Scàncaru e figli, reali o presunti

Scàncaru e figli, reali o presunti

di Armando Polito Lo scàncaru è in dialetto neretino quello che in italiano è detto ganghero, cioè l’elemento di una cerniera (delle imposte di usci e altri infissi), fissato al telaio o murato nello stipite, il quale porta il perno o spina che va a infilarsi nell’occhio della bandella fissata al battente Il modello più…

Due insoliti termini salentini: ‘ntrasciulàti e ‘ntraccatùti

Due insoliti termini salentini: ‘ntrasciulàti e ‘ntraccatùti

di Armando Polito A volte le parole dialettali riaffiorano dai meandri della memoria con tutti i rischi connessi, specialmente quando, come me, si ha una certa età… Da mia madre ho sentito spesso il nesso del titolo, ma mai in tanti anni, stranamente, ho avuto la curiosità di approfondirne l’etimologia. Poi, qualche minuto fa, qualche…

Proverbi agricoli salentini tra gennaio e aprile

Proverbi agricoli salentini tra gennaio e aprile

Saggezza contadina LU DITTERIU Il tempo, i mesi e le stagioni di Piero Vinsper L’agricoltura è stata sempre la forza trainante del nostro Salento. Si coltivavano l’ulivo, la vite, gli agrumi, gli ortaggi, il cotone, il tabacco, i cereali e via discorrendo. Qualsiasi tipo di coltura si adattava bene a questa terra, dotata di un…

L’ùngulu, ovvero il baccello della fava verde

L’ùngulu, ovvero il baccello della fava verde

di Armando Polito Già altre volte ho avuto occasione di sottolineare che il dialetto non ha nulla da invidiare alla lingua comune nemmeno in termini di economicità e il titolo di questo post ne è un’ulteriore prova tant’è che per tradurlo in italiano sono stato costretto a ricorrere ad una circollocuzione. L’ungulu è sinonimo di…

L’acqua di cottura, sciòtta per i salentini

L’acqua di cottura, sciòtta per i salentini

di Armando Polito * Ázzaminde la sciòtta…ti lu post tua, no tti Spigolature salentine! (Conservamene il brodo…del tuo post, non di Spigolature salentine!) L’acqua in cui si è cotta la pasta, la verdura, i legumi ma anche quella dell’antica acqua e ssale 1 e estensivamente il brodo poco concentrato è la salentina sciòtta e sciuttulòsa…

Leccesi, c’era una volta / Il gallo di don Silvano. 4a parte

Leccesi, c’era una volta / Il gallo di don Silvano. 4a parte

di Alfredo Romano PREMESSA E adesso vi racconterò di un gallo vivo che mia madre mi fece portare in dono a don Silvano, allora parroco del Duomo. Ma don Silvano, credendo di farci cosa gradita, non accettò il gallo, disse che non ne aveva bisogno e che sarebbe stato di gran lunga più felice se…

Spigolatura linguistica sul toponimo lu riu

Spigolatura linguistica sul toponimo lu riu

  di Emilio Panarese Nei tre inventari tardomedievali  e nei catasti dell’Università di Maglie del 1578, del 1608, del 1674 e nell’Onciario del 1752: RIO / RIU / LORIA < [U]-RIA a Monterone  / Francavilla, suffeudo di Maglie: 1484, 29r.: heredes  Nicolai Ceza, pro clausorio uno nom.° Rio et pro terra factiza; e successivi 1578…

“Cridi de chiazza”: un quadretto di vita gallipolina degli inizi del secolo scorso dipinto da “Pipinu”

“Cridi de chiazza”: un quadretto di vita gallipolina degli inizi del secolo scorso dipinto da “Pipinu”

di Maria Grazia Presicce e Armando Polito Mercato pubblico. Questa foto e quelle che seguono, di Stefanelli, sono tratte da Giuseppe Gigli, Il tallone d’Italia, II, Gallipoli, Otranto e dintorni, Istituto italiano d’arti grafiche editore, Bergamo, 1912 Il ponte a dodici arcate che unisce il borgo alla città

Detti e proverbi delle genti del Capo di Leuca

Detti e proverbi delle genti del Capo di Leuca

  “Alli pacci mini petre? – Detti e proverbi delle genti del Capo di Leuca”, di Oronzo Russo   di Paolo Rausa “Se a Llèviche no vvei de vivu, vei de mortu” (Se a Leuca non vieni da vivo, verrai da morto). Non poteva iniziare che da Leuca questo viaggio nella cultura popolare salentina, per…

Alcuni aspetti del presente, del passato e del futuro nel dialetto neretino

Alcuni aspetti del presente, del passato e del futuro nel dialetto neretino

di Armando Polito Se il presente e il passato propriamente detti hanno forme in tutto parallele a quelle italiane, il presente e il passato continuato se ne differenziano totalmente. Diciamo, intanto, che in italiano il presente ed il passato continuato sono forme perifrastiche costituite dal presente o imperfetto del verbo stare+il gerundio del verbo principale,…

