Dal topo al mouse. E “mùsciu”?

Dal topo al mouse. E “mùsciu”?

di Armando Polito   In greco, quello classico, il sostantivo μῠς (miùs)/μυός (miuòs) significa topo ma anche muscolo. Ѐ il classico caso in cui, data la differenza del campo semantico, in prima battuta si è indotti ad ipotizzare che si tratti di un omofono, cioè dello stesso vocabolo avente, però,  radice e, dunque,  etimologie diverse;…

“Prièsciu” e “prisciarsi”, un po’ di strada prima di arrivarci …

di Armando Polito “Sta mmuèru pi llu prièsciu” (Sto morendo per la gioia) e “Prèsciate!” (Gioisci!): chi, neretino, non ha sentito o usato, magari con finalità ironiche o addirittura sarcastiche, queste due espressioni? Nessuno. E chi si è chiesto il loro etimo? Naturalmente solo gli studiosi, anche perché se l’uomo comune dovesse passare al vaglio…

Noi, nostro… e “Paternosciu”, ovvero “Buon Natale!” a modo mio.

di Armando Polito Non c’è dichiarazione di uomo politico di qualsiasi colore che non contenga la locuzione fare un passo indietro o voci come discontinuità e condiviso. A quest’ultima dedicherò alcune riflessioni partendo dall’amara considerazione che, pur essendo la nostra, almeno sulla carta, una democrazia rappresentativa, a causa dell’idea privatistica che della politica hanno mostrato…

Ggimèntu e ggimintàre: dalla speculazione edilizia alle molestie.

di Armando Polito Ogni parola, esaminata alla luce della sua evoluzione formale o fonetica e sostanziale o semantica, è in grado di restituire frammenti della storia nostra e di coloro che ci hanno preceduto, rivelando particolari e parentele a  prima vista insospettabili. Se tra ggimentu (cemento) e ggimintàre usato nel significato di cementare è scontato…

I proverbi della casa per ricordare che sta per scadere l’ultima rata dell’IMU

di Armando Polito Un tetto sotto cui ripararsi ha da sempre rappresentato nella storia dell’umanità un bene fondamentale e sotto questo punto di vista, anche turandomi il naso per motivi riguardanti, almeno per me, non tanto i suoi vizi privati quanto la mancanza di virtù pubbliche, debbo condividere la definizione di tassa odiosa data da…

Sulle tracce della “malota”

di Armando Polito La inseguo, metaforicamente parlando, da una vita e non è detto che l’abbia finalmente raggiunta. Eccone la asettica scheda: nome scientifico: Geotrupes stercorarius L. 1758 nome italiano: scarabeo stercorario famiglia: Scarabaeidae nome dialettale: malòta   Purtroppo per lei, spesso è confusa col più orripilante e pericoloso (igienicamente parlando) scarafaggio1; in realtà la malòta…

Saiètta, fùrmine e ccòccia

di Armando Polito   Nel dialetto neretino il nesso del titolo (ma anche e più spesso  singolarmente ciascuno dei tre sostantivi che lo compongono) costituisce tra le locuzioni interiettive la più efficace e spinta per esprimere il disappunto. Cominciamo dai primi due elementi che a prima vista si direbbero concentrare in sé tutta la rabbia…

La “mattra” e il suo albero genealogico

La “mattra” e il suo albero genealogico

di Armando Polito Oggi è un oggetto di antiquariato, soprattutto nella sua versione “estesa”, la mattrabbanca; fino a cinquanta anni fa era un mobile che non mancava nell’arredo delle case signorili come delle più umili, data la sua versatilità soprattutto nella preparazione del pane e della sua conservazione dopo la cottura. Detto che mattrabbanca è…

La morte di un lemma, l’agonia di un altro

La morte di un lemma, l’agonia di un altro

La morte di un lemma, l’agonia di un altro: la sciuscètta e la šciušcètta. di Armando Polito Il titolo non è allegro ma ho più volte sostenuto che le parole sono proprio come noi e, dopo aver per qualche tempo più o meno fedelmente espresso sensazioni, emozioni, sentimenti comportandosi talora nel modo capriccioso, imprevedibile, strano,…

