MASINA: l’incredibile odissea etimologica e identificativa di un toponimo brindisino (2/2)

MASINA: l’incredibile odissea etimologica e identificativa di un toponimo brindisino (2/2)

di Armando Polito 3) ERMANNO AAR1 , Gli studi storici in Terra d’Otranto, in Archivio storico italiano, Nuva serie, tomo II, anno 1878, Viesseux, Firenze, 1878, p. 475  [in una sezione dedicata alla correzione (!) di toponimi]. A appare evidente come ad otto anni dal mansio del Profilo l’Aar gli abbia reso onore italianizzando il…

La cripta e la chiesetta di masseria “Santoria” in quel di Torre Santa Susanna

La cripta e la chiesetta di masseria “Santoria” in quel di Torre Santa Susanna

di Michele Mainardi Ci lasciamo alle spalle la campagna immota e vasta che fa silente mostra di sé dalle parti di “Sant’Antonio alla macchia”, a Nord-Ovest di San Pancrazio Salentino. Sotto un sole di primavera che riscalda più del dovuto, ferme stanno le chiome dei pini che, a punti, si aggrumano boscosi conferendo amenità al paesaggio…

La larva convivialis di Vereto ovvero della romanizzazione del Capo di Leuca

La larva convivialis di Vereto ovvero della romanizzazione del Capo di Leuca

  di Pierluigi Cazzato   Attraversando le esposizioni del Museo Archeologico Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce si possono scoprire alcuni peculiari reperti antichi che stupiscono e incuriosiscono anche il visitatore non appassionato di archeologia. Mi viene subito in mente lo splendido disco aureo proveniente dagli scavi di Roca (età del Bronzo Finale, XII/XI secolo a.C.),…

L’area archeologica di Provigliano e l’antico popolamento sulla Serra dei Cianci

L’area archeologica di Provigliano e l’antico popolamento sulla Serra dei Cianci

  di Pierluigi Cazzato In Puglia, l’alta densità di piccoli centri urbani è una caratteristica peculiare della provincia di Lecce. Soprattutto nella sua porzione meridionale, paesi e frazioni sorgono a breve distanza tra loro tanto che alcuni di essi formano, ormai, un unico agglomerato urbano (vedi il caso di Acquarica del Capo e Presicce). Nel…

La cappella della masseria Salamina, a Pezze di Greco

La cappella della masseria Salamina, a Pezze di Greco

di Michele Mainardi Masseria “Salamina”, oggi relais “Villa Cenci”, è una fastosa casa padronale originariamente residenza di nobili proprietari, che ora offre ospitalità di charme in un contesto di verde curato immerso nell’oliveto, nella dolce campagna di Pezze di Greco. Ristrutturata a castello, seguendo la tendenza del tardo Ottocento di riportare in vita lo stile…

Li Schiavoni, un abitato messapico fortificato in territorio di Nardò

Li Schiavoni, un abitato messapico fortificato in territorio di Nardò

  “Li Schiavoni (Nardò, Lecce), un abitato messapico fortificato. Ricerca, didattica, valorizzazione”   In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (28 e 29 settembre ’24) (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, il 28 settembre 2024 alle ore 18:00 si inaugura presso il MUSA -Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento la mostra: “Li…

La chiesa dei tre altari a Montalbano Vecchio di Ostuni

La chiesa dei tre altari a Montalbano Vecchio di Ostuni

di Michele Mainardi Non è difficile arrivare a “Montalbano Vecchio”, l’antica masseria-villaggio riconvertita a location  per matrimoni, che rimangono impressi per la dispensata arte dell’accoglienza, palpabile in ogni suo aspetto di charme. Usciti da Ostuni per la strada statale “16”, quella che ci conduce a Fasano, percorsi all’incirca nove chilometri si giunge a destinazione: svoltando a sinistra,…

Il casale di Valiano, dalle origini all’abbandono

Il casale di Valiano, dalle origini all’abbandono

di Pierluigi Cazzato A circa metà strada tra i comuni di Corsano e Gagliano sorgeva, fin quasi alla fine del Cinquecento, il casale di Valiano. Il toponimo si conserva ancora oggi (“Vagliano” sul Quadro d’Unione del comune di Alessano e “Masseria Vagliano” sulle carte IGM) e delimita una zona abbastanza ampia, al confine trai i…

