Pingula pingula… antiche filastrocche

Pingula pingula… antiche filastrocche

di Armando Polito Lo spigolautore Rocco Boccadamo proprio all’inizio del suo recente post Un’antica filastrocca e la chiapparata del camposanto riportava il testo che giù riproduco, definendolo una filastrocca alla buona, vuota di significati e nessi e, perciò, leggera, autenticamente d’altri tempi, sopravvissuta a stagioni, abitudini, modi d’essere, soli e cieli lontani. Pìngula, pìngula, barbarìa,…

Un’antica filastrocca e la chiapparata del camposanto

Un’antica filastrocca e la chiapparata del camposanto

 di Rocco Boccadamo Pìngula, pìngula, barbarìa, vi ce dice la mescia mia, la mescia mia, la Pignatara, vi ce dice la cucchiara,                 la cucchiara netta netta, vi ce dice la trummetta, la trummetta tuu, tuu, essi fori, ca tocca a tu. Leggibilmente, pingula, pingula, barbaria (traduzione sconosciuta), vedi che dice la mia maestra, la mia…

Tiesire, tiesilla… preghiere invocazioni filastrocche

Tiesire, tiesilla… preghiere invocazioni filastrocche

  TIESIRE TIESILLA, CONCEPATO E CONCEPILLA…   di Paolo Vincenti “Matonna mia te la Cutura/ quantu è bella la tua ficura/ Famme turmire,/ famme ripusare,/ se nc’è bisognu/ famme ddisciatare/”. Una splendida Madonna della Coltura, amata protettrice di Parabita, campeggia sulla copertina di questo libro, “Tiesire, tiesilla… preghiere invocazioni filastrocche”, di Anna Piccino e Ortensio…

Figlio, per giunta dubbio, di semiconsonante

Figlio, per giunta dubbio, di semiconsonante

di Armando Polito * (Si scrive) gghiè o non (si scrive) gghiè? Questo è il problema… ** (Mala)sorte mia, in che mani sono capitato! Non è un nuovo insulto, per quanto annacquato rispetto ad altri in uso da tempo e che scomodano la voce iniziale indicante rapporto di parentela, come qualcuno potrebbe essere indotto a…

Vademecum del contadino del tempo che fu

Vademecum del contadino del tempo che fu

di Armando Polito immagine tratta da http://tangalor.blogspot.com/2010/11/affrontare-tutte-le-stagioni-della-vita.html Da sempre strettissimi sono stati nella civiltà umana i rapporti tra l’alternarsi delle stagioni, quella che alle origini e per millenni fu la principale attività, l’agricoltura, e la religione. Poi vennero l’ industria, l’inquinamento, i mutamenti climatici, l’agricoltura transgenica (quella biologica, più che un’inversione di tendenza frutto di…

Cinque pubblicazioni di Rossella Barletta

Cinque pubblicazioni di Rossella Barletta

  In abbinamento col “Nuovo Quotidiano di Puglia – edizione di Lecce”, dal 15 giugno e per ogni mercoledì successivo, usciranno cinque pubblicazioni (costo supplementare €. 5,00) della Collana “Calendula”, fondata e diretta da Rossella Barletta, nota ed apprezzata ricercatrice leccese di folklore salentino, per i tipi delle Edizioni Grifo di Lecce:  

Cinque proverbi estivi

Cinque proverbi estivi

di Armando Polito Non è un caso che il senso letterale di tutti i proverbi legati alle stagioni sia strettamente connesso con la cultura contadina di un tempo e soprattutto con gli eventi che ne scandivano il duro lavoro. Non fanno eccezione quelli che qui riporto. Di ognuno do, nell’ordine, la trascrizione  in italiano, le…

Arriva l’estate e il salentino che fa? Si scrucùddha e ssi ssòssula.

Arriva l’estate e il salentino che fa? Si scrucùddha e ssi ssòssula.

di Armando Polito   Nonostante l’allarme puntualmente lanciato dagli studiosi sui pericoli di una prolungata esposizione al sole, rimane indubbio che una carnagione ambrata è, almeno per chi scrive, più attraente di una chiara se non pallida, mentre nell’immaginario collettivo essa è indizio di una vita sportiva e sana, a contatto diretto con la natura;…

Toponomastica/ Li ‘mpistàti: un caso simile a via Scapigliari?