Zuèccu, zzoca, zzucàre

Zuèccu, zzoca, zzucàre

di Armando Polito La serie proposta oggi nel titolo è il classico esempio di voci più o meno omofone, cioè dal suono relativamente identico ma dall’etimologia completamente diversa. Cominciamo con zuèccu, Piccone snello e leggero, con manico lungo e con sbarra a taglio piatto e stretto ad una estremità, e a taglio piatto e largo…

A proposito di panìri/panièri

A proposito di panìri/panièri

di Armando Polito Nel post di Emilio Panarese del 29 u. s. si rivendica per panìri (la variante neretina è panièri) come etimo il greco moderno πανηγύρι. La paternità di tale attribuzione spetta al solito (quanto affetto e stima in quest’aggettivo che, riferito a qualcun altro, assumerebbe una sfumatura spregiativa!…) Rohlfs, che la ribadisce ai…

Il letame ci ha fatti, il letame ci sta affossando

Il letame ci ha fatti, il letame ci sta affossando

di Armando Polito Detto così sembra una contraddizione, una sorta di maledizione o, per chi ha smanie intellettualistiche, una nemesi storica all’inverso. Probabilmente e paradossalmente ha ragione proprio quest’ultimo (che magari avrà buttato quel nemesi storica a caso…senza aggiungere all’inverso) ma non è da dimenticare che bisogna sempre fare i conti con la metafora, cioè…

La più antica fiera di Maglie: lu panìri

La più antica fiera di Maglie: lu panìri

di Emilio Panarese Tra le cinque fiere annuali di Maglie lu panìri era la più antica, essendo stata istituita nell’ottobre del 1819 dal re di Napoli Ferdinando I di Borbone. Cadeva nei giorni 27, 28 e 29 giugno, giorni dei festeggiamenti in onore dei SS. Pietro e Paolo. Posteriori le altre fiere: S. Oronzo, 1834; …

“Currìu” e il suo etimo…da collera e da colera?

“Currìu” e il suo etimo…da collera e da colera?

di Armando Polito Lascio immediatamente la parola a chi, ad onta del tempo  trascorso (35 anni) dall’uscita dell’edizione italiana  del suo Dizionario dei dialetti salentini, rimane imprenscindibile punto di partenza, riferimento e quasi sempre di ritorno per chi, soprattutto dilettante come me, si cimenta in questo difficile campo. Volume I, pag. 193: “currìu…, imbronciato, stizzito,…

Le “pozzelle” della Grecìa salentina

Le “pozzelle” della Grecìa salentina

di Antonio Bruno Il contadino salentino ha instaurato, sin dall’antichità, un rapporto sostenibile con l’ambiente naturale, realizzando una serie di manufatti rurali in grado sia di alleviargli il lavoro che di produrre profonde trasformazioni sociali e produttive ed elaborato sistemi ingegnosi ed ecocompatibili non solo di raccolta, conservazione e utilizzazione dell’acqua piovana, ma altresì di…

Rispìcu

Rispìcu

di Armando Polito Dopo decenni di tecnologia sfrenata a supporto, col formidabile aiuto della pubblicità e dei suoi tentacoli sovente occulti,  della creazione di bisogni, in gran parte inutili, da soddisfare unicamente per vanità individuale e collettiva dei consumatori e per sete di profitto dei produttori in un equivoco scambio di sovvenzioni, agevolazioni, incentivi statali…

Riflessioni sull’etimologia di Arneo

Riflessioni sull’etimologia di Arneo

E SE L’ACQUA, QUESTA VOLTA, NON C’ENTRA? Riflessioni sull’etimologia di Arneo.    di Armando Polito   La prima attestazione del toponimo (tenimentum Dernei) risale al 1092 ed era contenuta in una pergamena dell’archivio della curia vescovile di Nardò, pergamena oggi perduta, di cui nello stesso archivio resta il transunto cinquentesco. Fortunatamente quella originale era stata…

Cazzamèndule, furmicalùru, saccufàe, irdulèddha, falaètta e ciciàrra: chi li ha visti?

