di Armando Polito
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di Armando Polito Tra le scienze l’etimologia è forse quella più aleatoria poiché la formazione delle parole ha seguito strade contorte, incappata in processi spesso incoerenti, in condizionamenti anche psicologici tutt’altro che facili da ricostruire senza il risschio di incorrere in ipotesi fantasiose sì, suggestive, per qualcuno perfino geniali, ma senza uno straccio di prova…
di Armando Polito Le immagini di testa sono volutamente senza didascalia e per scoprire la ragione bisognerà giungere alla fine, non senza aver letto quello che c’è prima … In Catone (III-II secolo a. C.), De re rustica, XX, XXII e CXXXVI, trapetum (sostantivo di genere neutro) è l’intera macchina; in Varrone (II-I secolo a….
“SANTU MARTINU” di Antonio Gala Si scarfannu la sera ti Santu Martinu, annanzi allu fuecu, cu nu ‘rsulu ti vinu; eranu sprinzate li utti e li uzzeddre, cu ssapuranu lu casu puntu e li nuceddre. Santu Martinu!! E azzannu lu uccale, si ni prisciava lu furese e lu razzale, dr’acinu ti ua…
di Armando Polito
di Armando Polito Qualcuno penserà che il titolo sia artificiosamente architettato per avere qualche contatto in più, visto che il lettore comune è più interessato ad una ricetta di cucina o a un argomento pruriginoso che, per esempio, al commento di una poesia … A riprova che questi mezzucci da giornalismo corrente non mi piacciono…
di Armando Polito foto di Renato Greco tratta da http://renus73.tumblr.com/post/72107129043/lu-cuenzu-porto-cesareo-3-december-2013 Il titolo potrebbe essere quello di un romanzo criminale in cui è ripercorsa la carriera di una banda di delinquenti, tutti fratelli, capeggiata, magari per essere originali, dal più giovane di loro, Cuènzu appunto. invece le cose stanno diversamente, anche se rimane la famiglia, quella…
di Armando Polito Sembra essere uno di quei titoli buttati a caso o, al contrario, studiati per suscitare curiosità. Peccato che per saperlo bisogna prima leggere tutto il post … Cominciamo dal cocomero (Citrullus lanatus) , del quale difficilmente mi sarei occupato su questo blog se il Salento e il territorio di Nardò in…
di Armando Polito Ho riportato nel titolo in traduzione italiana il nesso neretino Salentu: lu sole, lu mare, lu ientu per un motivo informatico/pubblicitario: i motori di ricerca privilegiano le parole di uso più comuni e non certo quelle più rare o, addirittura, dialettali; e poi un nesso italiano ha maggiori probabilità di suscitare interesse…
di Maria Pia Carlucci Qualche raccomandazione per i non indigeni sulle insidie del dialetto salentino. Innanzitutto rispetto all’italiano alcune parole cambiano genere e sono indubitabilmente femminili: “la salame, la libretta, la Comune, la pettinessa”. Tuttavia in salentino esiste “scatolo” di genere maschile, da non usare però in espressioni come “rompere gli scatoli” perché non suona…
di Armando Polito Questa volta nel titolo mi sono guardato bene dal tradurre in italiano le due voci dialettali che vi compaiono. Oltretutto, anche se avessi voluto, sarebbe stato impossibile pure per la prima rinvenire il corrispondente italiano che presentasse la stessa etimologia. Sul piano semantico, infatti, scarfare corrisponde all’italiano scaldare, con il quale condivide…
di Armando Polito Fortunatamente (ma non troppo …) sono lontani i tempi in cui bastava uno sguardo del genitore per bloccare qualsiasi espressione appena appena vivace di un bambino, specialmente in casa altrui. Erano allora un’eccezione i genitori maleducati e strafottenti cjhe non battevano ciglio se il loro pargoletto si appendeva al lampadario o…
di Massimo Vaglio I “pàlamiti” o “palàngari” o “palàngresi”, denominati nel Salento generalmente consi o kuenzi, sono degli attrezzi adattati con delle piccole differenze alle diverse esigenze di pesca delle più disparate specie di pesci. Questi attrezzi, che vengono generalmente calati la sera e ritirati all’alba, sono tutti formati da un cavetto detto trave,…
di Armando Polito Guardando la traduzione del titolo dal dialetto salentino all’italiano si direbbe che la nostra gente è riuscita a compiere un miracolo che, brevettato, chissà quanto potrebbe fruttare economicamente. Non è da tutti, infatti, ridurre l’aria allo stato solido, magari farla a pezzi e venderla al supermercato. Ci sarebbe da chiedersi se viene…