Toponomastica/ Li ‘mpistàti: un caso simile a via Scapigliari?

di Armando Polito Li ‘mpistati (gli impestati) fino a qualche anno fa era il nome di una località periferica di Nardò, adibita in passato a lazzaretto. Oggi è una via, sia pure periferica, e sulla tabella viaria si legge via S. Gregorio Armeno e, sotto, in caratteri più piccoli, già via Impestati; è un altro…

Ancora una volta la potenza creativa del dialetto salentino!

Ancora una volta la potenza creativa del dialetto salentino!

Un’insospettabile parentela: fricìre, frìzzulu, ‘nfrizzulàre e ‘nfrizzulisciàre di Armando Polito Ad essere sincero l’insospettabile del titolo anche a un non addetto ai lavori potrebbe sembrare poco discutibile, relativamente alla prima voce rispetto alle altre tre, per i modesti dettagli fonetici in comune (in pratica fri-) e per agganci semantici che, almeno a prima vista, non…

Indovinelli equivoci salentini

di Salvatore Calabrese Ai nostri giorni i diversivi e i passatempi per trascorrere le ore libere in modo spensierato sono tanti, quasi tutti figli dei costumi moderni, della tecnologia elettronica e dell’informatica che invadono le nostre menti e condizionano le nostre abitudini. Oggi ci si ritrova nei bar, nei circoli, nelle piazze,  si parla di…

Libri/ I dialetti del Capo di Leuca

I DIALETTI DEL CAPO DI LEUCA: ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO PASSATO   di Paolo Vincenti   I dialetti del Capo di Leuca (Panico editore), è un fortunato vocabolario dei dialetti del Basso Salento, giunto alla terza edizione. L’autore, il salvese Gino Meuli, insegnante in pensione, da molti anni si dedica alla  ricerca di termini dialettali,…

Come sporcarsi con un termine dialettale…

Come sporcarsi con un termine dialettale…

“llappisciàrsi”: più facile farlo che individuarne l’etimo   di Armando Polito * E quando mangi la pasta col sugo sta’ attento come faccio io a non sbrodolarti tutto! Se dovessi indicare un sinonimo italiano della nostra voce di oggi direi sbrodolarsi, ma, come succede quasi sempre in casi del genere, per dare l’esatta definizione della…

Il fiuto dei salentini…

Il fiuto dei salentini…

Billy che “òsima” e il buco dell’ozono.   di Armando Polito Può sembrare, è proprio il caso di dire, una bufala ma è accertato da tempo che il gas metano emesso dagli escrementi dei bovini contribuisce in percentuale significativa alla creazione dell’effetto serra. Per la par condicio sarebbe corretto fare indagini pure sul nefasto contributo…

“Scazzicàre” parente di “calcio”: chi l’avrebbe mai detto!

“Scazzicàre” parente di “calcio”: chi l’avrebbe mai detto!

di Armando Polito Il verbo di cui oggi scopriremo l’insospettabile parentela ricorre nel dialetto neretino con diverse sfumature di significati: da quello di rimuovere qualcosa di alimentare che si è incollato (scazzicàre li fiche cu nno si ‘ncàsanu=rimuovere i fichi secchi perché non si incollino l’un l’altro nel contenitore in cui sono conservati; scazzicare li…

La ‘indétta ti lu casalùru (La vendetta del tutto casa)

La ‘indétta ti lu casalùru (La vendetta del tutto casa)

di Armando Polito L’addhu ggiùrnu ca ‘n’àttimu lassài, cosa ca prima no era fattu mai, lu compiùter sulu, cu vvo’ ppìsciu, quandu turnài no era tuttu lìsciu.  Truài intra ‘lli mèilli ‘nu messàggiu (ancòra mo ci mi ricòrdu rràggiu), ca usàva pressappòcu sti palòre, rrobba cu ti egna nnu malòre: “Cerca cu ièssi, bbeddhu mia,…

“‘Ncarràre”: prima di lasciarci incantare dagli omofoni ascoltiamo la voce del Maestro!

