Carmare e craminare

Carmare e craminare

di Armando Polito Ogni lingua è un organismo vivente, proprio come chi la usa e, perciò, alcune sue cellule muoiono e si rigenerano in continuazione, perché la natura ha dotato l’organismo di tale capacità; per altre, come i neuroni, la perdita è irreversibile e si potrà sperare, forse, in una parzialissima compensazione da parte degli…

Donno: solo un cognome?

Donno: solo un cognome?

di Armando Polito Forse qualche lettrice avrebbe gradito che il titolo del oost fosse quello di un inno alla femminilità, anziché l’evocazione, a modo mio, di una antica e stupida contrapposizione. Forse ho  esagerato pure adesso con quell’inno e parecchie lettrici resteranno deluse quando i  loro  leggiadri occhi arriveranno alla fine del post senza essersi…

Cacciare, calare, raschiare e alcune differenze di significato dei loro corrispondenti salentini

Cacciare, calare, raschiare e alcune differenze di significato dei loro corrispondenti salentini

di Armando Polito Preliminarmente c’è da osservare che cacciare e calare hanno identica forma nella lingua nazionale e nel salentino, mentre a raschiare corrisponde rrascare e volutamente me ne occuperò alla fine, non solo per rispettare l’ordine con cui le tre voci compaiono nel titolo ma soprattutto per non esordire con una nota hard, anche…

M’hanno bannato, anzi bandito. E mo …?

M’hanno bannato, anzi bandito. E mo …?

di Armando Polito Ogni tanto mi concedo la libertà di scrivere un post in cui nemmeno con un  microscopio di ultima generazione il lettore più attento sarebbe in grado di trovare un collegamento con la Terra d’Otranto, Spesso, però, mi sono occupato del nostro dialetto stigmatizzando il pregiudizio che ancora aleggia in genere su tutti…

Nardò| Quell’antichissima prece di ferragosto

Nardò| Quell’antichissima prece di ferragosto

di Marcello Gaballo Non è ancora a me chiaro se l’antichissima tradizione ferragostana del popolo di Nardò sia esclusiva di questa città o anche di altre nel Salento. E’ una prece, nota come li Centu Cruci, tramandata oralmente tra le generazioni ed oramai sconosciuta alla maggior parte, il cui pensiero è occupato da ben altro per l’inevitabile…

Alfredo Mariano, tra gli ultimi costruttori di traini del Salento

Alfredo Mariano, tra gli ultimi costruttori di traini del Salento

Mesciu   Alfredu di Maria Antonietta Bondanese “Acqua alle rote!” L’espressione proverbiale che invita a fare in fretta, evoca l’atto delle “ferratura” delle ruote. Operazione di sveltezza e precisione. Alfredo Mariano, carpentiere da decenni per bravura e per passione, me ne spiega le fasi. Tutto è foggiato a mano: il mozzo, i dodici raggi da inserire…

Li ràppuli (le rughe)

Li ràppuli (le rughe)

di Armando Polito * E io che pensavo che nell’armadietto avesse messo la riserva delle mie scatolette! (per una più agevole lettura del testo che compare nell’immagine clicca sulla stessa e, dopo che sarà comparsa da sola, clicca una seconda volta per ingrandirla) Qualche lettore potrebbe essere colto dal sospetto che il blog stia cominciando…

Castro

Castro

di Armando Polito   Certe volte le regole grammaticali costituiscono un serio ostacolo per chi, conoscendole (pure nel mio caso si presume …), intenda rendere anche graficamente certi concetti. Oggi, per esempio, per salvare capra e cavoli, ho dovuto partorire un titolo costituito da una sola parola, da scrivere, naturalmente, con l’iniziale maiuscola ed affidando…

Il caldo, il freddo e la bolletta

Il caldo, il freddo e la bolletta

di Armando Polito   Restare a galla? Dopo un anno … ______________ 1 Probabilmente dalla locuzione greca classica οἴ μάμμα (leggi oi mamma)=ahimè, mamma,  con influsso del neogreco  μάνα (leggi mana). 2 Participio passato di scarfisciare, intensivo di scarfare, che è dal latino excalefacere=scaldare. 3 Il verbo riflessivo scirrare, come tutti i verbi riflessivi salentini,…

