di Armando Polito
Quattro autori in un colpo solo, perché solo di qualcuno di loro son riuscito a reperire qualcosa, oltre a scarne informazioni . Ho condensato il tutto nelle relative schede.
FELICE ZECCA
Nel volume IV dei cataloghi manoscritti dell’Arcadia custoditi nella Biblioteca Angelica di Roma, volume che si riferisce alla custodia di Michele Giuseppe Morei (dal 1743 al 1766), si legge: Altibio Elimeo, Felice Zecca da Lecce, dottore.
In Efraimo Chambers, Dizionario universale delle arti e delle scienze, Pasquali, Venezia, 1749, s. p. compare nell’elenco dei leccesi appartenenti alla Società Reale di Napoli con la dicitura: Il Signor Dottor D. Felice Zecca Med.
Per quanto riguarda il nome pastorale, se per Altibio mi sfugge qualsiasi riferimento, Elimeo potrebbe essere forma aggettivale dal greco Ἐλιμία (leggi Elimìa), località della Macedonia.
Un suo sonetto è segnalato dal Dizionario biografico degli Uomini Illustri di Terra d’Otranto, Lacaita, Manduria, 1999 in Raccolta di componimenti de’ signori accademici Spioni di Lecce composta in occasione della natività del serenissimo primogenito reale infante D. Filippo. Intitolata alla maestà di Carlo Borbone dall’illustriss. signor D. Domenico Maria Guarini patrizio, e general sindaco della città di Lecce, Viverito, Lecce, 1747. Del volume l’OPAC registra l’esistenza di due soli esemplari: uno, mutilo, è custodito presso la Biblioteca Provinciale Nicola Bernardini di Lecce, l’altro presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli. Lascio a qualche volenteroso lettore quel controllo diretto che non mi è stato possibile fare e ringrazio anticipatamente chi vorrà comunicarne l’esito e, eventualmente, trasmettere il testo del sonetto.
TOMMASO POSSENTE
In Giovanni Mario Crescimbeni, L’Arcadia, Antonio de’ Rossi, Roma, 1711, p. 363 si legge: Larisbo Zanio. Il Padre Agostino di S. Tommaso d’Aquino Procuratore generale de’ Cherici Regolari delle Scuole Pie, al secolo Tommaso Possente da Trepuzzi. Colon(ia). Mar(iana). Viene riportata a margine come data di ingresso nell’Arcadia il 27 novembre 1704. La colonia Mariana fu fondata nella Religione dei Chierici Regolari delle Scuole Pie l’8 novembre 1703. Il suo motto era: Hinc satur (Da qui sazio).
Per Larisbo non ho individuato nessun possibile riferimento, mentre Zanio potrebbe essere una forma aggettivale da Ζάν/Ζανός (leggi Zan/Zanòs), forma dorica per Ζήν/Ζηνός (leggi Zen/Zenòs) che significa Zeus.
RICCARDO MATTEI
In Comentari del Canonico Giovanni Mario Crescimbeni Custode d’Arcadia intorno alla sua Istoria della volgar poesia, Basegio, Venezia, 1730, volume IV, p. 376 si legge: Darelmo … Il Dottor Riccardo Mattei d’Alessano.
I puntini di sospensione dopo Darelmo significano che la seconda parte del nome pastorale (che di solito contiene un riferimento toponomastico) non risulta assegnata. Ma per Darelmo mi sfugge qualsiasi possibile riferimento.
Il Dizionario biografico degli Uomini Illustri di Terra d’Otranto, op. cit. segnala tre suoi sonetti: uno in Oronzo Carro, L’ Accademia degli spioni di Lecce, Chiriatti, Lecce, 1723, p. 15 e gli altri due in Pompa accademica celebrata nel dì orimo d’ottobre natale dell’Augustissimo Imperadore Carlo VI di Spagna per l’anno MDCCXXI, Nuova stampa del mazzei, Lecce, 1721, pp. 64-65. Della prima opera l’OPAC registra l’esistenza di un solo esemplare presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e, per i motivi già addotti per Felice Zecca, confido nell’aiuto di qualche volenteroso lettore. La rete, invece, mi consente di riprodurre quanto contenuto nella seconda.
Colmo d’alta letizia il giorno riedea,
che a noi refulseb d’almac luce, e pura,
CARLO nascendo, a cui l’eterna cura
de l’Iberiad, e Germania il freno diede.
