Mamma mia, cce faùgnu! (mamma mia, che afa!)

Mamma mia, cce faùgnu! (mamma mia, che afa!)

di Armando Polito   Le stagioni intermedie negli ultimi anni si sono notevolmente accorciate sicché fra pochi giorni il titolo sarà probabilmente l’espressione più ricorrente, mentre già sono pronti i servizi da mandare in onda, in cui quasi giornalmente verrà ripetuta la solita raccomandazione, rivolta soprattutto ad anziani e bambini, di bere molta acqua. È…

Lu curfu ti mare, ovvero Porta di mare, son qui!

Lu curfu ti mare, ovvero Porta di mare, son qui!

di Armando Polito Il 29 aprile u. s. su http://www.portadimare.it/#top è stato pubblicato un post, corredato di due foto una delle quali qui replico, che chiunque potrà leggere all’indirizzo http://www.portadimare.it/cronaca/6063-foto-cufiu-di-mare La redazione di Porta di mare, bontà sua!, mi ha citato come … l’ultima spiaggia per individuare l’etimo di curfu (questo è il nome con cui ho sentito…

Certi cardi! (2/2)

di Armando Polito Virgilio (I secolo a. C.): Invece della delicata viola e del purpureo narciso nascono il cardo e il paliuro dalle acuminate spine1. Plinio (I secolo d. C.): Infatti annovererei il loglio, i triboli, i cardi, le lappole, nonché i rovi tra le malattie delle messi piuttosto che tra i flagelli della stessa…

Certi cardi! (1/2)

Certi cardi! (1/2)

di Armando Polito L’ambiguità, credo sana, che aleggerà per tutto il post si manifesta già nel titolo che, se considerato scritto in dialetto neretino, equivarrebbe alla locuzione certi cazzi! Cardu, infatti, è uno di quelle tante voci usate con funzione ipocritamente eufemistica in sostituzione di cazzu, come, per esempio, è successo in italiano con il…

IL PARTY (7/7)

IL PARTY (7/7)

di Armando Polito Mi chiedevo se fossimo arrivati alla fine di quella infernale maratona, ma la voce del dottor Jekyll sembrava fresca come quella di chi deve ancora partire. – Mo ene lu bbellu! Ògghiu tti mòsciu cce ffine hannu fattu li belle palore ca t’aggiu littu ti l’urtimu bicchieri. Quistu lu canusci? – (Ora…

IL PARTY (6/7)

IL PARTY (6/7)

di Armando Polito – Èccume qua! Tì la verità, sperai ca no tturnava. Allora, sta bbiti cce ‘nc’è scrittu sobbra all’urtimo bicchieri? – (Eccomi qua, speravi che non sarei tornato. Allora, vedi cos’è scritto su quest’ultimo tumbler?).   – Virèscit vùlnere virtus – – Brau, sta fiata l’ha llittu cu li accenti ggiusti! Sicuramente ggh’è…

Dalla “scalera” al Cynar, un veloce viaggio nel tempo, senza escludere il ritorno al passato …

Dalla “scalera” al Cynar, un veloce viaggio nel tempo, senza escludere il ritorno al passato …

di Armando Polito   Nonostante il nome carciofo (Cynara cardunculus scolymus L. 1 )  derivi dall’arabo kharshūf, questa pianta nella sua varietà selvatica (Cynara cardunculus L.) era ben nota agli Egizi e i Greci e i Romani se ne cibavano. Qualcuno ritiene che la presenza endemica di questa specie selvatica non esclude la possibilità che il…

IL PARTY (4/7)

IL PARTY (4/7)

di Armando Polito   – Nec tamen consumbater: qua tocca mmi scatenu. S’è ‘mbriacàtu lu bbicchieri, cinca ha fornitu lu testu o cinca l’ha scrittu? La frase ggiusta ggh’ete nec tamen consumebatur e significa e però no ssi cunsumava; l’errore ggh’è ggrave piccé si tratta ti nna citazione pigghiata ti la Bbibbia e pi lla…

E abbiamo ancora la spudoratezza di dire “cose ti cani” (cose da cani)?

E abbiamo ancora la spudoratezza di dire “cose ti cani” (cose da cani)?

di Armando Polito L’11 del corrente mese mi è capitato, girovagando in rete senza una meta fissa, cosa che faccio molto di rado nonostante tutto il tempo libero a mia disposizione …, di imbattermi nel pezzo che qui riporto: Una volta scoprii Eduardo De Filippo che parlava con un cane. Eravamo a Bari, davanti al…

Tessere del tempo che fu

Tessere del tempo che fu

di Armando Polito Sembra essere tornata di moda la citazione dotta, meglio in lingua originale, ammesso che chi la esibisce sia in grado poi di tradurla, correttamente,  allo sfortunato destinatario. In passato essa era la spia non solo di erudizione (la quale, però, se fine a se stessa, è solo una sottospecie della cultura, puro…

La poesia in dialetto di Giuseppe Greco

La poesia in dialetto di Giuseppe Greco

  L’ULTIMO AEDO: La poesia in dialetto di Giuseppe Greco ripropone figure e cadenze foniche del passato   di Giuseppe Magnolo Sfogliando il volume di poesie “Traini te Maravije” (Martignano Ed., 2008) di Giuseppe Greco, viene subito in mente sin dal titolo un richiamo a Giambattista Marino, che nel Seicento condensava in un famoso distico…

La Puglia: da potenziale tiranna illuminata a stupida e povera serva?