“‘Ncarràre”: prima di lasciarci incantare dagli omofoni ascoltiamo la voce del Maestro!

di Armando Polito C’è una regola elementare che chiunque, soprattutto l’addetto ai lavori, deve rispettare quando si cimenta nell’individuazione dell’etimo di una voce: la congruenza fonetica e quella semantica; se viene meno una delle due, se, in particolare, la seconda non è suffragata da prove che attestino un plausibile slittamento semantico, l’etimo proposto non regge….

Un verbo destinato a scomparire, come tutti i vocaboli legati ad un fenomeno estinto

Un verbo destinato a scomparire, come tutti i vocaboli legati ad un fenomeno estinto

Sta fiàta tocca mmi la scardu sulu, o quasi, tra llana, pesce, cramègna e capìddhi… (Questa volta mi tocca cavarmela da solo, o quasi, tra lana, pesce, gramigna e capelli…)   di Armando Polito Oggi parliamo di un verbo in passato molto familiare, anche nel senso che si riferiva ad un’attività che in famiglia era…

Da Pompei a Nardò: “cafuddhàre” e “scaffuddhùsu”.

Da Pompei a Nardò: “cafuddhàre” e “scaffuddhùsu”.

di Armando Polito Questa volta, facendo il cammino inverso, parto spazialmente e temporalmente  da lontano, cioè dalla fullonica che era nel mondo romano quello che oggi è per noi la pubblica lavanderia: si lavavano, tingevano, lavoravano e stiravano le stoffe. Una delle meglio conservate è quella di Stefano a Pompei (nella foto di testa l’atrium…

Scuscitàtu: quando la preposizione diventa importante…

Scuscitàtu: quando la preposizione diventa importante…

di Armando Polito È intuitivo che il linguaggio si è evoluto da una forma primitiva molto probabilmente costituita da pochi fonemi di natura imitativa fino a giungere a quella che i linguisti chiamano arbitrarietà del segno, vale a dire l’assenza di qualsiasi rapporto tra significante (la parola) e il significato (il concetto che essa esprime)….

Spigolatura linguistica: lu Riu, pasquetta dei leccesi

Spigolatura linguistica: lu Riu, pasquetta dei leccesi

La pasquetta dei leccesi è ben nota in tutto il Salento per tenersi il martedì dopo Pasqua e per la denominazione de “lu Riu”. Su questo termine sono state proposte svariate e talvolta azzardate ipotesi. Il  prof. Emilio Panarese chiarisce finalmente l’arcano.  di Emilio Panarese Il toponimo Riu/ Ria/ Urìa è senza dubbio un oronimo, indica cioè un “luogo posto su un’altura”, anche modesta, com’è quella in questione (la città di Monteroni, a pochissimi km. da Lecce, non si trova forse ad un’altitudine di 35…

“Pièttu”, ovvero dal sesso all’edilizia.

“Pièttu”, ovvero dal sesso all’edilizia.

di Armando Polito Sono tante le voci primitive dialettali che rivelano un’insospettabile poliedricità d’uso in una più o meno scoppiettante serie di derivate. Oggi è la volta di pièttu che, come l’omologo italiano petto è dal latino pectus. La divaricazione semantica tra italiano e dialetto comincia con sbittirràre, dal momento che, mentre quest’ultimo è sinonimo…

“Cumpiddhàre”: chi l’ha sentito?