“Acquaro” brindisino, da masseria a castello con attigua chiesa che è una meraviglia

“Acquaro” brindisino, da masseria a castello con attigua chiesa che è una meraviglia

di Michele Mainardi Usciamo da Mesagne per la via  che porta alla stazione ferroviaria di San Vito dei Normanni, la provinciale “44”; non dobbiamo fare molta strada per arrivare alla masseria “Acquaro”, oggi ridenominata “Castello”, a motivo della profonda ristrutturazione attuata sul finire degli anni ’20 del Novecento. Fu il comandante della Regia Marina Aslan…

Filippo De Raho pioniere della moderna viticoltura

Filippo De Raho pioniere della moderna viticoltura

FILIPPO DE RAHO PIONIERE DELLA MODERNA VITICOLTURA IN QUEL DI CONVENTO, NELLA TENUTA  “CALIZZI” CHE LAMBISCE IL FEUDO DI NOVOLI  di Michele Mainardi      A partire dagli anni ’70 dell’Ottocento  vi fu in terra d’Otranto un forte interesse verso il settore vitivinicolo che, nel decennio successivo, avrà una decisa espansione: lo dimostra l’aumento della superficie coltivata…

L’intonaco nell’edilizia salentina

L’intonaco nell’edilizia salentina

di Mario Colomba   L’intonaco (tunica), come si evince dalla terminologia dialettale, era un rivestimento della muratura che veniva praticato non solo per motivi estetici ma anche per preservare la muratura dal degrado derivante  dall’esposizione diretta agli agenti atmosferici. Di solito, la malta impiegata nell’intonaco era confezionata con maggior cura sia nella scelta dell’inerte (tufina)…

Torri colombaie a Montesardo

Torri colombaie a Montesardo

di Michele Bonfrate   Una fotografia [1] molto bella ed interessante ripresa ante estate 1908 è conservata a Roma nelle raccolte fotografiche dell’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione dipendente dal Ministero della Cultura e documenta la presenza a Montesardo di una antica torre colombaia che era ubicata a qualche decina di metri a sud…

Ancora su Paolo Emilio Stasi, con una sua foto

Ancora su Paolo Emilio Stasi, con una sua foto

di Riccardo Carrozzini Nel trascorso anno 2022 è caduto il centenario della morte, oltre che di Cosimo De Giorgi, anche di Paolo Emilio Stasi. Il 22 dicembre il Museo Castromediano ha inaugurato la mostra Paolo Emilio Stasi, pittore e archeologo in terra d’Otranto tra otto e novecento, che sarà visitabile fino al 31 gennaio prossimo….

A Brindisi non ci si va e non ci si ferma, si arriva e si parte

A Brindisi non ci si va e non ci si ferma, si arriva e si parte

  Brindisi: città ‘al limite’ e ‘città ‘limes’ da meta ideale d’ogni fuga a frontiera verso l’immaginario   di Gianfranco Perri Parecchi anni fa scrissi di Buenos Aires1 e raccontai di quella bella e interessante città sudamericana che in più occasioni ho avuto il piacere di visitare, sia per lavoro che per diletto. Il contesto…

Monte Magalastro tra Sava e Torricella

Monte Magalastro tra Sava e Torricella

RESTI ARCHEOLOGICI, RICERCHE, DOCUMENTAZIONE E FONTI STORICHE   di Gianfranco Mele Monte Magalastro si trova tra l’agro di Sava e quello di Torricella, a 96 mt. sul livello del mare. Dalla sommità dell’altura è possibile dominare con lo sguardo un’ampia fetta del panorama circostante, compresi il comune di Torricella e la zona costiera. Gli studi…

Elegia dell’ulivo

Elegia dell’ulivo

  LA “PASSIONE” DEGLI ULIVI di Paolo Vincenti Ulivi ricurvi, intrecciati in un abbraccio spasmodico di vita, avvinghiati alla terra con le loro radici eppure anelanti al cielo, fermi immobili nel perenne scorrere delle cose eppure in continua mutazione, sempre uguali a se stessi pure rinnovandosi e trasformandosi nell’alternarsi delle stagioni. Questo almeno erano gli…