La Puglia: da potenziale tiranna illuminata a stupida e povera serva?

di Armando Polito   Il taglio politico del titolo non è casuale, anche se gli sviluppi metaforici saranno, purtroppo, più desolanti delle considerazioni amministrative. Comincio dai primi facendo notare come illuminata ridimensioni e dia, è il caso di dire, una luce diversa alla negatività insita in tiranna, che qui sta sì nel senso di dominatrice…

Uno strumento educativo per bestie e per figli ribelli

Uno strumento educativo per bestie e per figli ribelli

  La ugghìna1   di Armando Polito Era in pratica uno staffile costituito dal membro di bue teso, essiccato e opportunamente intrecciato, usato per incitare le bestie ma annoverato anche tra gli strumenti educativi (oggi si direbbe coercitivi, con tutta la connotazione negativa che il termine, forse giustamente, assume) per domare qualche figlio ribelle. Personalmente…

Il mio incontro con “campisciare”: due braccia sottratte all’agricoltura?

Il mio incontro con “campisciare”: due braccia sottratte all’agricoltura?

di Armando Polito – Ci usamu li taulini luenghi càccianu cchiù ccristiani e campisciamu megghiu – (- Se utilizziamo i tavoli lunghi possiamo mettere a sedere1 più persone e … meglio -) La mancata traduzione immediata di campisciàmu corrisponde allo spiazzamento che ho provato nel sentire questo vocabolo proferito con l’intera frase dialettale da un commensale,…

La “‘ngegna”, forse figlia di una radice molto prolifica

La “‘ngegna”, forse figlia di una radice molto prolifica

di Armando Polito Oggi l’acqua viene estratta dalla falda freatica con elettropompe ad immersione di potenza variabile a seconda del tipo di pozzo artesiano. Quando l’elettricità ancora non aveva possibilità di utilizzo nelle campagne e lo stesso motore a scoppio era poco diffuso, l’unico sistema per emungere l’acqua era quello di utilizzare una carrucola, una…

“Lunes dla marenda”  e “Pascareddha”: Torino chiama, Nardò risponde

“Lunes dla marenda” e “Pascareddha”: Torino chiama, Nardò risponde

di Armando Polito   Poco meno di due settimane fa Sergio Notario, un amico torinese doc, affezionato frequentatore di questo sito, mi ha inviato in dono per il mio compleanno una sua poesia in dialetto piemontese con allegata traduzione in italiano. Una ghiotta occasione per la nascita dell’irresistibile voglia di tentarne la versione nel dialetto…

Tre antichi detti pasquali e squillano le diverse campane etimologiche…

Tre antichi detti pasquali e squillano le diverse campane etimologiche…

di Armando Polito TUMENICA SO’ LLI PARME E ALL’ADDHA PANE E CARNE. La prossima domenica è quella delle Palme e nella successiva (mangeremo) pane e carne. Due ottonari che ad un’epoca di trionfante consumismo e peccaminoso spreco trasmettono il ricordo di tempi in cui il consumo della carne (e non solo per motivi religiosi..) era…

Rrufàre, un verbo di stagione.

di Armando Polito   Questa volta non mi è stato possibile collocare in parentesi tonde, com’è mia abitudine, la traduzione della prima parola del titolo, semplicemente perché non esiste in italiano un sinonimo ed avrei dovuto usare, perciò, una circollocuzione che avrebbe solo anticipato sinteticamente quanto mi accingo a dire. La voce è presente nel…

I comandi vocali del camion e dell’automobile di un tempo

I comandi vocali del camion e dell’automobile di un tempo

di Armando Polito Un invisibile raggio apre la portiera, ti accoglie un sedile anatomo-ergonomico già, a seconda della stagione, riscaldato o refrigerato al punto giusto, un semplice -Possiamo andare- e all’istante si sente il rombo del motore mentre la portiera si chiude da sola; poi non rimane che scegliere: impostare il percorso sul navigatore di…

Sulle orme del cuturùsciu

Sulle orme del cuturùsciu

di Armando Polito   Questo sito, per chi non se ne fosse accorto, è diventato in breve un laboratorio in cui l’attività non conosce un attimo di tregua, in cui nessuno è dirigente e tutti sono operai (sarà per questo che, almeno fino ad ora, ha funzionato così bene?) che fanno a gara ad aiutarsi…

