Il duomo della città di Taranto

Il duomo della città di Taranto

di Raimondo Rodia Il duomo della città di Taranto, dedicato a San Cataldo, fu edificato intorno al 1070 per volere dell’arcivescovo Dragone sulla vecchia cattedrale dedicata a Maria Santissima che nel 927 i saraceni avevano rasa al suolo unitamente a tutta la città. La vecchia chiesa a sua volta era stata costruita , con una…

La fontana di Gallipoli

La fontana di Gallipoli

di Raimondo Rodia Non si conosce l’esatto periodo di costruzione di questo monumento in pietra calcarea: forse risale al periodo compreso fra la dominazione greca e quella romana, ma c’è chi lo vuole per la sua fattura costruito nel Rinascimento. Infatti sembra plausibile che le sculture che adornavano la fontana antica siano state riprese nel…

Lecce, il restauro delle porte d’ingresso nella basilica di S. Croce

Lecce, il restauro delle porte d’ingresso nella basilica di S. Croce

di Rocco Boccadamo     Lettera aperta al Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, al Sindaco di Lecce Paolo Perrone e, per conoscenza, al Capogruppo PD al Comune di Lecce Antonio Rotundo.   Nello scorso gennaio ho lanciato alle SS.VV. – direttamente e anche attraverso la stampa – un vibrato e motivato appello per il restauro dei manufatti di legno relativi al portone centrale e alle due porte laterali esistenti sul frontespizio della basilica di S. Croce. Pur essendoci state, da parte…

La chiesa di Santa Marina di Stigliano

La chiesa di Santa Marina di Stigliano

di Sandro Montinaro   Percorrendo da Lecce la SS 16 in direzione Maglie, uscita Soleto subito dopo Martano, sulla strada provinciale per Otranto, incontriamo due graziosi centri abitati: Carpignano Salentino e Serrano. A circa 3 chilometri da Serrano, in aperta campagna, sui resti dell’antico feudo di Stigliano, sorge la piccola chiesetta dedicata a Santa Marina costruita nel 1762 per volontà del barone Domenico Salzedo insieme all’adiacente complesso architettonico. La chiesetta sorge come d’incanto in un bel paesaggio tra il verde dei secolari ulivi, racchiuso ad…

Santa Croce in Lecce. L’ordine prigioniero e la colonna inglobata. L’interno della basilica

Santa Croce in Lecce. L’ordine prigioniero e la colonna inglobata. L’interno della basilica

di Teodoro De Cesare Nella parte inferiore della facciata ci si accorge di un altro elemento architettonico e decorativo che viene definito colonna inglobata. Questa colonna è posta sul fianco della facciata e fa parte, quindi, della fase progettuale di Gabriele Riccardi. Questo tipo di colonna può essere ricondotto al simbolismo dei volumi, cioè alla forma pura della colonna cilindrica (assimilabile alla perfezione celeste del cerchio) contenuto all’interno del pilastro (assimilabile al movimento del cubo, simbolo della terra). La successione di cornici ovali può far pensare sia alla serie di figurazioni romaniche entro riquadri circolari sia alle cornici circolari od ovali che appaiono negli altari del Rosario. Gli ovali inseriti sul fusto del pilastro possono far pensare anche ai circoli come moduli sovrapposti dai teorici sul disegno degli ordini architettonici . La…

Santa Croce in Lecce (III parte)

Santa Croce in Lecce (III parte)

di Teodoro De Cesare Il rosone centrale è l’elemento che colpisce di più l’occhio: si dipana da esso una specie di movimento e di giochi visivi che hanno il carattere della festa e della gioia. Nel giro più interno ci sono dodici cherubini che corrisponderebbero al motivo dei dodici raggi, frequente nei rosoni delle cattedrali medievali e simbolo di Cristo-Sole; nei due giri più esterni si vedono i ventiquattro melograni cristologici e i ventiquattro cherubini. La parte superiore della facciata di santa Croce è il trionfo della fantasia decorativa, presenta alcuni elementi iconografici ricorrenti come le fiamme e i leoni, simboli della fede,…

