di Floriano Cartanì
“L’antropologo del sentimento”, così l’autrice Stefania Romito definisce magistralmente la poetica di Pierfranco Bruni, attraverso un recente libro dedicato interamente a lui.
Si tratta di una primizia scritta dalla Romito, per la Passerino Editore, assai profonda quanto interiore per quel che concerne l’analisi poetica di Pierfranco Bruni. Un testo che nasce da un vero e proprio studio operato dalla scrittrice, sull’arte della poesia del noto scrittore e saggista internazionale, calabrese di nascita e tarantino d’adozione.
Due alleanze di pensiero che appaiono camminare all’unisono nella reciproca vicinanza letteraria in essere da tempo, a ragione della scrittura di libri e nel corso di eventi che li hanno visti molto spesso protagonisti insieme: lei giornalista professionista e Responsabile letteraria del Centro Leonardo da Vinci di Milano lui, Piefranco Bruni, già candidato al Nobel per la Letteratura e di nota rilevanza nel panorama editoriale italiano ed estero. I grandi autori come appunto Pierfranco Bruni, non si distinguono e si elevano sugli altri scrittori per il proprio lungo pubblicare libri. Le differenze risiedono anzitutto nella propria intrinseca capacità di trasmettere, attraverso la scrittura di libri ma anche convegni e simposi letterari, sensazioni vere, contenuti profondi, innovativi e creativi come avviene, appunto, in Pierfranco Bruni. Ma il nostro, se volete, si distingue ancora di più perché riesce pure a creare nei fatti un alone d’influenza letteraria in chi lo frequenta o lo legge assiduamente. Forse proprio per questo Stefania Romito nel suo “L’anima poetica di Piefranco Bruni”, è riuscita probabilmente come nessuno mai finora, ad approfondire anche quei contenuti poetici più cari espressi da Piefranco Bruni: ora classici ora innovativi, ma sempre componimenti dotati di una grandissima raffinatezza e ricercatezza stilistica. Ciò nondimeno l’osservazione poetica di Stefania Romito non si è fermata solamente ad accogliere e raccogliere per iscritto tutto ciò che di più prezioso emanano i bruniani temi ispirati, è infatti andata oltre. Per l’autrice questo suo lavoro letterario su Piefranco Bruni, ha rappresentato alla fine persino un’esperienza di vita e, appunto, una specie di palpabile antropologia dell’anima (come spesso ama dire lo stesso Bruni), che si assapora e si interiorizza come tutte le più stupefacenti esperienze che rendono sublime la nostra stessa esistenza. “Versi che si vivono leggendoli e che si leggono vivendoli”, ha avuto modo di sottolineare a riguardo la stessa Stefania Romito la quale, tra l’altro, oltre a essere anche conduttrice radiofonica e televisiva, fondatrice dell’associazione “Ophelia’s Friends cultural projects, è responsabile per la Lombardia del sindacato Libero Scrittori Italiani.
Tra le diverse pubblicazioni di Stefania Romito, ricordiamo il romanzo d’esordio “Attraverso gli occhi di Emma”, i thrillers della serie “Ophelia, le vite di una ghost writer” e la raccolta di poesie “Nadir e Najeli” in collaborazione proprio con Pierfranco Bruni.