Una tormentata anatomia del cuddhàre (aver voglia)

Una tormentata anatomia del cuddhàre (aver voglia)

di Armando Polito     Chi crede di trovare qui qualche informazione su quella macchia cutanea, in realtà angioma o neo,  causata, secondo la credenza popolare, da un desiderio di cibi o bevande particolari non soddisfatto dalla madre durante la gravidanza, passi ad altra lettura; e lo faccia pure chi si apprestava a gustare qualcosa…

Sscèrcule

Sscèrcule

  di Armando Polito Oggi sottopongo alla gentile attenzione del lettore la poesia Sscèrcule1 del nevianese Salvatore Imperiale (1910-1995) perché essa rappresenta un esempio concretissimo e a tutti comprensibile, che mal si presta a complicazioni e compiacimenti interpretativi, di come, grazie all’artista, il passato riesca a trasmettere un corredo di sentimenti cui ancora oggi nessuno…

La suppènna e la ‘mbracchiàta, antenate del porticato e del gazebo.

La suppènna e la ‘mbracchiàta, antenate del porticato e del gazebo.

di Armando Polito   Oggi un’abitazione di prestigio di nuova costruzione, specialmente se insediata all’interno di un grande spazio anche cittadino, non può non essere dotata di un portico magari corredato di un sistema di chiusura per renderlo abitabile in qualsiasi stagione e condizione climatica. In passato non c’era masseria del Salento che non avesse…

La fiètta, la ‘nserta e la prèndula

La fiètta, la ‘nserta e la prèndula

di Armando Polito Fietta nel dialetto neretino e in quello di altre zone è sinonimo di treccia, in altre ancora di resta, cioè una filza  di agli o cipolle ottenuta  intrecciandone i fusti; sinonimo di resta nel dialetto neretino è ‘nserta1 (di fichi secchi, di tabacco, di mitili o di pesci una volta uniti da…

Cognomi e soprannomi salentini di origine greca

Cognomi e soprannomi salentini di origine greca

di Piero Vinsper   Parlare dell’origine dei cognomi è compito quanto mai arduo e difficile, e comporterebbe un discorso lungo. Molti studiosi hanno affrontato questo problema con zelo, ottenendo degli ottimi risultanti. Dirò solo, e in maniera semplice, che i cognomi derivano da nomi patronimici, matronimici, da qualità e difetti fisici, da animali domestici e…

La mèndula (il mandorlo/la mandorla) 2/3

La mèndula (il mandorlo/la mandorla) 2/3

di Armando Polito Mantengo fede all’appuntamento che insieme con Filli vi avevo fissato alla fine della prima parte. Proprio la Filli del Sannazzaro, infatti, mi dà l’occasione di passare a qualcosa, mi auguro, di più accattivante per chi ha avuto la pazienza di seguirmi fin qui. Fillide  ( forma più corretta del poetico Filli) è…

La mèndula (il mandorlo/la mandorla)1/3

La mèndula (il mandorlo/la mandorla)1/3

La mèndula è ffiurùta ma sobbra ‘ddeddha èranu già fiurùte tante fessarìe (Il mandorlo è fiorito ma su di esso erano già fiorite tante fesserie). di Armando Polito     Dopo aver chiesto scusa per il sottotitolo kilometrico che per la sua dimensione ricorda quello, su cui più di una volta io stesso ho ironizzato,…

Lu cularìnu

di Armando Polito La voce designa l’intestino retto dei bovini e dei suini (in italiano culare o gentile) e dal punto di vista gastronomico è stata splendidamente trattata dall’amico Massimo Vaglio in un suo post1. Non so se la mia trattazione dal punto di vista etimologico sarà altrettanto splendida e se per i connessi ricordi…

Kalinifta: cantare l’amore in Griko

Kalinifta: cantare l’amore in Griko

Quando mi è stato chiesto di scegliere dei versi per il giorno di San Valentino ho subito pensato a questo componimento classico di Vito Domenico Palumbo, accompagnato spesso con note celebri a tutti i salentini. In esso vi è, mi pare, l’amore nella sua massima espressione, l’amore che si vive in struggente silenzio, l’amore che…

Pochi versi salentini per cantare un amore infinito

Pochi versi salentini per cantare un amore infinito

Cce ssi beddha, Ddiu tti bbinitìca, mancu ci t’ha pittata Santu Luca!   Santu Luca pi te si scapricciàu, te sola fece beddha… e poi furnìu!   (Quanto sei bella, Dio ti benedica, quasi t’abbia ritratta San Luca! San Luca per te si sbizzarrì, solo te rese bella, e poi concluse) (anonimo salentino)

Lu fuècu (il fuoco)

Lu fuècu (il fuoco)

di Armando Polito     Ogni elemento che ci circonda ed ogni strumento che usiamo può avere una valenza positiva o negativa: il vino, bevuto moderatamente, arreca gioia, l’abuso può condurre, fra l’altro, al coma etilico o alla cirrosi; gli stessi veleni in dosi minime entrano nella composizione di parecchi farmaci e nell’utilizzo di questi…

La pindanga (la ?)