L’arte del costruire nel Salento. La squadratura dei conci di tufo

L’arte del costruire nel Salento. La squadratura dei conci di tufo

  di Mario Colomba Nel Medio Evo, era diffusa la convinzione che la capacità di lavorare la pietra da taglio fosse un dono divino. Per questo agli scalpellini era consentito uno speciale status socio-politico di particolare privilegio che, per esempio consentiva loro di spostarsi con notevole libertà anche nell’attraversamento di frontiere di stati diversi. In…

La “murteddra” (il mirto)

La “murteddra” (il mirto)

  di Rocco Boccadamo   Intanto che prosegue il soggiorno alla “Pasturizza” di Marittima, in tal modo confidando in una migliore tutela dal rischio Covid, ecco un’altra tappa di passi del ragazzo di ieri, a contatto, invero gradevole e tonificante, con gli elementi naturali a portata di mano e di vista, tutto d’intorno, lungo il…

Radici in fiamme

Radici in fiamme

di Pier Paolo Tarsi Oggi mi sono concesso una lunga camminata con Tris ripercorrendo lo stesso tragitto che tempo fa, all’inizio dell’estate, mi permise di notare che un giovane uomo aveva preso a curare un uliveto non distante da casa mia e da tempo abbandonato a se stesso. Mi rallegrò molto constatare allora che qualcuno…

Il mimetismo del Geco comune

Il mimetismo del Geco comune

  di Sandro D’Alessandro   Sulla base di ciò che è stato affermato nei paragrafi precedenti riguardo le capacità mimetiche del Geco comune e di quanto sarà qui evidenziato sulla variazione di cambiare colore in base a quanto presente nel campo visivo dell’animale, l’apparato visivo del Geco comune assumerebbe un rilievo di eccezionale importanza, in…

Liborio Salomi e il capodoglio di Punta Palascia (II parte)

Liborio Salomi e il capodoglio di Punta Palascia (II parte)

di Riccardo Carrozzini     La vendita venne infine effettuata al Museo di Zoologia e di Anatomia comparata della Regia Università di Pisa, il cui direttore era il prof. Sebastiano Richiardi, che offrì un corrispettivo di lire mille più spese di trasporto a suo carico. La spedizione venne effettuata nel maggio 1903. In una lettera…

Liborio Salomi e il capodoglio di Punta Palascia (I parte)

Liborio Salomi e il capodoglio di Punta Palascia (I parte)

di Riccardo Carrozzini Liborio Salomi (Carpignano Salentino, 1882 – Lecce 1952) è lo scienziato / geologo / naturalista / tassidermista, amico e collaboratore di Cosimo De Giorgi, al quale succedette nella cattedra di Scienze naturali e nella direzione del Museo – Gabinetto di Scienze presso l’Istituto “O. G. Costa” di Lecce. Di lui mi sono…

I guardiani del mare si raccontano e i più belli sono nel Salento (IV parte)

I guardiani del mare si raccontano e i più belli sono nel Salento (IV parte)

  di Cristina Manzo Non è visibile dalla litoranea che da Otranto conduce a Porto Badisco, si trova in prossimità di una base militare. Si parcheggia l’auto in uno spiazzo sterrato e in dieci minuti, con una tranquilla camminata, ci si arriva lungo un sentiero che si fa strada in mezzo alla natura, tra rocce…

Nuove scoperte sullo straordinario mondo dei Gechi (terza parte)

Nuove scoperte sullo straordinario mondo dei Gechi (terza parte)

Del melanismo del Geco comune (o, in alcuni casi, del suo mimetismo al contrario) di Sandro D’Alessandro La possibilità di cambiare colore si accorda bene con le caratteristiche del Geco, che è un animale relativamente lento, corpulento a maturità ed inadatto a mantenere a lungo un incedere di una certa velocità. La sua andatura a…

Nuove scoperte sullo straordinario mondo dei Gechi (seconda parte)

Nuove scoperte sullo straordinario mondo dei Gechi (seconda parte)

di Sandro D’Alessandro   Piccole storie di piccoli Gechi alla ricerca di una vitamina Ma, alla luce delle possibilità dell’affine Geco comune di cambiare colore non solo nel senso del melanismo, ma di un vero e proprio considerevole mimetismo, appare più che plausibile l’ipotesi (suffragata peraltro dalla foto riportata) che il Geco di Kotschy sia…

