di Armando Polito
Aggiungo quest’anno un altro tassello all’internazionalità del santo salentino. E così, dopo la californiana Cupertino, dopo la Germania (https://www.fondazioneterradotranto.it/2018/03/05/giuseppe-bono-diso-s-giuseppe-copertino/), dopo il Belgio (https://www.fondazioneterradotranto.it/2015/09/09/san-giuseppe-da-copertino-in-due-medaglie-del-xviii-secolo-custodite-nella-biblioteca-reale-del-belgio/), dopo la Spagna (https://www.fondazioneterradotranto.it/2016/09/19/san-giuseppe-copertino-alcune-tavole-un-certificato-autenticazione-sua-reliquia-preghiera-anche-ne-approfitta/), è la volta dell’Austria. Nella traduzione ho conservato le iniziali maiuscole dell’originale ma ho adattato la punteggiatura all’uso moderno.
L’inno risulta composto, per la parte in versi, da strofe costituite ognuna da tre dodecasillabi seguiti da un ottonario.
Ho trovato il documento in https://books.google.it/books?id=7EZZAAAAcAAJ&pg=PP5&dq=Cupertino&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjnicr62avVAhVCLcAKHVzwDoA4FBDoAQgyMAI#v=onepage&q=Cupertino&f=false, ma son partito da https://www.google.com/search?q=Hymnus+in+honorem&source=lnms&tbm=bks&sa=X&ved=0ahUKEwjHvY3ildfkAhUBGewKHQsABD0Q_AUIGCgB&biw=1280&bih=827 e precisamente dalla seconda ricorrenza che di seguito riproduco.
Vi si legge come data di edizione il 1750, ma non so in base a quali criteri è stato registrato questo dato, visto che l’opuscolo non reca alcuna data, anche se appartiene sicuramente al XVIII secolo. Prima di giungere a questa conclusione ho fatto un’indagine sull’editore. Il testo più antico da lui edito che ho trovato (santa rete!) risale al 1589 e reca il nome di Giorgio.
Ancora il nome di Giorgio reca un volume del 1605.
In un volume di Philippe Alegambe del 1627 dal titolo A M D G illustrissimo et reverendissimo principi ac domino D.no Thomae Dei gratia episcopo Labacensi per Carniolam et Inferiorem Styriam … (frontespizio non disponibile) il nome dell’editore è Ernesto Windmastadio.
Quello che segue è del 1664 e, non comparendo il nome né di Giorgio né di Ernesto, è probabile che entrambi siano passati a miglior vita. A Graecii s’è aggiunto, come già nel volume precedente, Styriae (Graz di Stiria); Stiria è il nome di uno degli stati federati dell’Austria.
Facciamo un salto di quasi un secolo e siamo al 1742.
Non compare più Giorgio o Ernesto o il solo cognome ma gli eredi (che continuano la tradizione di famiglia specializzata, per così dire, nella pubblicazione di testi religiosi), così come per il nostro opuscolo. Debbo ritenere, dunque che il 1750 letto in rete sia solo una data presunta, per così dire prudenzialmente media.
Michele Forte:
Circa San Giuseppe da Copertino, noto come il Santo capace di volare, ho di recente appreso che egli, per un certo tempo, fu assegnato ad un convento di Martina Franca. I frati del convento, considerandolo incapace di fare qualsiasi cosa (pare che gli cadesse dalle mani tutto ciò che prendeva, ecc.), ne chiesero l’allontanamento, costringendolo a tornare a piedi da Martina Franca a Copertino!