di Gianni Ferraris
Come avevamo anticipato in altro articolo il progetto faraonico prevede una lottizazione selvaggia per la costruzione di circa 200.000 metri cubi di parallelepipedi in cemento nella zona a ridosso di Porto Selvaggio. Vediamo chi sono gli attori di questo dramma:
Sui 168.686 metri quadri di terreno 106.339 appartengono a due ditte napoletane:
La SOCITUR srl che ne detiene 74.156 e la ANTALE snc con 32.183.
Le due imprese hanno un capitale sociale complessivo di poco più di 15.000 euro, in particolare:
ANTALE Snc Amministratore Napoletano Alessandro, soci: Napoletano Antonio e Riselli Marcella. Le loro quote societarie sono di 10.000.000 di vecchie lire a testa pari a 5164,27 euro per un totale di 15494 euro.
SOCITUR srl Amministratore unico : Pone Carmine (già sindaco di Sant’Anastasia, poi dimissionato dai suoi consiglieri che non approvarono il bilancio.)
Soci: Riselli Marcella (toh, un cognome già sentito in Socitur), Parisi Alessandro, Napoletano Antonio (toh, un altro cognome noto) Covino Rosanna, Vela Domenico e Raucci Francesco.
Il capitale sociale complessivo è di € 10.920-
La socitur denuncia zero dipendenti.
Questi signori detengono una quota imbarazzante di terreni per il loro peso economico, sarà molto interessante capire: da chi, come e quando sono stati acquistati, soprattutto se sono stati pagati per contanti e se sono stati interamente pagati. Staremo attenti a quel che succederà in futuro, la cosa incuriosisce sempre più. Al momento una cosa è certa, i campani amano il Salento al punto di volerlo acquistare a pezzi. Già alcuni tentativi sono stati bloccati da indagini passate. Si parlava di aziende non proprio limpide e altre amenità. Veramente vogliamo minimizzare tutto quanto? L’amministrazione comunale di Nardò che ne dice?