Proverbi salentini e un verbo neretino tra passato, presente e futuro: ulìre (volere)

Proverbi salentini e un verbo neretino tra passato, presente e futuro: ulìre (volere)

di Armando Polito * Vuoi che ti prepari qualcosa di particolare? * Vorrei…vorrei…(Ulìa nel dialetto neretino è prima persona singolare dell’imperfetto indicativo di ulìre, usato pure, come in italiano, invece del condizionale; però, oltre che forma verbale, è anche sostantivo, corrispondente all’italiano oliva e questo equivoco dovuto all’omofonia spiega la seconda vignetta della brevissima striscia)….

Kalinifta: cantare l’amore in Griko

Kalinifta: cantare l’amore in Griko

di Pier Paolo Tarsi   Quando mi è stato chiesto di scegliere dei versi per il giorno di San Valentino ho subito pensato a questo componimento classico di Vito Domenico Palumbo, accompagnato spesso con note celebri a tutti i salentini. In esso vi è, mi pare, l’amore nella sua massima espressione, l’amore che si vive…

Oggi parliamo di sale

Oggi parliamo di sale

di Armando Polito * Insensato no, ma cretino integrale sì! L’imput me lo ha dato, ancora una volta il recente post di Massimo Vaglio Ancora una meraviglia della natura nel Salento: la salicornia e, in modo particolare, la serie di varianti dialettali con cui questa pianta viene chiamata. È noto che gli organismi viventi non…

Il vecchio (Francesco Antonio D’Amelio) e, forse, il nuovo…

Il vecchio (Francesco Antonio D’Amelio) e, forse, il nuovo…

di Armando Polito C’è quella che accomuna la moglie e i figli, un’altra che fissa la riconoscenza al padre o alla madre, un’altra ancora, con l’evocazione di criptiche allusioni che probabilmente lo stesso autore a pochi giorni dall’uscita del suo capolavoro non è più in grado di decodificare, mette in crisi il lettore ignaro ; mai…

Li dittèri ti l’acqua (I proverbi dell’acqua)

Li dittèri ti l’acqua (I proverbi dell’acqua)

di Armando Polito È l’elemento fondamentale della vita , perciò non fa meraviglia che acqua insieme con pane registri la più alta presenza nei nostri ditteri. L’ultimo corsivo non si riferisce, come si potrebbe credere, alla natura dialettale della voce ma piuttosto all’obsolescenza che ha colpito da tempo l’italianissimo ditterio, che vanta, fra l’altro, nobilissime…

A proposito di pindìnguli, zarangùli e scisciarìculi…

di Armando Polito Le riflessioni che seguono vogliono essere solo un’integrazione al post del 29 u. s.  a firma di Michele Stursi. Avrei potuto condensarle in un commento, ma la loro estensione avrebbe invaso troppo spazio, rischiando di superare quella dello stesso post originale, con la conseguenza di una minore visibilità che avrebbe forse leso,…

Una cena piuttosto movimentata, ovvero lu springitùru e la urràscina

Una cena piuttosto movimentata, ovvero lu springitùru e la urràscina

di Armando Polito Molti dei miei incontri con le parole e il conseguente desiderio, in parte frutto di interesse più o meno professionale,  di approfondire la loro pregnanza semantica e non solo sono dovuti al caso, e gli esiti più o meno soddisfacenti hanno la stessa valenza del segno, positivo o negativo, che certe persone…

Due improbabili, anzi impossibili coniugi: la fiàta e lu fiàtu (la fiata e il fiato)

Due improbabili, anzi impossibili coniugi: la fiàta e lu fiàtu (la fiata e il fiato)

di Armando Polito *Traduzione dal miciese in neretino: Fiatu mia! Sta fiata Armandu s’è ‘mmurtalatu: sta scatuletta sta mmi lassa senza fiatu. Traduzione dal neretino in italiano: Che bello! Questa volta Armando si è immortalato: questa scatoletta mi sta lasciando senza fiato.     Nc’era nna fiàta era in dialetto salentino il corrispondente italiano di…

La mia stella

La mia stella

di Armando Polito È una stella scarna, come qualsiasi cosa che ispiri o persona che nutra la speranza; una stella che affida, una volta tanto, ad una lingua “morta” e non all’inglese il compito di diffondere un auspicio universale. È inutile che il lettore perda tempo con i motori di ricerca per individuare l’autore dell’esametro…