La petra ia (la pietra viva): breve racconto della sua lunghissima storia

La petra ia (la pietra viva): breve racconto della sua lunghissima storia

di Armando Polito Cominciamo dal secondo componente del nome, visto che il primo dialettale (petra) offre solo l’opportunità di far notare la conservazione dell’originaria forma latina (petra) rispetto alla corrispondente italiana (pietra). Per ia/viva, dopo aver notato che la forma dialettale ha comportato prima l’aferesi e poi la sincope di v (credo sia un record…

Gli animali nei proverbi salentini  (5/x): gli uccelli

Gli animali nei proverbi salentini (5/x): gli uccelli

di Armando Polito   Ci vuei cu iabbi li ceddhi pizzulanti semina cranu ti tutti li santi (Se vuoi gabbare gli uccelli che beccano semina grano il giorno di Ognissanti) Non riesco a cogliere il nesso tra il giorno (anche estendendo il concetto a quelli immediatamente vicini) e la scarsa attività degli uccelli. L’unica cosa…

La Palude del Capitano e la donna di malaffare

La Palude del Capitano e la donna di malaffare

di Armando Polito (tutte le foto, dell’autore, risalgono alla fine degli anni ’90) Magari a poche ore dalla pubblicazione di questo post sarò subissato di critiche, ma come potevo io, piccolo uomo, resistere alla tentazione di un titolo che, magari, non sarà brutalmente sparato ma che, conformemente alla migliore prassi di scrittura giornalistica oggi più…

La brusca e lu Brusca (La brusca e il Brusca)

La brusca e lu Brusca (La brusca e il Brusca)

di Armando Polito Quella che nel titolo di oggi può sembrare, soprattutto a chi non è neretino, ancora di più ad un non salentino, una strana coppia, probabilmente nemmeno lo è. Ma vale la pena fare un tentativo per ricostruire almeno virtualmente quel certificato di matrimonio che il tempo ha cancellato o che mai venne…

Gli animali nei proverbi salentini  (4/x): l’asino

Gli animali nei proverbi salentini (4/x): l’asino

di Armando Polito   Siamo all’animale che per antica tradizione deteneva come pochi altri di specie diversa il primato di simbolo dell’ignoranza, prima di essere soppiantato dalle credenziali televisive della sgarbiana capra. In più al concetto di ignoranza si è aggiunto, pur sfumato, quello di stupidità ed il processo è avvenuto per sommaria via induttiva…

Osce vo ti pressa (Oggi vado di fretta)

Osce vo ti pressa (Oggi vado di fretta)

di Armando Polito Però, mentre inizio a scrivere, non garantisco che il post avrà quella durata che, pure, il titolo potrebbe far presagire e che avrà fatto esclamare a qualche lettore salentino al quale sto antipatico: – Ringrazziamu Ddiu, era ora! – Tuttavia, come l’appetito vien mangiando (ma quando il piatto iniziale fa schifo dubito…

Gli animali nei proverbi salentini  (3/x): la pecora

Gli animali nei proverbi salentini (3/x): la pecora

di Armando Polito   La pecura ca scama perde l’uccone (La pecora che bela perde il boccone) Quandu la pecura face mbe perde l’uccone (Quando la pecora bela perde il boccone) È del tutto evidente come i due appena riportati possono essere considerati più che come due proverbi distinti come un unico proverbio in due…

Gli animali nei proverbi salentini  (2/x): la giumenta e la capra

Gli animali nei proverbi salentini (2/x): la giumenta e la capra

di Armando Polito Le immagini che seguono, con cui mi piace iniziare, sono tratte dal profilo di SALENTO COME ERAVAMO su Facebook. I proverbi di oggi si riferiscono a due animali diversi, ma, come per quello presentato nella prima puntata e quelli che lo saranno nelle prossime, è evidente l’incorporato significato metaforico, cioè la loro…