Cazzamèndule, furmicalùru, saccufàe, irdulèddha, falaètta e ciciàrra: chi li ha visti?

di Armando Polito Anzitutto ringrazio i sei  presunti dispersi perché con un semplice cambiamento del numero mi hanno consentito di evitare l’accusa di pubblicità ad una trasmissione televisiva che, pur non rinunciando talora all’enfasi e alla spettacolarizzazione, forse è l’unico esempio di tv di servizio. Mi occupo oggi di sei uccelli frequentissimi dalle nostre parti…

Taranto. Torna “l’olie d’u pesce sciorge”

Taranto. Torna “l’olie d’u pesce sciorge”

Le bottigliette in vendita al mercato del pesce  Torna “l’olie d’u pesce sciorge” di Angelo Diofano Il  pittoresco, ma molto caotico, mercato ittico di via Di Mezzo, nel centro storico di Taranto, appare popolato già alle prime ore del mattino. I patiti del pesce fresco accorrono numerosi anche dalla provincia,  consapevoli che non ne usciranno…

Scurcugghiàre e le sue pericolose parentele, forse…

Scurcugghiàre e le sue pericolose parentele, forse…

di Armando Polito Semanticamente assimilabile all’italiano rovistare, al suo confronto la voce protagonista del post di oggi ha, però, una superiore suggestione sonora, pur non essendo, almeno così sembra, una voce onomatopeica. Il suo etimo è controverso perché  in Bollettino dell’Atlante linguistico mediterraneo, 8-9, Olschki, Firenze, 1966, pag. 161 si sostiene che alcune voci hanno assunto…

Il paraclausìthyron di Nardò

Il paraclausìthyron di Nardò

di Armando Polito Non vorrei che il benevolo lettore, suggestionato dall’assonanza dell’unica parola strana che compare nel titolo, pensasse, tanto più che io vivo, si può dire da sempre, a Nardò, che voglia prenderlo in giro o abbia messo in atto il consueto espediente del gioco di parole per attrarre l’attenzione. Per fugare il suo…

Tra giunchi e ricotte

Tra giunchi e ricotte

‘Nc’era nna fiàta la fesca; osce è rrimastu sulu lu fiscu, ma pi lli fiscalìri… (C’era una volta la fiscella; oggi è rimasto solo il fisco, ma per gli stupidi…) di Armando Polito La crisi in atto ha tutte le caratteristiche di una vera e propria terza guerra mondiale in cui gli attacchi speculativi (reali…

Un rifugio stagionale salentino: la pagghiara

Un rifugio stagionale salentino: la pagghiara

  di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Nella prima quindicina di giugno, quando l’ingrossare delle angurie e l’inturgidirsi dei fioroni annunziavano l’imminenza ti la riccòta (del raccolto), le famiglie contadine – quelle che non vivevano stabilmente sul podere – abbandonavano il paese e si trasferivano in campagna. Era tempo di mettere a frutto il lavoro di…

Serpenti

Serpenti

di Armando Polito Non è raro in questa stagione vederne uno spiaccicato sull’asfalto e qualcuno particolarmente sensibile… non prova quel sentimento di orripilanza dal quale i più, non io, sono presi quando si imbattono in qualche esemplare vivo e vegeto. È il tributo definitivo che anche loro pagano per la riduzione progressiva e inesorabile del…

E oggi tutti a scuola di… fichi fracazzani

E oggi tutti a scuola di… fichi fracazzani

  FRACAZZÁNU, DA CARTAGINE E DA NARDÒ, È STATO LEI A PROVOCARE LA TERZA GUERRA PUNICA?     di Armando Polito Nello sfruttare, non senza una punta di ironia, il leitmotiv di un programma televisivo attualmente in onda per dare un titolo a questo mio post,  mi illudo che il fine giustifichi i mezzi. Tra le…

