Marco Imperio, Luigi Semola. Agronomo, economista e politico, Lecce, Eusist, 2016
PREFAZIONE di Franco Antonio Mastrolia, Docente di Storia Economica – Università del Salento
Tra i personaggi che hanno avuto poca attenzione da parte degli storici è senz’altro Luigi Semola, nato a Muro nel 1783 da ricca famiglia di origine spagnola. Studia ad Otranto per trasferirsi a Lecce e, infine, a Napoli dove vive l’esperienza liberale. Per il suo carattere forte e la vasta intelligenza, ricopre numerosi e delicati incarichi. Prima verificatore di sale e dogana ad Otranto, poi decurione di Otranto dal 1814 al 1815 e consigliere distrettuale dal 1836 al 1839 e ancora consigliere provinciale di Terra d’Otranto dal 1840 al 1843 e dal 1853 al 1856. Sorvegliato negli anni Venti dalla polizia in quanto carbonaro, partecipa ai moti liberali del 1848. E’ il primo presidente della provincia di Terra d’Otranto nell’Italia unificata e deputato al Parlamento, rappresentando il collegio di Maglie nella IX legislatura dal 1865 al 1867. Muore ad Otranto nel 1872.
Oltre al suo impegno politico, poco conosciuto, Semola è ricordato come attento amministratore e impegnato per la crescita agricola ed economica di Terra d’Otranto. Inizia con l’amministrare il patrimonio regolare della diocesi di Otranto e subito le sue capacità sono riconosciute dai pochi attenti latifondisti. Viene chiamato a gestire dal 1828 e sino al 1860, come amministratore generale e vicario generale della casa Granito-Pignatelli, le diverse proprietà introducendo nuove coltivazioni, attrezzi agricoli e pressoi idraulici, con una gestione innovativa. La fiducia del principe Angelo Granito di Belmonte è massima, tanto da affidargli la costruzione a Galatone di un grande stabilimento oleario illuminato a gas nel 1845, il primo in Terra d’Otranto e ricordato, tra gli altri, dal Castiglione, Balsamo, De Giorgi, Arditi, e di recente da Zacchino, da Imperio e da chi scrive.
Non manca il suo contributo, in qualità di socio ordinario, della Società Economica di Terra d’Otranto. Gaetano Stella, segretario perpetuo, lo ricorda per il suo talento, le cognizioni scientifiche ed agrarie. Il 23 gennaio 1864 il prefetto di Lecce lo informa che, per il suo contributo “al progresso agricolo”, il Ministero di agricoltura, industria e commercio gli concede il diploma magistrale di cavaliere.
Un personaggio, dunque, di spessore ma anche “enigmatico” sul quale il dott. Marco Imperio, dopo l’importante contributo su Vincenzo Cepolla, ha lavorato con non poche difficoltà, scavando diversi fondi archivistici. Le approfondite ricerche hanno dato il giusto valore ad un personaggio di rilievo, che vive in un periodo di grandi difficoltà e di cambiamenti. Nonostante l’esiguità delle fonti archivistiche e bibliografiche, grazie all’attenta e appassionata ricerca dell’Autore, possiamo inserire senza alcun dubbio Luigi Semola tra i “benemeriti” di Terra d’Otranto.