Gli animali nei proverbi salentini  (1/x): la gatta

Gli animali nei proverbi salentini (1/x): la gatta

di Armando Polito Gatti gallipolini in attesa del rientro dei pescatori Di ogni proverbio mi limiterò a fornire la traduzione italiana e un breve commento risparmiando al lettore qualsiasi annotazione etimologica, per me la più interessante, per lui, invece, e me ne sono accorto da tempo …, la più noiosa. Confido, comunque, nell’aiuto di chi…

Un lavoro agricolo del tempo che fu: la salentina scatena

Un lavoro agricolo del tempo che fu: la salentina scatena

di Armando Polito   Si è scatenato il finimondo. Al mio segnale scatenate l’inferno. Le due frasi sono emblematiche del destino di alcune parole. Nel nostro caso il verbo scatenare nella prima vive l’anonima atmosfera che circonda le parole di uso comune, nella seconda si è cinto dell’aureola particolare che la notorietà cinematografica le ha…

Quell’attrezzo agricolo dal nome francese e Nardò …

Quell’attrezzo agricolo dal nome francese e Nardò …

di Armando Polito, con la collaborazione-consulenza di Giuseppe Presicce e Rosanna Fantastico Capita spesso in occasioni di cene con mio cognato Giuseppe, discendente da una famiglia contadina e imprenditore agricolo lui stesso, di ragionare sull’etimo di parole dialettali attinenti a quel mondo. Così’ qualche sera fa mi confessava di sentirsi la spalla a pezzi perché…

Li ‘mburde  o li mburde? (il pantano)

Li ‘mburde o li mburde? (il pantano)

di Armando Polito Sono abituato a ragionare sulla scorta di documenti che chiunque può controllare (anche questo è trasparenza …) e per questo chiedo scusa al lettore se esordisco con una sorta di ministoria (piccolo è bello non sempre  … lo abbiamo visto con le banche, anche se non è che le grandi …). L’8…

Scarufànde ‘sti scarciòppule alla sciutèa … (Divoriamoci questi carciofi alla giudea …)

Scarufànde ‘sti scarciòppule alla sciutèa … (Divoriamoci questi carciofi alla giudea …)

di Armando Polito Lascio all’amico Massimo Vaglio il compito di proporci qualche variante sfiziosa di questo piatto prima che la stagione dell’ortaggio finisca e che l’esperimento debba essere rimandato al prossimo anno. Io, insieme, forse, a pochi altri, se Massimo si sbriga, potrò togliermi lo sfizio potendo fruire dei carciofi che la mia ventina di…

Nostalgie salentine: li chiamavamo curumusciuli

Nostalgie salentine: li chiamavamo curumusciuli

di Rocco Boccadamo Dopo le impreviste e non propriamente piacevoli traversie famigliari marzoline, nei giorni scorsi, al fine di cercare di rinfrancarmi lo spirito su lunghezze d’onda, diciamo così, più leggere, mi sono determinato a fare su e giù da Marittima, precisamente dalla mia Pasturizza e dalla Marina ‘u tinente. Da solo, con l’ausilio di…

La divinità, il diavolo e la donna in alcuni proverbi salentini*

La divinità, il diavolo e la donna in alcuni proverbi salentini*

di Armando Polito * Le immagini sono tutte antiche stampe tratte dal sito della Biblioteca Nazionale di Francia (http://gallica.bnf.fr/) Se tutti i proverbi  hanno in generale una valenza moraleggiante, non fa meraviglia che religiosa sia la cifra di moltissimi tra loro e che parecchi con poche varianti ricorrano in territori sovente molto lontani tra loro,…

Come t’illustro il proverbio

Come t’illustro il proverbio

di Armando Polito   Il verbo del titolo non è figlio della mia presunzione di insegnare nulla a chicchessia e pure l’intento divulgativo a favore dei non salentini che seguono questo blog tenterà di esplicarsi nella traduzione letterale in italiano e in qualche nota etimologica o di commento. Quell’illustro, dunque, ha il significato di rendere…