“Cumpiddhàre”: chi l’ha sentito?

di Armando Polito Si tratta di una voce dialettale di cui fino a poco tempo fa ignoravo l’esistenza. Debbo a mia moglie, che pure per motivi facilmente intuibili nutre nei confronti dell’etimologia un odio ancora più spinto di quello che normalmente proverebbe nei confronti di una mia amante, se oggi ne parlo, anche se mi…

Tre antichi detti pasquali e squillano le diverse campane etimologiche…

Tre antichi detti pasquali e squillano le diverse campane etimologiche…

di Armando Polito TUMENICA SO’ LLI PARME E ALL’ADDHA PANE E CARNE. La prossima domenica è quella delle Palme e nella successiva (mangeremo) pane e carne. Due ottonari che ad un’epoca di trionfante consumismo e peccaminoso spreco trasmettono il ricordo di tempi in cui il consumo della carne (e non solo per motivi religiosi..) era…

Dialetto salentino. La vecchiaia, si sa, è una brutta bestia

Dialetto salentino. La vecchiaia, si sa, è una brutta bestia

Ècchiu, interdèttu e spitursùtu   di Armando Polito * Mi dici che sta facendo? ** L’autoritratto… La vecchiaia, si sa, è una brutta bestia, ma, mentre in passato il suo portatore, anche se non sano, godeva di un certo prestigio quale titolare di un patrimonio di esperienze che erano un valido punto di riferimento per…

Apposta o appositamente? Meglio ppuntàtu rriputàtu!

Apposta o appositamente? Meglio ppuntàtu rriputàtu!

di Armando Polito Analizzerò questa volta un nesso dialettale che se considerato in termini di economia del linguaggio sembra aver perso già in partenza il confronto con entrambi i corrispondenti semantici italiani: due parole contro una sola, due participi passati contro un avverbio. Ma le cose stanno veramente così? In realtà la partita che sembrava…

Lu stèricu: un disturbo tutto femminile?

Lu stèricu: un disturbo tutto femminile?

di Armando Polito Questa volta parto da lontano. Come tutti sanno esistono gli aggettivi sostantivati alcuni dei quali di larghissimo uso: è arrivato un freddo cane, mi ha preso il nervoso, etc. etc. È altrettanto noto che la funzione sostantivata scaturisce dal sottintendimento di un sostantivo che in origine accompagnava l’aggettivo. Nel caso, per esempio,…

Una voce in sospeso, forse destinata in parte a restare tale: sparliggiàre

di Armando Polito     Sono uno che mantiene le promesse, anzi le minacce, specialmente quando la responsabilità non è da ascrivere tutta al sottoscritto. Integro, perciò, la risposta sommaria data alle osservazioni di Marcello e Pier Paolo al recente post su strulicàre ribadendo anzitutto che, a quanto ne so, ha ragione Pier Paolo, nel…

Borbottare? Meglio strulicàre!

Borbottare? Meglio strulicàre!

di Armando Polito Credo di aver dimostrato abbastanza in precedenti post sull’argomento la maggiore espressività del cosiddetto dialetto, mettendone in risalto, rispetto alla lingua nazionale, almeno nei casi esaminati, ora la pregnanza semantica più netta ora la più spinta e suggestiva capacità di traslazione metaforica. La voce di cui mi occuperò oggi (strulicàre), invece, denota…

Slogare? Non sa nè di carne nè di pesce. Meglio spinulàre!

Slogare? Non sa nè di carne nè di pesce. Meglio spinulàre!

di Armando Polito Ho avuto più volte occasione di sottolineare come molto spesso una voce dialettale abbia connotati di maggiore precisione, una gamma più ampia di riferimenti semantici e riveli una creatività oserei dire poetica (anche se il più delle volte trae origini concrete da elementi naturali o dal mondo del lavoro che in passato…

Pricàre: una parola senza etimologia “definitiva” come lei, anche se una di quelle avanzate, nello stesso tempo, fa e non fa una piega…

Pricàre: una parola senza etimologia “definitiva” come lei, anche se una di quelle avanzate, nello stesso tempo, fa e non fa una piega…

di Armando Polito Questa volta mi occuperò di un verbo che non suscita allegria, ma che sicuramente ognuno di noi ha avuto occasione di coniugare all’attivo e che, quando giungerà l’ora (tocchiamoci, tocchiamoci!…), coniugherà al passivo, anche se nemmeno in questo la morte è totalmente livellatrice, dal momento che non tutti i defunti hanno avuto…

Povero lampasciòne!

