di Armando Polito
* Prima di tutto si dice per favore. E poi sono già usciti tutti, ma ci sarebbe quella confezione di crocchette alle tre vitamine e mezzo che hai detto di avermi comprato ultimamente. Te ne cedo volentieri la metà; però, siccome l’hai nascosta tanto bene che non sono riuscito a trovarla, ti devi alzare e spuggicare per andare a prenderla …
Siamo. dicono, al picco dello stagionale inconveniente chiamato influenza e tra le solite raccomandazioni c’è anche quella di ripararsi bene dal freddo, senza, comunque esagerare, portando. per esempio, a palla il riscaldamento domestico. In ogni caso, se si deve uscire, è buona norma coprirsi adeguatamente, cioè mbucciarsi bene.
MBUCCIARE deriva, con raddoppiamento della consonante iniziale (m->mm– e successiva dissimilazione (mm->mb-) dal francese antico mucier (oggi mucher o musser), usato col significato di nascondere, dissimulare.
Se mbucciare è la parola d’ordine per questa stagione, non mi pare, però il caso di rimandare all’estate o a condizioni climatiche più miti due verbi indicanti azioni entrambe opposte a mbucciare ma tra loro non perfettamente coincidenti.
SPUGGHIARE corrisponde formalmente sll’italiano spogliare, che è dal latino spoliare, denominale da spolia, da cui l’italiano spoglia, neutro plurale di spolium, da cui l’italiano spoglio.
SPUGGICARE è usato nel senso di scoprirsi una parte del corpo da in capo di abbigliamento (spòggicate la capu=togliti il cappello o la cuffia e simili) oppure di liberarsi delle coltri (al figlio irrequieto allettato la madre raccomanda: – No tti spuggicàre! – = – Non ti scoprire! -). Spuggicare è derivato di spugghiare. Più dettagliatamente spuggicare è formato dal tema di spugghiare (spugg-) e dal suffisso –icare abituale nel nostro dialetto ad indicare le prime fasi di un’azione o un’azione attenuata. come in uddhicare=agitarsi (da un latino *bullicare), che ha il suo corrispondente formale italiano in bulicare e nella sua variante brulicare.
SPUGGHIARE (e SFUGGHIARE?)…. Tuttavia, sul lungo periodo, io non escluderei anche la connessione della “p” con la “f” e, quindi, di “spugghiare” con “sfugghiare” (“sfogliare”). All’interno di un orizzonte contadino potrebbe essere piuttosto credibile. E’ una buona giornata, ma “No tti sfuggicare” troppo! Fa ancora freddo! O no?
Federico La Sala
La tua ipotesi, compresa la conclusione finale di carattere antropologico, è assolutamente fondata dal punto di vista fonetico e da quello semantico, tanto più che “foglia” ha lo stesso etimo di “spoglia”, da cui l’immagine delle foglie intese come le spoglie dell’albero. Tutto questo, però, non vale per il salentino, in cui si usa solo “spugghiare” e “spuggicare” nei significati indicati, mentre per la caduta delle foglie usiamo “sfugghiazzare” o la circollocuzione “pirdire li fugghiazze”; “fogghia”, infine, usato al plurale “fogghie”, designa la verdura.
RINGRAZIANDO vivamente per la precisazione, e tenendo ferma la differenza tra “spugghiare” e “sfugghiare”, colgo l’occasione per offrire (a te, ma anche a tutti i lettori e tutte le lettrici) un gustoso dolce della tradizione napoletana e salernitana, una “sfugghiata”, una “sfuggliata”, una “sfugghiatella”, una “sfuggliatella” (se pure solo per immagine, eccola: https://www.vesuviolive.it/cultura-napoletana/39778-ricetta-dellappetitosa-sfogliatella-napoletana/).