Quando le mosche venivano più o meno gentilmente invitate ad accomodarsi fuori …

Quando le mosche venivano più o meno gentilmente invitate ad accomodarsi fuori …

di Armando Polito Ci sono immagini dell’infanzia o della prima giovinezza difficilmente cancellabili e spesso il velo più o meno leggero che il trascorrere del tempo stende su di esse viene squarciato dal confronto che ogni tanto le circostanze ci spingono a fare tra il passato e il presente. Prendiamo, per esempio, le mosche. –…

Il dialetto galatinese nell’ultimo libro di Rino Duma

Il dialetto galatinese nell’ultimo libro di Rino Duma

  di Paolo Vincenti “La Taranta. Il dialetto galatinese (ovvero la lingua del popolo)”, è l’ultima proposta editoriale di Rino Duma, scrittore e attivo operatore culturale galatinese. L’opera, dalla mole consistente, 569 pagine con elegante copertina cartonata bianca, pubblicata dall’Editrice Salentina (2016), è una raccolta di commedie, poesie, proverbi, modi di dire, soprannomi, filastrocche, indovinelli,…

Libri| Passò lu Tiempu

Libri| Passò lu Tiempu

Può una raccolta di poesie diventare un documento storico? Senz’altro. Soprattutto quando viene trasmessa con un amore viscerale verso la propria terra e tutta la sua tradizione. Il libro di Nicola Manieri-Elia è più di una silloge e più di un saggio, più di un trattato di filosofia e più di un romanzo: è un…

Li mort…ars uèsci! (I mort…ai vostri!)

Li mort…ars uèsci! (I mort…ai vostri!)

di Armando Polito L’anglofilia da tempo in atto ha assunto negli ultimi tempi dimensioni ipertrofiche anche tenendo conto della naturale evoluzione di qualsiasi lingua, oggi esponenzialmente accelerata dalla globalizzazione. Gli effetti devastanti per il nostro idioma non si riducono, però, solo all’aspetto formale, incidono profondamente, purtroppo, sul nostro patrimonio culturale esponendolo al ludibrio del ridicolo…

I soprannomi di Galatina

I soprannomi di Galatina

di Paolo Vincenti Dedicato “ad Andrea Ascalone, uomo onesto e maestro di vita”, esce, per i tipi della Editrice Salentina “Ditteri e ‘ngiurie di Galatina”, di Rossano Marra e Francesco Papadia (2015) con le illustrazioni di Melanton. Non si tratta certo di operazione originale, come gli stessi autori affermano nella loro Presentazione, poiché altri esempi…

Lu maccarrone (il maccherone): il suo etimo è duro, come il grano di cui dovrebbe esser fatto … (2/2)

Lu maccarrone (il maccherone): il suo etimo è duro, come il grano di cui dovrebbe esser fatto … (2/2)

di Armando Polito Non pone dubbi di sorta (o quasi … 3) la seconda attestazione, contenuta nel testamento del soldato Ponzio Bastone redatto a Genova nel 1279 dal notaio  Ugolino Scarpa3 in cui tra i beni inventariati compare anche una bariscella plena de macaronis (cesta piena di maccheroni). La terza attestazione è nel Boccaccio (XIV…

Lu maccarrone (il maccherone): il suo etimo è duro, come il grano di cui dovrebbe esser fatto … (1/2)

Lu maccarrone (il maccherone): il suo etimo è duro, come il grano di cui dovrebbe esser fatto … (1/2)

di Armando Polito   Sulla seconda parte del titolo non mi attardo; dico solo che non mi meraviglierei se prima o poi la cronaca dovesse registrare la notizia secondo la quale uno o più produttori di maccheroni sono stati incriminati perchè si è scoperto che tra gli ingredienti c’era anche una buona percentuale di cemento…

Il reset del pc? Noi salentini da secoli lo pratichiamo con noi stessi

Il reset del pc? Noi salentini da secoli lo pratichiamo con noi stessi

di Armando Polito * Non ce la faccio più. Fammi riposare un poco! ** Adesso ci penso io a farti riposare per sempre!   Quando un dispositivo elettronico mostra comportamenti strani l’ultima spiaggia prima di ricorrere al tecnico è il reset, che qualche volta, quando tutto appare bloccato, coincide con una brutale interruzione dell’alimentazione. Dopo…