di Armando Polito La speranza dubitativamente manifestata nel titolo non è andata delusa, come chiunque potrà constatare leggendo il commento del sig. Angelo De Stefano a quella che originariamente (https://www.fondazioneterradotranto.it/2017/06/25/lutrinu-lustrinu-nardo-chiama-napoli-risponde-si-spera/) era l’unica parte e che ora è diventata la prima, avendo io ritenuto opportuno rispondergli con questa seconda parte che, a tutti gli effetti, è…
di Armando Polito Zappe, falci, zolle o spighe di grano: guidava la fila in quel tempo lontano; poi dal grappolo rosso e sincero è nato un vino generoso e austero. Felicemente fu chiamato Antieri, primo oggi, come l’uomo di ieri. La pubblicità ci martella ogni istante con offerte di ogni tipo, che utilizzano …
di Armando Polito La voce di oggi fa parte della lunga serie di parole obsolete perché il tempo con il suo inevitabile cambiamento di usi e costumi ha fatto fuori l’oggetto, il fenomeno, addirittura il sentimento che quella parola significava. Dio, per chi ci crede, non voglia che fra poco diventino obsolete parole come rispetto,…
di Armando Polito Chi non conosce il gioco enigmistico della zeppa? Grazie a lei, per esempio, è facile passare dall’astronomia alla gastronomia, dal canone al cannone, da amando ad Armando, da matto a Matteo. La superfetazione di regola è caratterizzata da assenza di rapporti etimologici o semantici tra la parola di partenza e, dopo la…
di Armando Polito Operazione nostalgia può essere nemmeno tanto pomposamente definito questo post, come, d’altra parte, tanti miei precedenti. Segno ineluttabile del trascorrere del tempo ma anche malinconico ricordo di sentimenti evocati da un oggetto di uso abituale nel passato e che, in questo modo, perde la sua banalità e, in più di un…
di Armando Polito Le lentiggini affliggono (mi vien quasi da ridere, pensando alle vere sofferenze, nell’usare questo verbo) le persone con capelli rossi o biondi e la stessa frequenza del fenomeno dovrebbe far capire che non si tratta di un difetto. Tuttavia, secondo me, non bisogna neppure esagerare nel senso opposto, cioé farsele dipingere quando…
di Armando Polito Era la lontana estate dei miei primi nove o dieci anni quando rimasi folgorato pure io, ma non sulla via di Damasco, anche se di via sempre si trattava. Un vicino di villeggiatura nel descrivere in dialetto (e in che, sennò, in inglese?) le meraviglie di una strada che aveva percorso col…
di Armando Polito Il titolo ha messo impietosamente in risalto col nesso tempo libero un fenomeno che oggi come non mai dovrebbe vivere la sua trionfale esplosione. Si dice, infatti, che il lavoro manca; e il tempo di cui parliamo da che cosa dev’essere inteso libero se non dal lavoro? Bisognerebbe, però, secondo me tener…
di Armando Polito Come tutte le cose proibite l’azione espressa da nnargiare ai miei tempi aveva una valenza tutta particolare: da un lato la paura per le conseguenze, a scuola e in famiglia, che ne potevano derivare, dall’altro il piacere di sottrarsi a quella gran rottura di scatole che era pur sempre la scuola, per…
di Armando Polito * Pensa piuttosto a chiamare i pompieri! Chi ha un’idea distorta del dialetto, considerato pregiudizievolmente inferiore alla lingua nazionale, probabilmente avrà un sussulto sentendomi affermare che stutare è, linguisticamente parlando, un nobile decaduto, vittima del tempo e dell’uso. Lo confermano, infatti, i dizionari, in cui non è qualificato come voce regionale,…
di Armando Polito * Traduzione dal gattese in dialetto neretino e da questo in italiano: – Armeno osce pensa cu mmangi, cu bbivi e ccu ti stai cittu! – – Almeno oggi pensa a mangiare, a bere e a startene zitto! – Si pensa sempre al cibo, tanto che, ormai, più che un rito…
di Armando Polito
di Armando Polito A beneficio dei non salentini riporto la traduzione delle battute e ne approfitto per corredarle di qualche nota. Su pittaci, civettuolmente tradotto in italiano nei testi di storia locale con pittagio, segnalo altresì https://www.fondazioneterradotranto.it/2013/05/20/lu-pittaci-il-quartiere-di-un-tempo-in-una-poesia-di-altri-tempi/ e https://www.fondazioneterradotranto.it/2010/06/08/zzippu-ti-pitaccia-e-lei-linventore-della-zip. – La sapiti l’ùrtima? Stanotte si ‘nd’è ffuciuta la figghia ti ‘Ntunietta (…
