di Armando Polito
Le ho tratte dal Breviarium Liciense1, una cinquecentina custodita nella Biblioteca Innocenzo XII di Lecce e il lettore interessato ne troverà la versione digitalizzata, integralmente leggibile e scaricabile da http://www.internetculturale.it/jmms/iccuviewer/iccu.jsp?teca=&id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3AUBOE037128. Di essa mi sono recentemente occupato nella prima parte di un altro contributo, dove il lettore interessato troverà ulteriori informazioni al link https://www.fondazioneterradotranto.it/2018/03/28/lecce-sua-veduta-cinquecentesca-14/
Vere e proprie tavole sono la prima e la terza, mentre la seconda, comprendente testo e figure, si ispira ai manoscritti miniati, dei quali il volume ricalca l’impaginazione retto/verso oltre ad altre caratteristiche grafiche.
p. 216v
La struttura compositiva di questa Pietà sembra riecheggiare quella di Giovanni Bellini (1433 circa-1516) conservata nella pinacoteca di Brera a Milano e riprodotta nell’immagine che segue.
p. 217r
In questa tavola il riquadro in basso a destra sembra riecheggiare uno studio di Raffaello (1483-1520) per la pala Baglioni custodito nel Louvre a Parigi nel Cabinet des dessins (n. 3865). ripsodotto nell’immagine che segue.
p. 236v
Per quest’ultima tavola, che credo raffiguri il miracolo della Pentecoste, non son riuscito a trovare alcun modello cui l’ignoto incisore potrebbe essersi ispirato. Poiché anche per le tavole precedenti ho riportato solo le mie impressioni, frutto immaturo di giocosa curiosità. sarei felice se qualcuno in possesso di quella competenza specifica che io non ho, sia pur turandosi il naso o abbozzando un pietoso sorriso per quanto ho osato scrivere, approfondisse questo aspetto.
_____________
1 Il titolo completo è Breviarium Liciense ex antiquo ecclesiae ritu nuper correctum et reformatum nunquam alias impressum novis quibusdam additis officiis: tabulis: atque rubricis suo loco necessariis: iuncto etiam foliorum numero ad quodvis facile inveniendum pro maiori orantium clericorum facilitate atque devotione (Breviario leccese secondo l’antico rito della chiesa recentemente corretto e riformato mai altra volta stampato con l’aggiunta al loro posto di certi nuovi servizi, tavole e rubriche necessari al loro posto, aggiunto anche un numero di fogli per trovare facilmente qualsiasi cosa per maggiore facilità e devozione dei chierici preganti).