto: Cosimo Egidio Ramundo

Uno scrittore neritino sconosciuto: Cosimo Egidio Ramundo

  di Cosimo Rizzo L’autore, recentemente scomparso, avvocato, intraprese la carriera amministrativa alle dipendenze dell’amministrazione finanziaria statale e regionale, conseguendo posizioni dirigenziali apicali. Ha svolto per un lungo periodo di tempo le funzioni di giudice tributario presso le sedi di L’Aquila e Lecce e quelle di giudice di pace fino al collocamento in quiescenza. Degne…

A Gino Pisanò: indice del tempo e delle circostanze

A Gino Pisanò: indice del tempo e delle circostanze

  Pubblichiamo l’omaggio poetico scritto da Peppino Martina al compianto Gino Pisanò, studioso e letterato salentino scomparso poco più di cinque anni fa   A Gino Pisanò: indice del tempo e delle circostanze   Nascosta clessidra, ha il tempo del tuo tempo Alla fredda diaspora dice il tuo nostòs L’essere, è presenza di figlio esteso…

Palazzo dei Celestini a Carmiano: memorie di barocco e tabacco

Palazzo dei Celestini a Carmiano: memorie di barocco e tabacco

  di Maria Elena Petrelli La storia di una comunità è inestricabilmente legata ai suoi luoghi ed ogni luogo può restituire al presente i frammenti di un’identità collettiva in costante ridefinizione. Ciò che siamo stati non ci dice tutto su ciò che saremo ma è certamente il punto da cui partire per costruire le basi…

No rrusce e nno nmusce

No rrusce e nno nmusce

di Armando Polito Due animali in un colpo solo in questa locuzione salentina che metaforicamente indica chi per indolenza o altro non tende a reagire al comportamento altrui o a ribatterne l’opinione. Insomma, quello che in italiano si dice caratterialmente un bonaccione o un taciturno, ma anche chi per opportunismo fa questa scelta, magari solo…

Marittima ricorda un suo eroe

Marittima ricorda un suo eroe

 di Marcello Buttazzo Sono trascorsi cento anni dalla fine della Grande Guerra, che, purtroppo, vide tante Nazioni coinvolte in un conflitto cruento e ferino. Celebriamo una ricorrenza ed evochiamo i fatti, le storie, gli accadimenti. E, però, compito primario della vivida memoria umana, deve essere di rammemorare, fra le altre cose, soprattutto chi, in quell’immane…

Come verdi campane questi alberi suonano un‘estate

Come verdi campane questi alberi suonano un‘estate

  Come verdi campane questi alberi suonano un‘estate; acerba è la stagione degli occhi della gente, disciolta là nel paese dove il sole cuce abiti di fermento, sole vortice di afa e di ombre di pini e di ciliegi, bollono le zanzare, giocano i gabbiani, dorme lo Ionio nel suo letto di scirocco, un contadino…

Giunge l’ora

Giunge l’ora

  Giunge l’ora del meritato riposo dalle fatiche nei campi arsi dal sole e sparsi di serpi e sterpi del contadino buono e onesto del paese della terra posta a confine di ogni bellezza Elio Ria  

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