Santa Croce in Lecce (II parte)

Santa Croce in Lecce (II parte)

  di Teodoro De Cesare Tra il 1549 e il 1646 l’arte italiana cambia radicalmente: la fase del Manierismo è alla sua conclusione, Firenze perde la sua egemonia artistica a favore di Roma che, a sua volta nel corso del XVII secolo, accoglierà artisti da tutta la penisola e dall’estero; si susseguono, quindi, classicismo, naturalismo e barocco. Questa situazione ha i suoi riverberi anche a Lecce dove i ritardi dei modelli romani si uniscono a una forte tradizione culturale presente in loco. Si può affermare che il barocco leccese, che si…

Santa Croce in Lecce, emblema del barocco

Santa Croce in Lecce, emblema del barocco

di Teodoro De Cesare Santa Croce è il monumento simbolo del barocco leccese, è l’edificio che incarna lo spirito artistico dell’architettura nel Salento. La chiesa è famosa per la decorazione ricca e sfarzosa della sua facciata, in particolar modo nella parte superiore. Non è una chiesa barocca edificata ex novo, essa è stata infatti edificata in epoche precedenti. Si pensa che la sua origine possa risalire addirittura al XIV secolo: i gigli intorno al rosone centrale dovrebbero rappresentare i gigli donati dalla corona di Francia alla popolazione e alla prosperità dei celestini. Quei gigli, dunque, sarebbero un richiamo alla prima fondazione, all’epoca in cui Gualtieri VI di Brienne era conte di Lecce,…

La chiesa di S. Antonio da Padova in Nardò

La chiesa di S. Antonio da Padova in Nardò

di Donato Giancarlo De Pascalis   Le origini sulla fondazione della chiesa e del convento di S. Antonio da Padova sono strettamente connesse con le vicende della comunità ebraica della città, insediatasi in Nardò fin dall’XI secolo d.C. Gli Ebrei esercitavano in Nardò l’attività conciaria della lavorazione delle pelli, nonché quello del prestito e dell’usura, e risiedevano nella Giudecca, localizzata all’interno del Pittagio San Paolo, sin quando nel 1495, a causa delle agitazioni antisemite, furono costretti a fuggire ed a riparare nella vicina Gallipoli. L’abbandonata Sinagoga neritina fu…

Il castello di Fulcignano a Galatone

Il castello di Fulcignano a Galatone

di Giuseppe Resta “…Intentio vero nostra est manifestare ea quae sunt, sicut sunt…” L’imponderabile può essere di segno positivo o negativo. Lo sappiamo bene noi “umani” che spesso confidiamo nella “fortuna” per avere successo e felicità nella vita, o imprechiamo la “sfortuna” quando gli avvenimenti  non succedono a nostro vantaggio. Ma ci sono casi in cui la “fortuna” pare abbandonare anche le “cose”. Si dovrebbe pensare, se la razionalità non lo inibisse, che sia proprio frutto della sfortuna l’amara sorte del Castello di Fulcignano: possente maniero da prima abbandonato da una…

Casole (Otranto), mirabile fusione fra Oriente ed Occidente, nel segno della cultura, dell’accoglienza, della preghiera e del lavoro

Casole (Otranto), mirabile fusione fra Oriente ed Occidente, nel segno della cultura, dell’accoglienza, della preghiera e del lavoro

Luigi Giuseppe De Simone e le lettere casulane di Paolo Vincenti Un imponente lavoro, questo di Mario Muci, che ha deciso di pubblicare il carteggio di un grande intellettuale salentino dell’Ottocento: Luigi Giuseppe De Simone. Non avevamo finito di apprezzare  il lavoro certosino svolto con la pubblicazione del carteggio di un altro gigante della cultura…

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