di Armando Polito
Fece parte dell’Arcadia durante la custodia (oggi si direbbe presidenza) di Michele Giuseppe Morei (1743-1766) ed è questo l’unico dato di orientamento cronologico. Il suo nome pastorale era Sillano Eurinomico. Come al solito il primo nome pone seri problemi per quanto riguarda la probabile origine, tant’è che, come successo per altri, qui non azzardo alcuna proposta per Sillano. Per quanto riguarda, invece, Eurinomico potrebbe trattarsi della solita forma aggettivale derivata da un nome greco, in questo caso Εὐρυνόμη (leggi Euriunome), ninfa figlia di Oceano e di Teti1.
Sappiamo che era abate dall’indicazione data dal sonetto reperito in Adunanza tenuta dagli Arcadi per la ricuperata salute della Sacra Real Maestà di D. Giovanni V Re di Portogallo, Antonio de’ Rossi, Roma, 1744, p. 136 :
Dell’Abate Giambattista Carro detto Sillano …2 sonetto
Poiché col guardo suo, che tutto vede,
Iddio mirò nella città di Ulissea
che tetra Morte tra sue nobil prede
volea GIOVANNI, a sé chiamollab e disse:
– Non sai tu già che nobil tron, e fede
nel saggio Core del gran Rege han fissec
Giustizia, Pace, Religione, e Fede,
or che l’Europa tutta è in arme e ‘n risse?
Non vedi Arcadia mesta al Tebrod in riva
quai votie m’offre, e come egraf sen giace
e Pace, e Religion, che i votie avviva?
Gridar non senti, s’egli a me pur piace,
e viva ARETEg, il Saggio ARETE e viva,
Arcadia, il Tebro, Religione, e Pace? –
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a Lisbona. Il Carro sembra seguire l’interpretazione di alcuni commentatori di un passo di Pomponio Mela (I secolo d. c.), De situ orbis, III, 1: Sinus intersunt et est in proximo Salacia, in altero Ulyssippo et Tagi ostium, amnis gemmas aurumque generantis (Si frappongono delle insenature e in quella più vicina c’è Salacia, nell’altra Ulissippo e la foce del Tago, fiume che genera gemme ed oro) secondo i quali Salacia sarebbe l’odierna Alcácer do Sal e Ulyssippo, fondata da Ulisse (basta il solo Ulissi– per ipotizzarlo?), l’odierna Lisbona.
b la chiamò
c hanno fissato
d Tevere
e preghiere
f sofferente
g Arete Melleo era il nome pastorale assunto da Giovanni V al suo ingresso nell’Arcadia per acclamazione nel 1721 al tempo della custodia Crescimbeni (1690-1728). Nel 1725 grazie ad una sua donazione di 4000 scudi l’Arcadia si era potuta dotare di una sede tutta sua, cioè l’Orto dei Livi alle pendici del Gianicolo, che l’architetto arcade Antonio Canevari (nome pastorale Elbasco Agroterico) trasformò nel Bosco Parrasio. A proposito del per la ricuperata salute del titolo della raccolta va ricordato che fin dalla giovane età Giovanni V aveva mostrato una salute molto cagionevole e che il recupero in questione seguì una delle tante convalescenze.
Oltre che dell’Arcadia fu socio anche dell’accademia degli Speculatori di Lecce. Un suo sonetto, infatti, è inserito in Componimenti vari degli accademici speculatori di Lecce in rendimento di grazie alla maestà di Ferdinando IV re delle Due Sicilie per la concessione della sua real protezione e del Giglio d’oro, s. n., s. l., 1776, p. 73, dalla cui intestazione risulta essere archidiacono.
Agli Alessandri, ai Cesari, ai Pompei,
ch’ebber pronta alle stragi ognora la mano,
il bel titol di Eroe si diede in vano,
che ingiusti furo, micidiali e rei.
Saggio e giusto RE, il vero Eroe TU sei,
che a Pace in seno col tuo amor Sovrano
metti in catena ogni bel core umano,
e il gran trionfo solo a TE lo deib.
A Te s’alzinoc gli archi e a TE si ascrivad,
si ascriva a TE, se in più lontana parte
in avvenir la nostra fama arriva.
TU, che sei Padre d’ogni scienza, ed arte,
con lo splendor de’ tuoi GRAN GIGLIe avviva
le nostre menti nel vergar le carte.
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a sempre
b devi
c s’innalzino
d si attribuisca
e Lo stemma concesso all’accademia da Ferdinando IV.
Componimenti riportati a parte, fu autore anche di un’opera organica: Componimenti poetici di Giovambatista Carro in lode dell’illustriss. e reverendiss. signore d. Giuseppe Maria Ruffo vescovo di Lecce, Parrino, Napoli, 1737.
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1 Esiodo (VIII-VII secolo a. C.), Teogonia, vv. 907-908: Τρεῖς δέ οἱ Εὐρυνομη Χάριτας τέκε καλλιπαρῄους/ Ὠκεανοῦ κούρη, πολυήρατον εἶδος ἔχουσα(Eurinome, figlia di Oceano dal molto amabile aspetto, generò le tre Grazie).
2 Manca la seconda parte del nome pastorale (Eurinomico), che è presente, invece, nel catalogo del Morei. Probabilmente alla data in cui il volume uscì non gli era stato ancora assegnata.
(CONTINUA)
Per la prima parte (premessa)
https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/07/08/gli-arcadi-di-terra-dotranto-premessa-1-x/
Per la seconda parte (Francesco Maria dell’Antoglietta di Taranto):
Per la terza parte (Tommaso Niccolò d’Aquino di Taranto)
Per la quarta parte (Gaetano Romano Maffei di Grottaglie)
Per la quinta parte (Tommaso Maria Ferrari (1647-1716) di Casalnuovo): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/08/16/gli-arcadi-di-terra-dotranto-5-x-tommaso-maria-ferrari-1647-1716-di-casalnuovo/
Per la sesta parte (Oronzo Guglielmo Arnò di Manduria, Giovanni Battista Gagliardo, Antonio Galeota e Francesco Carducci di Taranto) : https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/08/26/gli-arcadi-di-terra-dotranto-6-x-oronzo-guglielmo-arno-di-manduria-giovanni-battista-gagliardo-antonio-galeota-e-francesco-carducci-di-taranto/
Per la settima parte (Antonio Caraccio di Nardò): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/17/gli-arcadi-di-terra-dotranto-7-x-antonio-caraccio-di-nardo/
Per l’ottava parte (Donato Capece Zurlo di Copertino): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/21/gli-arcadi-di-terra-dotranto-8-x-donato-maria-capece-zurlo-di-copertino/
Per la nona parte (Giulio Mattei di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/09/28/gli-arcadi-di-terra-dotranto-9-x-giulio-mattei-di-lecce/
Per la decima parte (Tommaso Perrone di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/03/gli-arcadi-di-terra-dotranto-10-x-tommaso-perrone-di-lecce/
Per l’undicesima parte (Ignazio Viva di Lecce): https://www.fondazioneterradotranto.it/2019/10/11/gli-arcadi-di-terra-dotranto-ignazio-viva-di-lecce-11-x/
Per la tredicesima parte (Domenico De Angelis di Lecce):
Per la quattordicesima parte (Giorgio e Giacomo Baglivi di Lecce):