di Nazareno Valente
Un breve sguardo sulla situazione dell’epidemia alla vigilia della fase 3.
La curva dei contagi ci narra dell’andamento dell’epidemia e di come essa adesso risulti contenuta, ma non certo sotto controllo. Abbiamo infatti ancora giornalmente quasi un migliaio di nuovi casi, anche se, per il 75%, essi risultano concentrati nelle quattro regioni in cui è attualmente maggiore il contagio: Lombardia, Piemonte, Emilia e Romagna e Liguria.
La tabella fornisce i dati che caratterizzano la storia dei contagi e un valore (% positivi/casi testati) con il quale s’intende cogliere l’incidenza dell’ultima settimana, in modo da poter in un qualche modo evidenziare la situazione attuale delle varie regioni.
Per quanto riguarda la storia, si può rilevare che il tasso di letalità a livello nazionale è pari al 14,13%, uno dei più alti verificati nei Paesi in cui s’è diffuso il Covid-19. In altre parole ci dice che, su mille contagiati, 141 nostri connazionali non ce l’hanno fatta a superare la malattia.
Tra le diverse regioni è la Lombardia che presenta il più alto tasso di letalità (18,28%), mentre se limitiamo l’attenzione al solo Sud, vediamo che è la Puglia a detenere questo triste primato (10,59%).
La Puglia è anche una delle regioni nelle quali sì è fatto il minor uso percentuale di tamponi (1,55%) probabilmente perché ne ha fatto un uso mirato, almeno considerato l’andamento dell’epidemia.
Per valutare la situazione attuale, si sono presi in considerazione i valori delle percentuali di positivi riscontati nei test effettuati nell’ultima settimana e se ne è calcolata la media.
Per la Puglia tale valore è risultato dell’1,41%, come dire che su mille tamponi fatti si riscontrano poco più di 14 positivi. Il che non è un valore molto elevato, tra l’altro molto inferiore alla media nazionale (2,57%).
Le regioni che sembrano da questo punto di vista più in sofferenza, sono: la Lombardia (6,37%), la Liguria (5,56%) ed il Piemonte (4,05%). Il non banale valore del tasso di positività rilevato in queste zone dovrebbe invitare le autorità nazionali e regionali ad adottare la fase 3 con grande cautela.