Il testo, edito da I Libri di Icaro, si presenta come un romanzo di formazione, con al centro le vicende di un adolescente meridionale, Luigi, che compie la sua educazione sentimentale nell’estate del 1969.
“Lu Luigi” percorre i suoi turbamenti adolescenziali, erotici e sessuali, mentre la società si va staccando, anche a sud del Sud, dal piccolo mondo antico maschilista, governato dai patriarcati pubblici, non meno che da silenti matriarcati domestici, per convergere verso il consumismo e la cultura di massa. Attraversando i miti, i tormentoni, i feticci e gli stereotipi di quel tempo, diventa egli stesso specchio di un progresso senza sviluppo. Assistendo alla rottamazione di quello che sarebbe valso la pena conservare e al prevalere di quello che non sarebbe stato giusto approvare, il protagonista si proietta dubbioso verso l’incerto scenario successivo a un Boom che si andava esaurendo, aprendo l’Italia alle crisi socio-economiche e alla sbandata triste realtà degli anni di piombo. Unica, incrollabile e salda certezza, i rapporti personali di amicizia, lealtà, affetto e amore.
Una trama estremamente coinvolgente, che si sviluppa sullo sfondo di un meraviglioso Salento, raccontata con una sana ironia e uno stile unico.
Giuseppe Resta è nato nel 1957 a Galatone, nel Salento, dove vive dopo una lunga parentesi in Toscana. È un architetto progettista, operatore culturale, blogger della prima ora, polemista su Facebook e scrittore “per necessità”. Divulgatore di architettura, storia e arte, si è sempre speso nella difesa e nella valorizzazione del territorio impegnandosi nel sociale. È membro della direzione del sito di storia medievale dell’Università di Bari. Già redattore del «Giornale di Galatone», attualmente, lo è della rivista «A Levante», che lo vede tra i fondatori. Dal 2003 a oggi è stato tutor e formatore per il servizio civile dell’UNPLI. Nello stesso anno ha pubblicato un libro sulla storia dell’Architettura del Palazzo Marchesale di Galatone. Nel 2012 ha presentato l’apprezzato libro di racconti «Scirocchi barocchi».Ha redatto diverse guide storico-turistico-