Come verdi campane questi alberi suonano un‘estate;
acerba è la stagione degli occhi della gente, disciolta
là nel paese dove il sole cuce abiti di fermento, sole
vortice di afa e di ombre di pini e di ciliegi, bollono
le zanzare, giocano i gabbiani, dorme lo Ionio nel
suo letto di scirocco, un contadino scende ancora
al paese, con gioia precipita nell’aria sana di frescura,
dispensa le spighe, irrompe nell’immobilità dei finti
con un grazie al crocefisso appeso nell’edicola, va
dunque la sera alla notte in un tripudio di gioia.
Elio Ria
A – Elio Ria
Se : la Tua ombra – frescura l’occhio –
lì- verde s’annida l’incanto-
nitido – intimo al sogno .
peppino martina