di Armando Polito
Cominciamo con un giallo, quello del cognome.
Ne Il Catalogo degli Arcadi in coda a Prose degli Arcadi, Antonio De Rossi, Roma, 1717, tomo III, p. LXXXI si legge:
Battisti si legge pure in Giammaria Mazzucchelli, Scrittori d’Italia, Bossini, Brescia, 1758, volume II, parte I, p. 557, al quale rinvio per la biografia.
Poi le cose si complicano: Battisti diventa Battista in Eustachio d’Afflitto, Memorie degli scrittori del Regno di Napoli, Stamperia Simoniana, Napoli, 1794, tomo II, p. 79, dove pure si legge in nota che Mazzucchelli a proposito della scheda relativa al nostro in Scrittori d’Italia raccolse tutto ciò dalle notizie intorno a’ Canonici, e Cherici Beneficiari Vaticani p. 24 comunicategli manoscritte da Monsignor Garampi, Canonico allora di S. Pietro, ed ora Nunzio in Vienna. Si avverta però, che il Mazzucchelli scrive il cognome del N. A. Battisti, non Battista, come dal medesimo autore si scrisse, né seppe ciò che da noi si soggiugne. Preciso che in nota 2 il Mazzucchelli aveva espressamente citato la fonte manoscritta e, quindi, gli viene imputato un errore di lettura, il che suppone che anche il D’afflitto l’abbia letta.
Non è finita, perché in rete1 leggo che il cognome sarebbe non Battista, ma Donbattista3. Putroppo manca la fonte, ma potrebbe essere una pubblicazione citata in bibliografia: Maurizio Marra, Domenico Antonio Donbattista (note biografiche), Serafino Arti Grafiche, 2010. Non sono riuscito a reperirla ma sarei grato a chiunque l’avesse letta o allo stesso autore di una conferma o smentita circa Donbattista.
Nell’attesa nel titolo ho optato per la forma più antica (1717) all’inizio ricordata, confermata anche dai cataloghi successivi, compresi quelli recenti che si sono rifatti agli originali manoscritti conservati nell’archivio dell’accademia oggi depositato presso la Biblioteca Angelica di Roma.
Il suo nome pastorale risulta costituito dal solo Laudeno seguito da punti di sospensione, il che denota la mancata assegnazione della campagna, cioè della seconda parte che di solito conteneva un riferimento toponomastico. Non son riuscito a trovare nessun riferimento e il fatto che Laudeno sia stato successivamente al nostro il nome pastorale pure del cardinale Giovanni Battista Barni2 non mi ha dato, come speravo, alcun aiuto.
Dello scorranese, comunque, ci restano due sonetti2.
Poiché Belgrado la superba, e forte
sommisea al grand’Eugeniob il capo altero,
lieta tornando al dolce antico impero,
rotte l’Arabe indegne aspre ritorte c,
oh come impaziente ancor le porte
aprire a lui Bizanziod attende, e il feroe
giogo scuoter, condotta al ver sentiero
dalle vie di Maconf fallaci, e torte!
E seco Africa , ed Asia oppresse, e domeg,
Scipioh, e Alessandroi omail posti in obblio,
eterneran suo glorioso nome.
Che né il Tebrom, né il Gange o vide, o udio
di sacri lauri altre più degne chiome,
né invitto Eroe più generoso, e pio.
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a sottomise
b Eugenio di Savoia (1663-1736), generale francese al servizio del Sacro Romano Impero. Tra i migliori strateghi del suo tempo (era soprannominato Gran Capitano), diede agli Asburgo la possibilità d’imporsi in Italia e nell’Europa centrale ed orientale. Per la battaglia di Belgrado, città liberata dai Turchi il 17 agosto 1717, gli venne dedicata la canzone Prinz Eugen, der edle Ritter (Il Principe Eugenio, il nobile cavaliere).
c La ritorta era una piccola corda con cui si legavano ai prigionieri mani e piedi; qui sta nel senso metaforico di assedio.
d Bisanzio, la capitale dell’Impero Romano d’Oriente.
e feroce
f Maometto. Macone forma letteraria: Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, II, 2, 1: Questi or Macone adora, e fu cristiano.
g domate
h Scipione l’Africano
i Alessandro Magno
l ormai
m Tevere
Tu che le Greche, e le Latine cartea
volgi sovente, e in dotte prose, o in carmi
discerner sai le forti gesta, e l’armi,
ch’Asia domaro, Europa, e l’altra parte,
dimmi, eccelso Alessandrob, ove di Marte
Eroe maggior potrai saggio additarmi
del gran Eugenioc, e s’unquad aie letto in marmif
egual senno, valor, consiglio, ed arte?
L’illustri sue, e memorande imprese,
d’almag , e sola virtù partig ben chiari,
saran mai sempre ed ammirate, e intese.
Qual sien de’ lauri i degni fregi, e rari,
e quai le vie d’onore alte, e contese,
da lui sol fiah, ch’ogni Guerriero impari.
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a gli scritti latini e greci
b Alessandro Albani da Urbino, nipote di Clemente XI, cardinale, arcade per acclamazione col nome pastorale di Crisalgo Acidanteo.
c Vedi la nota b nel sonetto precedente.
d qualche volta
e hai
f iscrizioni
g prodotti, frutti
h avvenga
(CONTINUA)
Per la prima parte (premessa): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/07/08/gli-arcadi-di-terra-dotranto-premessa-1-x/
Per la seconda parte (Francesco Maria dell’Antoglietta di Taranto):
Per la terza parte (Tommaso Niccolò d’Aquino di Taranto):
Per la quarta parte (Gaetano Romano Maffei di Grottaglie):
Per la quinta parte (Tommaso Maria Ferrari (1647-1716) di Casalnuovo): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/08/16/gli-arcadi-di-terra-dotranto-5-x-tommaso-maria-ferrari-1647-1716-di-casalnuovo/
Per la sesta parte (Oronzo Guglielmo Arnò di Manduria, Giovanni Battista Gagliardo, Antonio Galeota e Francesco Carducci di Taranto):
Per la settima parte (Antonio Caraccio di Nardò): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/17/gli-arcadi-di-terra-dotranto-7-x-antonio-caraccio-di-nardo/
Per l’ottava parte (Donato Capece Zurlo di Copertino): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/21/gli-arcadi-di-terra-dotranto-8-x-donato-maria-capece-zurlo-di-copertino/
Per la nona parte (Giulio Mattei di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/28/gli-arcadi-di-terra-dotranto-9-x-giulio-mattei-di-lecce/
Per la decima parte (Tommaso Perrone di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/03/gli-arcadi-di-terra-dotranto-10-x-tommaso-perrone-di-lecce/
Per l’undicesima parte (Ignazio Viva di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/11/gli-arcadi-di-terra-dotranto-ignazio-viva-di-lecce-11-x/
Per la dodicesima parte (Giovanni Battista Carro di Lecce):
https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/18/gli-arcadi-di-terra-dotranto-12-x-giovanni-battista-carro-di-lecce/
Per la tredicesima parte (Domenico de Angelis di Lecce):
Per la quattordicesima parte (Giorgio e Giacomo Baglivi di Lecce):
Per la quindicesima parte (Andrea Peschiulli di Corigliano d’Otranto: https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/31/gli-arcadi-di-terra-dotranto-15-x-andrea-peschiulli-di-corigliano-dotranto/
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1 https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Antonio_Donbattista
2 In Rime degli Arcadi alle altezze Serenissime de’Principi Filippo Maurizio e Clemente Augusto di Baviera, tomo VII, Antonio de’ Rossi, Roma, 1717, p. 363.