Un calendario, non solo per la nonna…

Un calendario, non solo per la nonna…

di Armando Polito Ogni anno, succede ormai da più di dieci, dedico a mia suocera, 88 primavere, un calendario personalizzato. Negli anni precedenti il soggetto è stato sempre profano, anche se le allusioni alla sfera religiosa non mancavano e debbo dire che le punzecchiature ironiche erano comprese dalla nonnina in qualche caso anni luce prima…

Lu spilu e la sciàna

Lu spilu e la sciàna

di Armando Polito * Accidenti, neppure qui sto trovando qualcosa che mi consenta di capire da dove deriva spilu! * Traduzione dal miciese nel dialetto neretino: Tegnu nnu spilu ti scatuletta ti tonnu, ma tocca mmi rassegnu piccé Armandu pi llu spilu sua osce no stae ti sciàna; traduzione dal dialetto neretino in italiano: Ho…

No ttegnu nna màgghia… ma nc’è màgghia e màgghia (Non ho una maglia…ma c’è maglia e maglia)

No ttegnu nna màgghia… ma nc’è màgghia e màgghia (Non ho una maglia…ma c’è maglia e maglia)

di Armando Polito La parte della locuzione dialettale prima dei puntini di sospensione era usata in passato per sottolineare uno stato se non di indigenza almeno di provvisoria mancanza di denaro nelle proprie tasche, corrispondente più o meno all’italiana non ho una lira. Ne parlo perché, aggiornamento in quest’ultima di lira con euro a parte,…

Tra fili, pili e fiche siccate…(Tra fili, peli e fichi secchi)

Tra fili, pili e fiche siccate…(Tra fili, peli e fichi secchi)

di Armando Polito Oggi per esprimere una valutazione negativa si ricorre a ben altre metafore, tra le quali spicca quella che si riferisce all’organo genitale maschile. Al di là di ogni riflessione sul maschilismo linguistico (nonostante le conquiste del femminismo, continua, se è vero come è vero, direbbe Antonio Di Pietro,  che da tempo pure…

Poesie popolari del Salento/ Ton Dumenicu

Poesie popolari del Salento/ Ton Dumenicu

  di Alfredo Romano PREMESSA Si tratta di una poesia popolare che mia madre Lucia declamava spesso, soprattutto nei matrimoni. Il linguaggio della poesia è piuttosto arcaico e devo dedurre che abbia avuto origine a Neviano dove è nata mia madre. In basso il link dove (con qualche mia commozione) si può ascoltare la voce…

La chiài (la chiave)

La chiài (la chiave)

di Armando Polito Chi pensa che questa sia una recensione a scoppio ritardatissimo e per giunta in dialetto salentino del film del 1983 La chiave di Tinto Brass con Stefania Sandrelli nel ruolo di protagonista può tranquillamente passare oltre. Chi, invece, ha altri interessi, per dir così, meno epidermici…, forse mi onorerà della sua attenzione….

Come ti sistemo il bimbo!

Come ti sistemo il bimbo!

  Capitarru e spuèrtu   di Armando Polito Il capitàrru nel dialetto neretino era un contenitore di legno o di creta, con una stabile base, munito di poggiatesta, opportunamente imbottito, nel quale le mamme ponevano il bambino in fasce per potersi dedicare tranquillamente alle faccende. La voce, per la quale il Rohlfs, limitandosi a registrare…

E oggi disquisiamo di aghi

E oggi disquisiamo di aghi

  L’acu e l’acucèddha, ovvero quando nelle parole l’affinità dell’uso e quella omofonica non coincidono con quella della nascita. di Armando Polito Nel dialetto di Nardò l’ago (di dimensioni normali) è chiamato acu, mentre quello più lungo e grosso, utilizzato un tempo per rammendare i sacchi e, in una versione ancora più lunga, per infilare…

Disquisendo sul termine salentino l’uèrtu

Disquisendo sul termine salentino l’uèrtu

di Armando Polito * Traduzione: “Quardàti comu ha ridottu l’uèrtu cu ppensa all’etimologia ti orte; st’annu ‘ndi ssàggia cicòre…” (traduzione della traduzione: “Guardate come ha ridotto l’orto per pensare all’etimologia di orte; quest’anno ne assaggia cicorie…”. Nel dialetto neretino (ma anche in altre zone del Salento) la voce è usata nel senso di orto, ma…

Il mio omaggio a Grigoriu

di Armando Polito Tra i tanti meriti di questo sito c’è anche quello, certamente non secondario, di tramandare il ricordo di persone “qualsiasi” eppure non comuni, di scrivere, senza velleità manzoniane, e più tardi bretchiane, una storia, non solo locale, parallela a quella ufficiale o, addirittura, alternativa ad essa. Né è da trascurare la conseguente…

Che ci azzeccano insieme?