Dì tu Signor, che d’invincibil fede
armato reggi, ed è nostra ventura,
Lecce, l’illustri, ed all’età futura
fai gire la gloria sua, ch’ogn’altra eccedef.
Ben n’avrai mertog egual, che l’oprah è tale,
che non teme del tempo ingiuria, ed ira,
ma sarà sempre chiara, ed immortale.
Un sì bel dì per te sia sacro al Tempio
del’onore, e fin dove il Sole gira
giungerà di tua Fede un vivo esempio.
_____________
a ritorna
b brillò
c nobile
d Spagna
e avanzare
f supera
g merito
h impresa
Signor vorrei in queste selve anch’io
cantar le lodi di sì lieto giorno,
che nascer vide d’ogni grazia adorno
CARLO de’ regni suoi dolce desio.
Ma non s’erge tant’alto il canto mio,
che solo il gregge a questa valle intorno
ode pascendo, e quando ei fa ritorno
al chiuso loco, onde il mattino uscìo,
bensì là dove il bosco in più segreta
parte, raccoglie de’ silvestri Dei,
la turba, e delle Ninfe il sacro coro.
Pregarò, ch’al mio Regea, offrendo loro
sovraa rustico altare i voti miei
ogni ventura sia felice, e lieta.
__________
a re
b sopra
NICCOLÒ ARNONE
In Comentari del Canonico Giovanni Mario Crescimbeni Custode d’Arcadia intorno alla sua Istoria della volgar poesia, Basegio, Venezia, 1730, volume IV, p. 376 si legge: Democle … Niccolò Arnone d’Alessano.
Democle potrebbe essere connesso con il greco Δημοκλῆς (leggi Democlès), variante di Δαμοκλῆς (leggi Damoclès), cioè Damocle, il cortigiano di Dioniso II di Siracusa, che per aver adulato il suo signore fu da questi fatto sedere sul proprio trono con sul capo sospesa una spada retta solo da un crine di cavallo, perché capisse i pericoli incombenti sui regnanti.
(CONTINUA)
Per la prima parte (premessa): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/07/08/gli-arcadi-di-terra-dotranto-premessa-1-x/
Per la seconda parte (Francesco Maria dell’Antoglietta di Taranto):
Per la terza parte (Tommaso Niccolò d’Aquino di Taranto):
Per la quarta parte (Gaetano Romano Maffei di Grottaglie):
Per la quinta parte (Tommaso Maria Ferrari (1647-1716) di Casalnuovo): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/08/16/gli-arcadi-di-terra-dotranto-5-x-tommaso-maria-ferrari-1647-1716-di-casalnuovo/
Per la sesta parte (Oronzo Guglielmo Arnò di Manduria, Giovanni Battista Gagliardo, Antonio Galeota e Francesco Carducci di Taranto):
Per la settima parte (Antonio Caraccio di Nardò):
Per l’ottava parte (Donato Capece Zurlo di Copertino): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/21/gli-arcadi-di-terra-dotranto-8-x-donato-maria-capece-zurlo-di-copertino/
Per la nona parte (Giulio Mattei di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/28/gli-arcadi-di-terra-dotranto-9-x-giulio-mattei-di-lecce/
Per la decima parte (Tommaso Perrone di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/03/gli-arcadi-di-terra-dotranto-10-x-tommaso-perrone-di-lecce/
Per l’undicesima parte (Ignazio Viva di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/11/gli-arcadi-di-terra-dotranto-ignazio-viva-di-lecce-11-x/
Per la dodicesima parte (Giovanni Battista Carro di Lecce):
Per la tredicesima parte (Domenico de Angelis di Lecce):
Per la quattordicesima parte (Giorgio e Giacomo Baglivi di Lecce):
Per la quindicesima parte (Andrea Peschiulli di Corigliano d’Otranto): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/31/gli-arcadi-di-terra-dotranto-15-x-andrea-peschiulli-di-corigliano-dotranto/
Per la sedicesima parte (Domenico Antonio Battisti di Scorrano): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/11/05/gli-arcadi-di-terra-dotranto-16-x-domenico-antonio-battisti-di-scorrano/
Per la diciassettesima parte (Filippo De Angelis di Lecce):
Per la diciottesima parte (Mauro Manieri di Lecce) https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/12/02/gli-arcadi-di-terra-dotranto-18-x-mauro-manieri-di-lecce/