Povero lampasciòne!

di Armando Polito Sull’etimologia di lampasciòne credo di aver ampiamente e, spero, in modo convincente discusso nella prima puntata della recente serie Il lampascione in quattro puntate. Sento, però, il bisogno di tornare sull’argomento (lo prometto, è l’ultima volta, forse…) prima che qualche lettore più curioso e interessato mi rimproveri di aver tirato prima le…

Quandu lu tafanàru no bbasta…

Quandu lu tafanàru no bbasta…

di Armando Polito Nella traduzione letterale del titolo non mi lascerò condizionare da ipocriti calcoli eufemistici e perciò per rendere la parola principale (tafanàru) non ricorrerò a sinonimi; sicché l’intero titolo tradotto risulterà Quando il culo non basta… Sono tanti i casi della vita in cui la fortuna è indispensabile per il conseguimento di un…

I rischi della circolazione

I rischi della circolazione

di Armando Polito Col fenomeno indicato nel titolo dobbiamo fare quotidianamente i conti sia da pedoni che da automobilisti e anche per i più disciplinati c’è sempre in agguato il cavallo di battaglia di tutti gli avvocati: il concorso di colpa. Qui ne intendo parlare metaforicamente con riferimento alla circolazione (perché pubblicate) di certe etimologie…

Rischio di scrufulàre? Meglio stare fermi!

Rischio di scrufulàre? Meglio stare fermi!

di Armando Polito Il lettore più affezionato dei miei post che nutra una certa passione per quell’archeologia della parola che è l’indagine etimologica probabilmente già sapeva o lo ha appreso attraverso gli esempi concreti che un etimo perché sia quanto meno convincente deve soddisfare condizioni di carattere semantico e fonetico. Se per la semantica la…

Lu furone, ovvero quando un deposito di risparmio non costava nulla.

Lu furone, ovvero quando un deposito di risparmio non costava nulla.

di Armando Polito Periodicamente, come tutti, ricevo il rendiconto del mio conto corrente e, una volta fatto il controllo sui prelievi e sui depositi (per i primi non si sa mai…), l’ultimo sguardo è rivolto al tasso di interesse attivo (quello passivo non mi interessa, perché da sempre sono abituato a fare il passo più…

A proposito di febbraio e del freddo

A proposito di febbraio e del freddo

di Marcello Gaballo Il popolo salentino ha personificato anche i mesi dell’anno e da molte generazioni si tramanda questo breve raccontino, nel quale Febbraio chiede una cortesia al fratello Marzo: frate Marzu, frate Marzu damme tò giurni e bbiti a ‘sta ‘ecchia cce lli fazzu! Ca ci li giurni mia l’abbìa tutti facìa cuajare lu mieru…

Spulisciàtu, ovvero il participio passato in funzione aggettivale più caro a Rosa di Nardò

Spulisciàtu, ovvero il participio passato in funzione aggettivale più caro a Rosa di Nardò

  di Armando Polito Chi sia il personaggio (se non è riuscito a diventare, a livello locale, un cult, certamente è stato un must) nominato nel titolo credo sia superfluo dirlo, anche se della sua esistenza ho appreso qualche tempo fa grazie ai miei nipoti assidui frequentatori di Youtube. Basterà, perciò, che il curioso o…

Caddhina zupputa, furtuna non n’ha

Caddhina zupputa, furtuna non n’ha

Ciò che fa bene e ciò che fa male. Ad ogni modo, oggi, fortuna e sfortuna non hanno un posto fisso   di Rocco Boccadamo Nonno G., notando a tavola che le figlie maritate tenevano gli occhi aperti affinché i bambini piccoli non assumessero taluni cibi o sostanze che, a loro avviso, potevano essere inadatti…

Quando il Rohlfs sbagliò nel voltare e volò fuori pista… forse

Quando il Rohlfs sbagliò nel voltare e volò fuori pista… forse

di Armando Polito Sono strasicuro che se il Maestro fosse vivo sarebbe il primo a non considerare irriverente il titolo di questo post, perché è una caratteristica di chi è veramente grande (e lui lo è) quella di apprezzare con spirito sportivo qualsiasi critica fondata… ammesso che la mia lo sia e che non sia…

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