Buon lavoro
Federico La Sala
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propongo un altro termine da sviscerare: SPUDDHICULARE
“Spuddhiculare non è in uso nella mia zona e, in assenza del significato, posso solo formulare la seguente ipotesi etimologica: derivato da brindisino “puddicare” (premere col pollice), con aggiunta un testa di es-intensivo e in coda del suffisso “-ulare”, presente, per esempio, in “friculare” (sfregare). “Puddhicare”, a sua volta, è da un latino *pollicare e questo dal classico “pollex/pollicis”=pollice.
in agro di Arnesano – Monteroni – Carmiano – è- da sempre : spugghicare – spugghiare – mmucciare – nu te spugghicare ca te custipi – mmucciate cu nu pigghi friddu – erano e sono ancora le raccomandazioni di nonne e mamme – ne trasferisco una non molto usata – mmugghicate megghiu cu stu fazzulettu : era l’equivalente di coprirsi bene – fronte – testa e orecchi bocca compresa. cordialità – peppino
Nel territorio di Novoli area del “Parco del Negroamaro”
Mmucciare– Ccucciare= nascondere- coprire – manischiate Mmuccia li taraletti te lu tabbaccu sta cchioe.
Spugghiare- Spogghiare = spogliare- ddhra malafimmina se sape sulamente spujare.
Spuggicare- Spurdicare= non ti scoprire – lu tata se sta spurdica le razze cu ffatia.
un saluto da Torino
Ersilio Teifreto
certo certo – anche Novoli come quei quattro -cinque paesini che di tanto in tanto cito e : da noi si usa spurdicate le maniche te la camisa – o li causi ci vuei cu stempi – ma anche in senso ironico -come : nu te spurdicare tantu – nubbogghiu biciu nienzi ( sibillino ! ).cordialità sempre – peppino
I commenti dei lettori sono di fondamentale importanza per chi, come me, cerca di diradare delle tenebre e per questo ringrazio tutti a priori. Tuttavia sento il dovere d’intervenire quando qualche nota rischia di creare confusione piuttosto che integrazione. È il caso di “sfurdicare”, che solo semanticamente (peraltro in modo parziale) potrebbe collegarsi a “spugghiare”, a “spuggicare” e a “sfuggicare” )vedi commento diFederico La Sala), della cui esistenza e zona d’uso attendo conferma. Questa, peraltro ridotta, compatibilità semantica, diventa irrilevante di fronte alla fonetica e all’etimologia. Per farla breve: “spurdicare”, come le voci neretine “sfurdicare” e “‘nfurdicare” (quest’ultima con significato opposto rispetto alla precedente), è, attraverso la trafila che alla fine riporterò, da un latino “*exfulcitare”, composto dalla preposizione “ex” con valore privativo e da “*fulcitare”, forma frequentativa del classico “fulcire”, che può avere i seguenti significati:” =sostenere”, ” sorreggere”, “puntellare”, “sbarrare le porte”, “assicurare”, “rafforzare”, “calpestare”, “premere”, “rifocillare”, “ristorare”, “sostentare” e, in senso figurato, “confortare”, “rianimare”. Ove non bastasse questa caterva di significati, ricordo che il latino medioevale “fulcita (deverbale da “fulcire”) designa la cintura che regge la spada. Chiudo con la promessa trafila:,fulcire>*exfulcire>*exfulcitare (frequentativo del precedente)>*sfulticare (metatesi di -c- e -t-)>sfurdicare (passaggi da manuale -l->-r- e -t->-d-=.
PER LA VERITA’, nel mio commento, ho solo richiamato la base comune di “spogliare” (spugghiare) e “sfogliare” (sfugghiare) – la “foglia”. Altri, IN VERITA’, hanno introdotto “spurdicare” (ecc.), Tuttavia, anche qui, tenendo ferma la differenza che sta alla base di “spugghiare” (spogliare, sfogliare, togliere “foglie) e “s-purdicare”, “s-furdicare” ( togliere “sostegno”, levare “fulcro”), ricordo che ho offerto una “sfogghiata” per sostenere (rifocillare) chi, ammalato, era debole, NON per togliere (né a lui né tantomeno ai lettori e alle lettrici) “folci”, “folciture”, e forze! NON “SFURDICHIAMO”, Né “SPURDICHIAMO”! O no?!
Buon lavoro
Federico La Sala
Buonasera Prof. Armando, il suo intervento nelle precisazioni e prezioso , noi a Novoli ci ritroviamo con le voci Neretine (Sfurdicare) me se sta sfurdicu le maniche te la la camisa= Spogliarsi
( Nfurdicare ) se sta nfurdica le maniche te la camisa= Coprirsi
un saluto da Torino
Ersilio Teifreto