di Armando Polito
Che il dialetto possegga vocaboli traducibili in italiano solo mediante una circollocuzione è fenomeno noto, oltre che normale. Fa parte di questa schiera scumagnare, col significato a Nardò di disperdere, fare allontanare dal posto prima occupato, con riferimenti non solo al mondo animale (in particolare gli uccelli), ma anche agli uomini. La voce è particolarmente intrigante anche dal punto di vista etimologico per quanto mi accingo a dire.
Anzitutto Il Rohlfs (Vocabolario dei dialetti salentini, Congedo, Galatina, 1976) non avanza proposta di sorta, ma si limita a dare le sole definizioni di sgomentarsi, sconcertarsi (valori semantici, come si vede, non perfettamente coincidenti con quelli neretini, al di là dell’uso riflessivo). Comunque faccio notare che il metodo seguito dal maestro tedesco prevede l’omissione dell’indicazione dell’etimo quando la definizione corrisponde ad una voce italiana omologa di quella dialettale (sarebbe, infatti, quasi inutile riportare, ad esempio, l’etimo di palora che è per metatesi da parola) o quando non ha alcuna proposta da avanzare. Nel caso di scumagnare, dunque, potrebbe sorgere il sospetto che sgomentarsi (prima voce della definizione) per lui abbia l’omologo italiano in sgomentarsi. Il sospetto mi appare poco fondato, per non dire avventato e irriverente …), pensando all’etimo di sagomentare che è da un latino *excommentare, composto da ex=fuori+ commentari=meditare. Nemmeno un funambolo bizantino riuscirebbe a spiegare l’evoluzione fonetica che avrebbe portato da *excommentare a scumagnare. Perciò, come detto all’inizio, per il Rohlfs l’etimo è oscuro.
Per Antonio Garrisi (Dizionario leccese-italiano, Capone, Cavallino, 1990) la voce è frutto di incrocio tra i latini excombinare, excommentari ed exglomerare. Più che un incrocio mi sembra un’ammucchiata, maldestro espediente per tentare (senza peraltro un forse o probabilmente) di superare la difficoltà.
Esaurite le due uniche fonti a stampa da me conosciute, ne rimane da citare una terza dalla rete. Per Giuseppe Presicce (http://www.dialettosalentino.it/scumagnare.html) “probabilmente si tratta di una dialettizzazione dell’italiano sgominare, a sua volta derivato dal verbo latino combinare=accoppiare, con il prefisso ex– indicante azione contraria”. La proposta non convince pienamente perché dell’italiano scombinare esiste già la forma dialettale scumbinare e sarebbe strana l’esistenza di un doppione, sia pure con lo stesso etimo. Difficoltà, poi, sul piano fonetico pone pone non tanto l’evoluzione –i->-a- (una variante di scumbinare è scumbanare) quanto il gruppo –gna– che nel dialetto salentino è il risultato di –ne– o di –ni– seguito da vocale (latino staminea>salentino stamegna; latino venio>italiano vengo>salentino egnu).
Passo alla parte costruttiva di questo post e spiego la mia proposta riportando anzitutto alcuni lemmi dal glossario del Du Cange (la traduzione a fronte, come al solito, è mia).
In base alle citazioni riportate, in cui lemmi sembrano senza dubbio ricondurre a manus (mano) con sfumature semantiche che portano dal concetto di possesso a quello di dimora, e con particolare riferimento a MANIARE 1, 2 e 3, non credo avventato ipotizzare, tenendo conto dell’esito prima illustrato -ni->-gn-, che scumagnare derivi da un excummaniare, composto da ex privativo+cum=insieme+maniare; alla lettera: privare del diritto di occupare insieme un posto. In conclusione: scumagnare potrebbe essere voce che ha il suo fondamento nella terminologia giuridica medioevale ma che col tempo ha perduto ogni originaria valenza politica.
Buongiorno Prof. Armando, non ho mai sentito nel mio dialetto la parola (Scumagnare) il Prof. Giuseppe Presicce forse e Ttuppatu oppure la sua rete di ricerca non arriva al nostro termine dialettale per es… anche a Novoli per dire (Scombinare) usiamo dire (Scumbinare)
un cordialissimo saluto dai Salentini fuori casa per lavoro e adottati a Torino
Ersilio Teifreto
Per quel che può valere: sono nato a Melendugno, e da piccolo si diceva SCUMAGNARE quando si andava di corsa fra i polli e le galline che razzolavano tranquilli facendoli scappare da tutte le parti. Mia nonna mi diceva: “non scumagnare le galline!”. Questo significato darebbe forse ragione alle conclusioni dell’articolo.
Direi proprio di sì e la ringrazio del riferimento specifico, anche se proprio all’inizio avevo scomodato, genericamente, gli uccelli.