Nuove scoperte sullo straordinario mondo dei Gechi (prima parte)

Nuove scoperte sullo straordinario mondo dei Gechi (prima parte)

  di Sandro D’Alessandro[1]   Premessa L’osservazione appassionata della natura può permettere a volte di rilevare dei fenomeni che non sono mai stati descritti e che non ci si sarebbe aspettati di riscontrare. È sorprendente verificare come dei processi che per loro natura ed accessibilità sono alla portata di tutti siano stati così a lungo…

A settant’anni dalle lotte dell’Arneo, una riflessione sulla riforma agraria nel Salento (1950-1960) (quarta parte)

A settant’anni dalle lotte dell’Arneo, una riflessione sulla riforma agraria nel Salento (1950-1960) (quarta parte)

di Salvatore Coppola All’alba del 28 dicembre più di duemila lavoratori si portarono con le biciclette (prezioso strumento per raggiungere l’Arneo, che distava decine di chilometri dai paesi limitrofi), con i loro arnesi di lavoro e con bandiere rosse e tricolori sulle masserie Carignano piccolo, Mandria Carignano, Case Arse e Fattizze, zone limitrofe a quella…

A settant’anni dalle lotte dell’Arneo, una riflessione sulla riforma agraria nel Salento (1950-1960) (terza parte)

A settant’anni dalle lotte dell’Arneo, una riflessione sulla riforma agraria nel Salento (1950-1960) (terza parte)

di Salvatore Coppola Sulla vicenda complessiva dell’Arneo è opportuno fare alcune considerazioni. Il movimento contadino pugliese, fin dai primi anni del secolo scorso, e in modo clamoroso nel primo dopoguerra, si è sostanzialmente espresso in forme di lotta anarcoidi ed estremistiche tipiche di una regione caratterizzata dalla presenza di una grandissima massa di braccianti e…

Coronavirus: alla vigilia della fase 3

Coronavirus: alla vigilia della fase 3

di Nazareno Valente   Un breve sguardo sulla situazione dell’epidemia alla vigilia della fase 3. La curva dei contagi ci narra dell’andamento dell’epidemia e di come essa adesso risulti contenuta, ma non certo sotto controllo. Abbiamo infatti ancora giornalmente quasi un migliaio di nuovi casi, anche se, per il 75%, essi risultano concentrati nelle quattro…

A settant’anni dalle lotte dell’Arneo, una riflessione sulla riforma agraria nel Salento (1950-1960) (terza parte)

A settant’anni dalle lotte dell’Arneo, una riflessione sulla riforma agraria nel Salento (1950-1960) (terza parte)

di Salvatore Coppola Nel corso dei lavori della Conferenza interregionale delle Federbraccianti di Puglia e Lucania (Matera, 13 e 14 maggio 1950), si discusse ampiamente delle occupazioni delle terre che si erano avute nella provincia di Lecce. «Nei mesi di novembre e dicembre 1949 e gennaio 1950» – si legge nel testo del documento finale…

Biodiversità nell’oliveto del Salento, agli inizi del XX secolo

Biodiversità nell’oliveto del Salento, agli inizi del XX secolo

di Gianpiero Colomba In Terra d’Otranto, tra la fine del XVIII° e per tutto il XIX° secolo, come conseguenza dei continui dissodamenti dovuti alla nascita di nuovi impianti con piante che per la prima volta colonizzavano il territorio (olivo, gelso, fichi, tabacco, ecc.), c’era poca disponibilità di nuovi terreni coltivabili. Una chiave per l’equilibrio produttivo…

I colori del paesaggio salentino

I colori del paesaggio salentino

di Fernando Scozzi Campo di grano e torre colombaia nei pressi di Felline, ovvero i colori del paesaggio salentino: dal verde del grano al giallo-oro delle spighe, dal rosso dei papaveri all’azzurro del cielo al bianco delle case fra gli ulivi. La torre merlata, visibile dalla provinciale che da Felline porta alla marina di Ugento,…

Zinzulusa: una grotta e un toponimo tra fantasia e realtà (2/2)