La pindanga (la ?)

di Armando Polito   Preliminarmente dichiaro che nel titolo il punto interrogativo in parentesi tonde, che di solito riservo alla traduzione in italiano, non è sostitutivo dei classici puntini di sospensione o di un p…, espediente estraneo alla mia morale abituata a parlare senza eufemismi di sorta, che considero una forma di ipocrisia espressiva, anzi…

Il triste destino di un gioco e di un cultivar: la stàccia

Il triste destino di un gioco e di un cultivar: la stàccia

di Armando Polito Che il gioco delle bocce sia antichissimo lo testimoniano alcuni reperti archeologici consistenti in rudimentali sfere di pietra, i cui esemplari più datati risalgono al 7° millennio a. C. La difficoltà di trovare in natura pietre di forma sufficientemente sferica e l’ingegnosità dei ragazzi di un tempo consentono di avanzare l’ipotesi che…

Dialetti salentini: ‘rrunchiare e ‘rrunciddhare, ovvero il granchio, la roncola e un pizzico di nostalgia …              ..

Dialetti salentini: ‘rrunchiare e ‘rrunciddhare, ovvero il granchio, la roncola e un pizzico di nostalgia … ..

di Armando Polito Non è il titolo di una favola antica e neppure di una di un autore moderno o contemporaneo o, Dio vi salvi!, mia. È solo un vigliacco espediente per suscitare un minimo di interesse per una materia, la filologia, che a prima vista può sembrare arida e, spesso, aleatoria. Ma quale nostro…

Stumpisciàre (calpestare)

di Armando Polito   È un verbo molto usato nel dialetto salentino ed è sinonimo di calpestare. Esso è la forma intensiva di stumpàre usato tanto per definire l’atto di pigiare l’uva (quando un tempo l’operazione si faceva con i piedi) quanto quello di ridurre in frammenti col pestello una sostanza nel mortaio, come, molto…

Fòcara e la sua etimologia … scottante

Fòcara e la sua etimologia … scottante

  di Armando Polito Per lo studioso o il semplice appassionato di etimologia forse la situazione più irritante e disarmante è trovarsi di fronte ad un vocabolo in cui la spiegazione della radice è incontrovertibile ma l’origine del resto non appare chiara. È il caso di fòcara, una delle voci dialettali salentine forse più nota…

Un relitto greco in latino, in italiano e in neretino

Un relitto greco in latino, in italiano e in neretino

di Armando Polito   Nella formazione delle parole un ruolo determinante hanno da sempre avuto i prefissi, gli infissi ed i suffissi, cioè quei segmenti, rispettivamente iniziale, centrale e finale che, aggiunti alla parola base, hanno consentito alla lingua di arricchirsi nel modo più semplice e meno costoso, cioè sfruttando fino in fondo quello che…

Friculàre e spriculàre, ovvero quando fonologia e semantica, almeno per me, vanno a braccetto.

Friculàre e spriculàre, ovvero quando fonologia e semantica, almeno per me, vanno a braccetto.

di Armando Polito   Ogni dettaglio in qualsiasi codice espressivo è importantissimo. Lo stesso tono con cui pronunziamo una parola può ribaltare totalmente il suo consueto significato, sicché anche un “asino!”, anzi, come Sgarbi ha brevettato, un “capra!” indirizzato, per esempio, da un insegnante al suo allievo può essere, se detto nel momento e nel…

Il moretum, salsa per tartine di duemila anni fa, antenato del pesto genovese?

Il moretum, salsa per tartine di duemila anni fa, antenato del pesto genovese?

di Armando Polito   E che ci azzecca il pesto genovese, direbbe qualcuno di comune conoscenza, con la cultura salentina? È vero, ma oggi sono costretto a fare riferimento a questa  salsa tipica a base di olio, basilico, aglio pinoli e pecorino o parmigiano per trattare del moretum. E che ci azzecca il moretum, direbbe…

Il matrimonio nei proverbi

Il matrimonio nei proverbi

di Armando Polito Avrei potuto dire “vita di coppia”, che attualmente sembra identificarsi, più che col matrimonio, con la convivenza. Sia ben chiaro, non ho nulla contro di essa (purché i protagonisti, in ossequio alle loro scelte fisiche ed affettive,  di qualsiasi tipo esse siano, campino a loro spese) ma non potevo correre il rischio di…

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