Il 21 giugno 2021 si inaugura a Nardò il Piccolo Museo del costume popolare del Salento, allestito nel primo piano del castello neritino, curato dall’associazione culturale “BellissimaMente”, presieduta da Lietta Andriani.
Ancora uno spazio culturale si aggiunge a quelli già esistenti, che stanno trasformando il cinquecentesco castello della Città in un valido contenitore culturale, necessario per i residenti e per i turisti, ma principalmente per le scuole cittadine.
Questa nuova vetrina ospiterà la raccolta di abiti del Settecento riprodotti negli anni Settanta del secolo scorso da Corido, il compianto docente neretino scomparso ad aprile scorso, e messi a disposizione dal figlio Arturo Cioni.
Le riproduzioni si attengono alle raffigurazioni dei costumi popolari dipinte da Antonio Berotti e Stefano Santucci, incaricati per questa importante raccolta dal Re Ferdinando di Borbone e dalla Corte del Regno di Napoli, ben consapevoli della varietà e particolarità.
Cioni realizzò il suo progetto che mirava a riprodurne le fattezze con la preziosa consulenza del magistrato Michele Paone, squisito collezionista e profondo conoscitore della realtà salentina nei secoli, oltre che autore del volume di grande formato Il Costume Popolare Salentino, edito da Mario Congedo di Galatina in più edizioni.
Dal comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale la finalità di questa nuova realtà, che aderisce ai Piccoli Musei Italiani: “Restituire alla memoria collettiva questo patrimonio significa far riaffiorare il sentimento d’appartenenza e superare stereotipi sulle abitudini di vita dei nostri antenati, troppo spesso rappresentati unicamente come gente “alle pezze”. Innumerevoli testimonianze dimostrano come invece il nostro fu un popolo “colorato”, allegro, accogliente, operoso, “musicale”, prezioso, proprio come i costumi che lo rappresentano”.
A proposito di costumi popolari salentini ne ha anche scritto il Prof. Armando Polito, del quale riproponiamo quanto ha scovato e che ben introduce all’esposizione che sta per inaugurarsi, riproponendo le cinque stampe del costume tipico di altrettanti centri di Terra d’Otranto, tratte dalla Raccolta di sessanta più belle vestiture che costumano nelle città, terre e paesi in provincie diverse del Regno di Napoli, parte II, numero XXX, presso Talani e Gervasi negozianti di stampe, Strada del Gigante III Palazzo n. 7, Napoli, 1792.
Molto interessato all’iniziativa perchè vorremmo riproporre e riprodurre i vestiti dell’Uomo e della Donna di Tuglie che esistono solo nella versione in bianco e nero ed esistono disparità di vedute sul colore della “sarica”. Ringrazio per l’attenzione e in attesa di venirvi a trovare, invio cordialità. Giuseppe Bernardi
Fantastico, grazie a tutti coloro che hanno messo impegno e passione.