Metereologia salentina e celebrazione dei Santi, dall’8 settembre a Natale

Metereologia salentina e celebrazione dei Santi, dall’8 settembre a Natale

    CULTI MAGICO-RELIGIOSI  NEL SALENTO  FINE OTTOCENTO   TI LA MMACULATA L’ACQUA SERVE SULU PI LLI PUCCE    Le celebrazioni dei santi come termini convenzionali di riferimento meteorologico in una strumentale emissione di volontà collettiva e l’accanita ricerca di segni a carattere divinatorio.     di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (…) Dal niente al…

“Lu taluèrnu”, ovvero dalla lamentazione funebre ad un tipo assillante.

“Lu taluèrnu”, ovvero dalla lamentazione funebre ad un tipo assillante.

di Armando Polito Le prefiche, dipinto di Franco Corlianò1   Questo post, per via delle frequenti “incursioni” nel dialetto napoletano, compare in contemporanea sul sito http://www.vesuvioweb.com/new/ con l’augurio che possa essere l’inizio di un felice gemellaggio. Le parole hanno una vita molto simile a quella degli uomini: possono durare poche stagioni o molti anni; alcune…

“Mamma” nel dialetto salentino

“Mamma” nel dialetto salentino

di Armando Polito Usato da solo: mamma, come in italiano; pure in senso traslato per indicare a Nardò il deposito mucillaginoso dell’aceto, che, data l’alta concentrazione di acido, favorisce il passaggio ad aceto del vino aggiunto), a Cisternino il fior fiore dell’olio,  a Mesagne tanto la feccia del vino che il fior fiore di ogni…

Signurìa

Signurìa

di Elio Ria   Quanto è bello ascoltarla: melodica, rispettosa. Non mi capitava di sentirla da tanto tempo. L’altro ieri un giovane del mio paese si è rivolto a me con garbo proferendo la frase: scusi Signurìa, mi può dire… Mi ha fatto piacere, molto. Nei paesi del Salento nei tempi andati la frase denotava…

Quanta strada per arrivare dal cardoncello allu sgarlitu!

Quanta strada per arrivare dal cardoncello allu sgarlitu!

L’etimologia di sgarlìtu? E mo sono c…ardi amari…   di Armando Polito Nome italiano: cardoncello, cardarello nome scientifico: Pleurotus eryngii famiglia: Pleurotaceae nome dialettale: carduncèddhu, sgarlìtu   È, a detta degli intenditori, il fungo più pregiato che ancora è possibile rinvenire, per la verità sempre più raramente, nel nostro territorio. Per fare onore al titolo…

L’importanza del carrubo e dei suoi frutti

L’importanza del carrubo e dei suoi frutti

Dalla còrnula alle cellule staminali di Armando Polito So benissimo che competere con la poesia è impresa disperata e solo un incosciente come me poteva “integrare”, a suo modo, il recentissimo, magistrale post di Rocco Boccadamo sull’argomento. Chiedo, perciò, anticipatamente scusa ai lettori per la mia pazzia.   Còrnula in dialetto neretino (ma la voce…

Sul termine naca, la culla dei nostri avi

Sul termine naca, la culla dei nostri avi

di Armando Polito immagine tratta da http://www.google.it/imgres?q=la+naca&um=1&hl=it&sa=N&tbm=isch&tbnid=LquD9q2swh7D7M:&imgrefurl=http://www.flickr.com/photos/pupo08/3809907884/&docid=O-A7RvLw_DgPbM&w=500&h=375&ei=KOIvTsftE4eMswbXlY0C&zoom=1&iact=hc&vpx=156&vpy=281&dur=4160&hovh=194&hovw=259&tx=145&ty=92&page=3&tbnh=148&tbnw=202&start=24&ndsp=12&ved=1t:429,r:4,s:24&biw=1024&bih=653 1) Ci tene fili si fazza la naca! (Chi ha figli si faccia la culla!). 2) Lu piccìnnu ti la naca nnu ggiùrnu ènchie1 e l’addhu sdiàca2(Il bambino della culla un giorno riempie e l’altro svuota). 3) El più del tempo stava, questa3, mbriaca/e non sapëa quel che…