di Carmelo Colelli La festa ti San Giuseppu cuntata ti lu zzu Cocù -Bongiornu zzu Cò, comu stai? -Beh! Non cc’è mali ndi putimu ccuntintari! Tegnu quasi novant’anni e rringrazziandu a Ddiu pozzu ncora caminari, ncuntrari li cristiani e rraggiunari cu loru. -Uè zzi t’agghiu nnuttu to zeppuli ti San Giuseppu, cussì ti li mangi…
di Vincenzo Mariano Or mi ricordo e vi racconto. La provenienza? Boh… Forse una lettura alle elementari o nu cuntu ti lu zi Totò da me fantasiatu. Quella mattina si erano alzati presto padre, figlio e puru lu ciucciu. Lu jaddru non aveva fattu ncora lu sua dovere e iddri stìanu già alla distilleria. La…
di Carmelo Colelli Fèmmana (in mesagnese) Ogni fèmmana voli bbeni e voli cu ‘nci vòlunu beni, camina e va annanzi, ttuppa, cadi, si aza e camina, voli beni alla vita in tutti li manieri. Lu bbeni sua e lu desiseriu sua cu ‘nci vòlunu beni lu faci sintiri comu ‘nna canzoni liggera liggera,…
di Pier Paolo Tarsi Pituddhu pituddhu si azza parete. In italiano sarebbe pietra su pietra si innalza un muro. Ma questa traduzione non è precisa, ed è in questa imperfezione che si apre un orizzonte di significati per la pratica nelle nostre vite. In questa imprecisione c’è un mondo che si potrebbe intravedere come dallo…
di Armando Polito Qualche giorno fa sul mio profilo facebook ho trovato il graditissimo messaggio di Antonio Manieri, un mio ex allievo, certamente uno dei migliori, forse il migliore che abbia avuto. Antonio, alla luce del dibattito in corso sul destino della Sarparea, mi chiedeva lumi (come si constaterà alla fine, altro che luce…
di Armando Polito La menzogna, senza ritegno e ricorrente, contraddistingue le dichiarazioni di coloro che si sono impossessati del nostro destino, senza che la volontà popolare attribuisse loro quello che un tempo era considerato un onore ed un impegno da far tremare anche le persone più adatte ad interpretare quel ruolo, sinonimo di consapevole e…
di Armando Polito * Senza questo freddo e se non avessimo il pelo lungo, ci tratterebbe così? Qualche giorno ancora e la nevicata che ha insolitamente imbiancato il Salento sarà relegata nell’album dei ricordi, dopo aver vissuto qualche ora di gloria su Facebook e simili, grazie a riprese, anche con i droni, impensabili fino…
di Armando Polito Il periodo festivo è ormai alle nostre spalle e probabilmente nel corso di qualche riunione conviviale qualcuno più giovane non indaffarato nell’uso del telefonino sarà sobbalzato nel sentire dalla nonna (più difficile dalla madre, capace, come me, di preparare solo un uovo alla coque …) un’espressione del tipo – Mannaggia, lu nnaspru…
di Armando Polito
Natale a ‘mParadisu Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto di Antonio Mele ‘Melanton’ Quando non ci saranno più racconti da raccontare finiranno davvero tutti i sogni. Questa non è una leggenda. È un fatto miracoloso e realmente accaduto, scritto sui libri delle fate, che si raccontava di casa in casa e…
di Maria Grazia Presicce In questa strana società indaffarata bizzarra confusa frettolosa e superficiale è difficile cogliere quelle sfumature semplici e genuine che accompagnavano gli antichi riti delle ricorrenze festive. Tutto oggi è usa e getta, cosicché anche sensazioni e sentimenti son diventati plastica per i più. Anche il Natale, quindi, è solo festa…
di Armando Polito Qualche settimana fa (per la storia il 19 settembre) l’amico Massimo Vaglio in un post sul suo profilo Facebook così scriveva: Crai, puscrai, puscriddhri, puscriddhrinu, puscriddhrozzi; niente male per un dialetto (quello di Nardò) che non coniuga i verbi al futuro!!! E, probabilmente a causa di un commento che esprimeva, se non…
di Armando Polito Se alcune voci dialettali sono, direi fisiologicamente, condannate per quanto detto magistralmente da Pier Paolo Tarsi nel suo saggio che ho citato recentemente riferimento in https://www.fondazioneterradotranto.it/2016/09/06/carmare-e-craminare/, i cambiamenti climatici hanno sconvolto anche i riferimenti stagionali, ragion per cui non è fuori luogo proporre ad autunno non ancora iniziato questa serie di…
La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.
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