di Pier Paolo Tarsi
Se fosse possibile scrivere qualcosa di univoco ed esauriente intorno alle opere di Lamas, ebbene, quelle, crediamo, semplicemente non sarebbero opere di Lamas. Così è per le immagini iconiche del territorio che ritroviamo nella serie delle illustrazioni digitali da lui firmate: costruzioni, scorci di paesaggi, architetture, vedute ed elementi tipici, tratti caratterizzanti o fortemente rappresentativi dell’immaginario locale e pugliese che, nelle sue mani, non hanno più nulla di consueto, pur restando perfettamente immutati nella loro immediata riconoscibilità, identificabili ed intimi proprio come lo spettatore li avverte.
Modi inconsueti – che oscillano fra tutte le sfumature possibili tra il ludico e il nostalgico – di manifestare ciò che è da sempre familiare, reinventandone totalmente la superficie e trasfigurandone in un sogno digitale colori, contrasti e luci, senza tuttavia intaccare, anzi, stranamente, amplificandone l’identità propria, la specifica atmosfera e gratificando un senso nucleare di attaccamento degli spettatori per lo scenario delle loro esistenze che riappare in questo sorprendente abito.
Umili o solenni, naturali o artificiali, antichi ma tirati a lustro o recenti ma trascurati, unici come i profili e le forme di certi edifici monumentali o come alcuni celebri scorci, oppure prodotti in serie o potenzialmente anonimi come le linee dei tralicci, le pale eoliche o le forme di una periferia industriale, ogni elemento presente in questo sogno a colori animato e non di Lamas riesce a penetrare le pieghe più intime dei suoi luoghi d’origine e restituirle in un linguaggio del tutto nuovo ma fedele all’essenziale.
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bene – Lamas si fa guardare e pensare al dilà delle tecniche e dei tecnicismi: ci viene incontro , direi, con la poetica delle – Geometrie piane ” fisicità ” da godere – pulita e fissa nell’orizzonti – immagini che guardano il metafisico – ma lo scansano per non copiare se pure in esse vige un -900 particolare – ridandoci i Santelia e i De Chirico – congratulazioni – e cordialità sempre a Tutti -peppino martina