Il solito dubbio di trascrizione per un fonema salentino

Il solito dubbio di trascrizione per un fonema salentino

La d cacuminale retroflessa di Armando Polito La d cacuminale retroflessa: quattro chiacchiere tra il serio e il faceto. La riproduzione grafica di un fonema presente in una parola dialettale è un problema antico ed ancora attuale e di soluzione difficilissima. Se infatti si usassero i simboli dell’alfabeto fonetico internazionale i fonemi recherebbero dei simboli…

Il triste destino di un gioco e di un cultivar: la stàccia

Il triste destino di un gioco e di un cultivar: la stàccia

di Armando Polito Che il gioco delle bocce sia antichissimo lo testimoniano alcuni reperti archeologici consistenti in rudimentali sfere di pietra, i cui esemplari più datati risalgono al 7° millennio a. C. La difficoltà di trovare in natura pietre di forma sufficientemente sferica e l’ingegnosità dei ragazzi di un tempo consentono di avanzare l’ipotesi che…

C’è nutu e nnutu

C’è nutu e nnutu

di Armando Polito (Nerino ha sfruttato l’omofonia presente nel dialetto neretino tra casu=caso e casu=cacio). Il titolo, tradotto in italiano, suonerebbe c’è nudo e nodo. Da ciò chiunque può arguire che nutu/nudo è figlio del latino nudu(m) e nnutu/nodo del latino nodu(m). La traduzione italiana dà vita a quel gioco di parola, frequente in enigmistica,…

Ìnchiu & C.

Ìnchiu & C.

di Armando Polito È una delle mie tante società, ormai, non registrate, non quotate in borsa e, stranamente, non aventi sede in qualche paradiso fiscale. Non ho la minima intenzione di mettermi in regola, anzi dichiaro pubblicamente fin da ora che, se le autorità competenti, nell’ambito dell’intensificazione della lotta all’evasione fiscale, dovessero prendere i dovuti…

Spauracchi di ieri e di oggi

Spauracchi di ieri e di oggi

di Armando Polito Se pensiamo al successo, soprattutto economico, di maghi, indovini, fattucchiere e simili non deve far meraviglia che in tempi meno tecnologici e razionali dei nostri ci fossero anche nel Salento entità occulte ad uso degli adulti e dei bambini. Inizio dal mondo degli adulti sui i quali il discorso è più breve,…

Antenato del baseball? il basticallòi, un antico gioco salentino

Antenato del baseball? il basticallòi, un antico gioco salentino

Riflessioni filologiche sul nome neritino di un antichissimo gioco: il basticallòi di Armando Polito Il gioco, forse lontano antenato del baseball, consisteva nel far saltare un pezzo di legno di  forma cilindrica, lungo  circa  12 cm,  spesso  3 e  appuntito alle due estremità, collocato a terra, battendolo ad un’estremità con una specie di paletta lunga…

Le more mi fanno impazzire…

Le more mi fanno impazzire…

di Armando Polito Detto così sarebbe, se non fosse per la prima immagine certamente meno accattivante, forse, di quella di Manuela Arcuri, una di quelle esternazioni che, anche se fatte da un personaggio famoso, mi lasciano totalmente indifferente; e io famoso non sono, per cui debbo rinunziare a questa forma di autocompiacimento. E lo faccio…

Nicola G. De Donno, Li cunti te la nonna

Nicola G. De Donno, Li cunti te la nonna

di Emilio Panarese Nella monografia «Maglie» che pubblicai nel 1995 vi sono verso la fine due lunghi capitoli di circa 80 pp., il 16° e il 17°, dedicati interamente alle tradizioni ed al costume popolare di Maglie, al suo arcaico dialetto ed alla sua vasta letteratura. Scrivendo di questa nutrita letteratura, ho cercato di mettere…

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