di Armando Polito
La voce di oggi trova una doppia corrispondenza nelle italiane pendio e pendino. Con la prima la corrispondenza è perfetta dal punto di vista semantico, essendo pindinu usato a significare una pendenza più o meno accentuata del terreno, nonché nella locuzione proverbiale l’acqua vae sempre allu pindinu (l’acqua scorre sempre verso la pendenza) dai molteplici adattamenti metaforici aventi tutti in comune ilmriferimento ad una condizione fisiologica che favorisce un particolare domportamento. La corrispondenza di pindinu con pendino, invece, è solo formale ed etimologica1 essendo entrambe le voci derivate dallo stesso verbo, pindinu da pindire e pendino da pendere.
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1 Pendino è voce tecnico-specialiastica. Ecco le definizioni tratte dal lemma presente nella Treccani on line: 1. Nelle linee elettriche, telefoniche e sim., elemento metallico mediante il quale un cavo, un conduttore, ecc. è sospeso a una fune portante; in partic. il tirante verticale, generalmente di funicella d’acciaio, che sospende il filo di contatto alla fune portante delle linee elettriche utilizzate per trazione ferroviaria. 2. Ognuno dei tiranti in tondino di acciaio che vengono lasciati sporgere dall’intradosso di un solaio a sostegno di una camera a canna o di altre opere di soffittatura. 3. Nella tecnica della costruzione dei ponti, sono chiamate pendini le funi che, attaccate in serie a grossi cavi, sorreggono il piano stradale dei ponti sospesi. 4. Parte della sospensione delle locomotive avente la forma e la funzione di un tirante.
Faccio osservare che la definizione n. 3 sembra autorizzare a considerare pendino come sinonimo di strallo, voce resa tristemente popolare dopo il disastro del ponte Morandi a Genova. Attendo conferma o smentita da qualche lettore ingegnere.
Per completezza va detto che anche pendio è deverbale da pendere, secondo la stessa tecnica di formazione che da fottere ha dato fottio, da mormorare mormorio, etc. etc.
Pure a Novoli attualmente si usa dire: (Subbra llu Pinninu) a secondo se ti trovavi nella parte alta Piazza Tito Schipa dove si costruisce la Fòcara nei pressi di Piazza Regina Margherita e Piazza Aldo Moro, oppure diciamo :(Abbasciu llu Pinninu) nella Novoli Bassa nella zona nuova dove prima era tutta campagna e passa la strada che porta a Veglie e Porto Cesareo.
Ricordo che i contadini in queste strade cu pinnenze spingevano a mano i carri con le botti piene di uva per fargli superare la Pendenza, la voce pinnere o pinnenza e stata ampiamente spiegata dal Prof. Armando Polito.
Sempre a Novoli abbiamo una via chiamata Via Pendino, come dire Novoli Alta e Novoli Bassa,
un salutone da Torino Ersilio Teifreto