Gianni De Santis, musicista di Sternatia, uno degli ultimi cantori in griko

Gianni De Santis, musicista di Sternatia, uno degli ultimi cantori in griko

Parole per te di Diego Rizzo   “Forse è giusto che il griko venga lasciato morire in pace, a questo punto”. Così mi disse, una delle ultime volte che andai a fargli visita. “Perché dici così?”  – Replicai. Era amareggiato, non più arrabbiato come di solito quando si toccava questo tema. “Perché questa lingua era…

Frammenti di vita salentina: dal (non) maestro d’oggi, ai mesci e alle mescie d’una volta

Frammenti di vita salentina: dal (non) maestro d’oggi, ai mesci e alle mescie d’una volta

di Rocco Boccadamo   Non so se succeda anche a voi, a me capita, talora, di essere interpellato da qualche sconosciuto, magari un automobilista che s’accosta lentamente col suo mezzo a finestrino dischiuso, con la frase: “Maestro, sa dirmi a che numero civico si trova….?” Oppure: “Maestro, è da queste parti la Direzione Provinciale….?” Ora,…

Lu pìnnulu (la pillola)

Lu pìnnulu (la pillola)

di Armando Polito Pigliate ‘na pastiglia, sient’a mme … cantava Renato Carosone nel 1958. Per chi volesse ascoltare la canzone segnalo il link https://www.youtube.com/watch?v=LBbADbxlJCs, da dove è tratta l’immagine che segue. Se questa colonna della musica leggera napoletana e italiana fosse stata salentina il titolo della canzone probabilmente (uso questo avverbio perché anche i titoli…

Quandu ‘nc’era ci tagghiava li ièrmi e ppuru li nzurfiòni (Quando c’era chi tagliava i vermi e pure le trombe d’aria) …

Quandu ‘nc’era ci tagghiava li ièrmi e ppuru li nzurfiòni (Quando c’era chi tagliava i vermi e pure le trombe d’aria) …

di Armando Polito e Giuseppe Presicce Il significato del tagliava del titolo sarà chiarito dalla stessa descrizione dei fenomeni presi in considerazione. Solo una brevissima nota preliminare su nzurfiòne (per dissimilazione da zzurfiòne), per dire che è deformazione dell’italiano soffione, e una rapida giustificazione per il fenomeni usato poco prima. Nulla togliendo ai concetti di…

Tra pustaIi e putali attenzione a non far godere il terzo (il pitale)!

Tra pustaIi e putali attenzione a non far godere il terzo (il pitale)!

di Armando Polito Questo post non sarebbe nato senza Facebook, che quotidianamente, appena lo apri, ti spara una serie di proposte legate a tue abitudini di navigazione o alle amicizie che hai chiesto e ottenuto o concesso su richiesta, oppure alla iscrizione a qualche gruppo. E quotidianamente, se navighi, devi provvedere a svuotare la tua…

Tre parole neretine per definire i detentori del potere attuali, forse di ogni tempo …: ‘m …, ‘m …, ‘m…

Tre parole neretine per definire i detentori del potere attuali, forse di ogni tempo …: ‘m …, ‘m …, ‘m…

di Armando Polito Il lettore avrà subito pensato alla parola resa immortale da Cambronne e chi mi conosce si sarà pure meravigliato credendo che io abbia usato, in funzione di autocensura, i puntini di sospensione, la cui versione moderna nelle registrazioni vocali corrisponde al bip, simpatico solo nel suono. La deformazione professionale mi costringe innanzitutto…

La poesia del foruncolo

La poesia del foruncolo

di Armando Polito Foruncolo nel dialetto neretino è frùnchiu. La voce italiana è dal latino furùnculu(m), forma diminutiva con sfumatura dispregiativa di fur=ladro, come homùnculus (da cui l’italiano omuncolo) è da homo=uomo. Stesso etimo ha la voce dialettale, che ha seguito la trafila furùnculu(m)>*frunclum (sincope di u in posizione atona)>frùnchiu [(normale passaggio -cl->-ch- come in…

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