Zinzulusa: una grotta e un toponimo tra fantasia e realtà (2/2)

di Armando Polito Tra i numerosi lavori non inclusi in Opera omnia c’è anche Descrizione della grotta della Zinzanusa, ossia dell’antico tempio della dea Minerva in Castro Minerva ne’ Salentini, s. n., Napoli, 1807 (estratto dal Giornale enciclopedico di Napoli, anno II, tomo I, gennaio 1807). La descrizione del Monticelli trovò ospitalità anche all’estero, tanto…

Zinzulusa: una grotta e un toponimo tra fantasia e realtà (1/2)

Zinzulusa: una grotta e un toponimo tra fantasia e realtà (1/2)

di Armando Polito “Fantastico” è l’aggettivo più usato come sinonimo di “stupendo“, “bello“, ma pure per indicare “ciò che è frutto della fantasia“. Alla nostra grotta si addicono entrambi i significati e, se per spiegare il primo, basta visitarla o accontentarsi dell’album che apre questo post, per il secondo bisognerà ricorrere alla storia e alla…

Il Salento è anche questo

Il Salento è anche questo

di Rocco Boccadamo Le ombre della bella sera estiva sono appena calate sulle ultime sinuosità a saliscendi della litoranea Castro – Leuca, itinerario fra i più fantastici e magici. Accanto al porto di Finibus Terrae, alla base della cascata terminale dell’Acquedotto Pugliese, lo sguardo è portato a girarsi in alto per contare i fasci del…

Come eravamo? Innovazione e costruzione della proposta turistica nel Salento degli anni Settanta.

Come eravamo? Innovazione e costruzione della proposta turistica nel Salento degli anni Settanta.

di Cristina Manzo “Apparve il porto. Più da vicino, apparve al monte in cima di Pallade il delubro. Allor le vele colammo, e con le prove in terra demmo. È di ver l’Oriente un corvo seno in guisa d’arco, a cui di corda invece sta d’un lungo macigno un dorso avanti. Ove spumoso il mar…

Il problema difficile della rivalutazione delle costruzioni a secco nel Salento

Il problema difficile della rivalutazione delle costruzioni a secco nel Salento

di Pier Paolo Tarsi   Ed ora, dopo il clamore? Il problema difficile della rivalutazione delle costruzioni a secco nel Salento. Le più tardive bocche si compiacciono ancora in queste ore per il recente riconoscimento da parte dell’Unesco delle costruzioni a secco quali patrimonio dell’umanità. Dopo la consueta sbornia mediatica condita da immancabile cassa di…

Le costruzioni a secco del Salento, patrimonio dell’umanità. Se ne discute il 13 a Nardò

Le costruzioni a secco del Salento, patrimonio dell’umanità. Se ne discute il 13 a Nardò

Dopo il rinvio dello scorso 4 gennaio a causa delle avverse condizioni metereologiche viene rinnovato l’appuntamento voluto dalla Fondazione Terra d’Otranto, con il patrocinio della Città di Nardò, che avrà per tema “Le costruzioni a secco del Salento, testimoni del nostro sentire più intimo e del nostro passato, patrimonio dell’umanità”. L’incontro – dibattito avrà inizio…

Muretti e furnieddhi, il patrimonio delle costruzioni a secco del Salento

Muretti e furnieddhi, il patrimonio delle costruzioni a secco del Salento

MURETTI E FURNIEDDHI, IL PATRIMONIO DELLE COSTRUZIONI A SECCO DEL SALENTO Incontro domani alla chiesa di Santa Teresa organizzato dalla Fondazione Terra d’Otranto   Le costruzioni a secco del Salento è il tema dell’incontro-dibattito in programma domani, venerdì 4 gennaio, alle ore 19:30 presso la chiesa di Santa Teresa. Si tratta di una iniziativa della…

I muretti a secco Patrimonio dell’Umanità. Un incontro a Nardò il 4 gennaio

I muretti a secco Patrimonio dell’Umanità. Un incontro a Nardò il 4 gennaio

Ne hanno dato ampio risalto le varie testate nazioni poche settimane fa: i muretti a secco riconosciuti Patrimonio dell’Umanità, poiché rappresentano  “una relazione armoniosa fra l’uomo e la natura”. La scelta dell’UNESCO è stata determinata poiché: “L’arte del dry stone walling riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre…

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

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