Sig. Riccardo non conosco la sua età fai riferimento alla nonna, io ho 71 anni e non è mia abitudine sminuire i significati che danno in altre zone del Salento,
anch’io ricordo per allontanare le mosche dal punto dove si erano posate, oppure le galline che razzolavano ecc…. usavamo dire: scigghiare, sparpaiare o mpaurare
secondo me (Scumagnare stà per Sgominare) diverso da Scumbinare che vuole dire Scombinare, a Novoli usavamo dire: (Sta scumbinati nnu matrimoniu)
un cordiale saluto da Torino
Ersilio Teifreto
in agro di Arnesano e dintorni : quiddhri sanu scumpagnati – equivalente di due persone che si sono divise – o si sono lasciate- ( declamato nel caso di fidanzamenti e matrimoni ) – ma -costituiva rimprovero per il qualcuno che : scompagnava amicizie e società- quindi divideva – grazie sempre e cordialità – peppino martina –
A parte la comunanza del concetto di dividere” limitato a due elementi, “scumagnare” e “scumpagnare” (quest’ultimo usato, come il primo, anche a Nardò, per esempio per indicare un paio di calzini o di scarpe in cui uno dei componenti è stato scambiato o smarrito) hanno un etimo diverso e “scumpagnare” è il contrario di “ccumpagnare” (accompagnare) che hanno come base “compagno”. Tutto ciò esclude senz’ombra di dubbio la possibilità che “scumagnare” sia deformazione di “scumpagnare”.
Eviterei il collegamento con il verbo “scumpagnare”. Comunque, su Internet ho trovato :
https://books.google.it/books?id=vddzVCJDdEIC
VOCABVLARIO DE LAS DOS LENGVAS TOSCANA Y CASTELLANA Di Cristóbal de las Casas
a pag. 204: Scomagnare. Rodear ‘circondare’
a pag. 388: Oxear. Scomagnare
[spagnolo oxear significa ‘spaventare gli uccelli domestici e la selvaggina’, verbo derivato della voce ox, ox corrispondente all’ital. sciò, sciò]
———————————————–
https://books.google.it/books?id=HEdahgKq5loC
Dittionario italiano e francese Di Giovanni Veneroni
a pag. 690: scomagnare. compasser
[franc. compasser ‘presentare le proprie azioni a una regola meticolosa, essere molto pungente’]
Considerando molto valido il primo dei due riferimenti (quello spagnolo), assai vicino al nostro “scumagnare”, non sono riuscito a trovare altri riferimenti.
Nel citato dizionario di Giovanni Veneroni ( https://books.google.it/books?id=X55NAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=inauthor:%22Giovanni+Veneroni%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwju0MnYkbXdAhWGjqQKHSJ3BHEQ6AEIITAB) a pag. 704 si legge:
scomagnare. compasser, abzirckelen, decircinare
[Franc. Compasser e Ted. Abzirckelen significano “misurare con il compasso”, Lat. Decircinare “tracciare con il compasso”]
Non è fornita alcuna etimologia.
Il verbo “scumagnare” mi è stato detto che si usa anche quando, cercando di afferrare qualche pesciolino in mare che nuota nei piccoli banchi vicino la riva, il banco di pesciolini si disperde impaurito.
Il riferimento AI PWSCI è PERTINENTISSIMO. Per qunato riguarda “scumpagnare>scumagnare”, a parte il fatto che, come ho già detto, “scumpagnare” è in uso, non si capisce, se per assurdo da esso fosse nato “scumagnare”, in base a quale antipatia per la p ciò sarebbe dovuto succedere. La proposta ditipo enigmistico … (scarto) è da respingere.
Per il resto ti confesso che non mi è venuto minimamente in mente di cercare in rete “scomagnare”. Sicuramente avrei detto la mia sui risultati della ricerca che, invece, tu hai fatto.
Il problema principale è che “scomagnare” viene “spacciato per vocabolo toscano nel primo testo da te citato, che è del 1608 (per cui “toscano” corrisponde quasi a “italiano”). “Scomagnare”, però, mi è risultato introvabile in vocabolari di toscano e di italiano, come sarà capitato certamente anche a te, dopo una rapida ricerca.
L’etimo di “oxear” e la relativa definizione sono confermati anche anche in https://books.google.it/books?id=rINSGJnZe9MC&pg=PA272&dq=%22scomagnare%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiO8OmrxbXdAhWJEywKHf2lAvEQ6AEILzAB#v=onepage&q=%22scomagnare%22&f=false p. 550.
Purtroppo ciò non ci consente, nemmeno indirettamente, di approfondire l’etimo che ci interessa. Tutte le altre ricorrenze di “scomagnare” negli altri testi citati sono certamente da escludere mancando, oltretutto, anche il più labile degli agganci semantici e fonetici. Grazie, comunque, per aver fatto quello che per prima cosa avrei dovuto fare io.
Anche a Spongano scumagnare ha lo stesso significato di disperdere animali in gruppo ma per traslazione viene usato per disperdere gruppi umani.. nc’erane ddhri cagnulastri annanti ccasa e lu Pippi è rrivatu e l’aje scumagnati.