Che ci azzeccano insieme?

di Armando Polito Oggi presenterò l’albero genealogico di una famiglia piuttosto numerosa, cominciando, come si conviene, dal capostipite e indicando per lui e per ognuno dei suoi discendenti il significato italiano, il corrispondente formale italiano (quando c’è, anche se, il più delle volte, come vedremo,  esso ha un significato traslato abbastanza spinto, comunque non tale…

L’escort e la pulàndra

L’escort e la pulàndra

di Armando Polito Chi fosse interessato alla prima si rivolga a chi da tempo ha nel campo una fama mondiale; se poi l’interesse dovesse vertere solo sull’etimologia della parola, può leggere la nota 1 del mio post Piero Angela ha battuto Simona Ventura del 30 maggio dello scorso anno. Insomma, sperando che almeno il titolo…

Senza titolo, per non metterne più di uno…

Senza titolo, per non metterne più di uno…

di Armando Polito L’occasione offertami da Pier Paolo Tarsi con il suo commento al recente post Cento anni di storia delle Ferrovie nel Capo di Leuca  era troppo ghiotta perché io me la cavassi con la segnalazione di due link in cui, per giunta, il mio intervento (nonostante i complimenti dell’amico Marcello, il quale a breve…

La “carpìa”, ovvero il sedicente intellettuale sfaticato e zozzone…

di Armando Polito   Di solito la parte di pavimento occupata dal letto è, per motivi facilmente comprensibili, quella meno soggetta ad una quotidiana pulizia, nonostante la presenza sul mercato di aspirapolvere dotati, tra gli accessori, anche di testa ultrasottile, snodabile, magari con telecamera incorporata, a fare concorrenza ad un endoscopio di ultima generazione. Basta,…

Li cicéri, dall’antica Roma ai nostri giorni

Li cicéri, dall’antica Roma ai nostri giorni

di Armando Polito In passato di ogni animale utilizzato per fini commestibili non si buttava via pressoché nulla. Oggi non è raro, andando a deporre la spazzatura nel cassonetto, vedere sbucare da qualche busta un pollo arrosto che a qualche famiglia africana garantirebbe la sopravvivenza alla fame per più giorni… Appartiene proprio a polli e…

Il mese di agosto nei proverbi salentini

Il mese di agosto nei proverbi salentini

Acostu ti li mmuta li chimere! (Agosto ti fa passare i colpi di testa! perchè il caldo estenuante mette a dura prova chiunque, facendo svanire ogni pensiero, sia esso cattivo o buono). Acostu ‘ccite l’ omu e marzu nd’ hae la nòmina (ancora per risaltare la fiacca determinata dal caldo estenuante di agosto. Letteralmente: agosto…

Il centauro e la spuddhitrìna

Il centauro e la spuddhitrìna

di Armando Polito Da sempre il comportamento umano, e sottolineo umano, è soggetto a cambiamenti, ma il processo di trasformazione (non mi sento di chiamarlo evolutivo) nella fattispecie ha subito negli ultimi decenni un’accelerazione progressiva (anche qui l’aggettivo ha tradito il significato letterale del padre sostantivo) e imbroccato strade che è eufemistico definire pericolose, sicché…

Tra latino e neretino, sospeso a un albero di fico…

Tra latino e neretino, sospeso a un albero di fico…

di Armando Polito * Traduzione dal neretino in italiano: Oggi ho fatto molto, lo sa Dio. Traduzione dal latino in italiano: O osco, conosci a lungo col movimento del fico!1. __

Niente di nuovo sotto il sole, ma il sole da qualche decennio non vede altro che il peggio del vecchio.

di Armando Polito I proverbi qui raccolti in tre succinti gruppi rappresentano un’impietosa diagnosi dello stato morale comatoso dell’attuale società, con la differenza, non di poco conto, che i disvalori da loro fustigati costituivano in passato una rara eccezione. Nutro, tuttavia, una speranza e in questo credo di essere in buona compagnia: quando la corda…

William Fiorentino, ideatore di commedie in dialetto salentino

TUTTO IL TEATRO DI WILLIAM FIORENTINO    di Paolo Vincenti   Le Edizioni Il Raggio Verde, di Lecce, hanno pubblicato IL MIO TEATRO, un’opera in due volumi, che raccoglie la vasta produzione autore leccese William Fiorentino, stimato ideatore di commedie in dialetto salentino che svariate compagnie teatrali da molti anni a questa parte portano in…

Eppùru scia chiànu chiànu…(Eppure andava piano piano…)

Eppùru scia chiànu chiànu…(Eppure andava piano piano…)

di Armando Polito Il nesso  chiànu chiànu è usato nel dialetto neretino in funzione di avverbio di grado superlativo ottenuto con la reiterazione della stessa voce, inizialmente aggettivo, tal quale nell’omologo italiano piano piano, sicchè esso compare in locuzioni del tipo sta sciàmu chiànu chiànu (stiamo andando piano piano) o sta scìamu chiànu chiànu (stavamo…

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