di Maria Grazia Presicce*
*La foto di testa è tratta da Dino Levante, Antonio Milella: storia di un editore del sud, Edizioni Milella, Lecce,2007; le altre sono tutte dell’autrice.
Entrare in una vecchia tipografia è affacciarsi in un’atmosfera d’altri tempi. Fu questa l’emozione che mi colse quando entrai, la prima volta, nell’antica Tipografia della casa Editrice Milella a Lecce, chiusa ormai da anni e, in quell’occasione, riaperta per dare il via a un nuovo cammino.
Tanti Libri mi guardavano…erano distribuiti un po’ ovunque: scaffali, tavoli ma, soprattutto, sistemati in blocchi sul pavimento e adibiti a panche su cui accomodarsi.
Potevi anche sfogliarli quei libri poi, portarne qualcuno con te! Mi piacque molto l’idea di quel dono e, a fine conferenza, ne presi alcuni. Erano intatti e avevano quel buon profumo di carta stampata.
Devo ammettere che in un primo momento mi costò imbarazzo usare quel cumulo di libri, di pensieri stampati come sgabello; mi pareva un oltraggio al libro, al suo autore, alla casa Editrice. Era come violare e profanare l’antico lavoro manuale della casa editrice Milella che quel libro aveva creato.
Mi guardavo attorno…banconi, a ridosso del muro, strani e scuri macchinari riposti negli angoli per fare spazio, caselle con centinaia di piastrine metalliche annerite se ne stavano inermi ad osservare lo strano trambusto di quella serata.
Incuriosita presi alcune piastrine, c’erano impresse delle lettere, ogni pezzo un carattere…un frammento di parola che sarebbe andato poi a comporre, parola dopo parola, il libro.
Quanto lavoro, quanta manualità, quanta pazienza, quanto si faticava un tempo per realizzare il libro!
Nella vecchia tipografia Milella, tra macchinari e migliaia di libri stampati, puoi ritrovare e ricostruire la storia e il pregevole percorso dell’università del Salento sin dalle sue origini; la tipografia, infatti, è sorta quasi in concomitanza con l’università a Lecce (1956). Sono, infatti, in maggioranza libri di testo universitari che hanno formato docenti per le scuole del territorio salentino e non solo.
La storia di quest’antica Casa Editrice inizia nel 1952 grazie ad Antonio Milella1, all’epoca ancora studente universitario a Bari. In quel periodo, pur essendo il Salento emarginato dagli avvenimenti culturali nazionali, dal punto di vista letterario poteva vantare nomi di rilievo grazie a Bodin2 e Comi3.
Questa nuova attività che accompagnò lo sviluppo culturale del territorio regionale e nazionale, nacque, in un primo tempo, come Libreria Milella” in via Palmieri 30 a Lecce, per la vendita di libri per le scuole Elementari, Medie e Superiori e, solo in seguito, anche di testi universitari, professionali e di cultura varia. Ai suoi Clienti la Libreria si presentò in un modo davvero innovativo: i libri “si aprirono” al pubblico! Infatti, non si presentavano più chiusi in vetrine, ma mentre una parte era sistemata su scaffalature, altri testi erano poggiati su tavoli in modo da attrarre il cliente e, dandogli fiducia, permettergli di sfogliare il libro prima dell’acquisto.
[…] tra libraio e cliente si stabilisce una silenziosa quanto profonda intesa, come un invisibile fluido, che è frutto, in molti casi, di un comune senso di apprezzamento estetico.[…]4
Grazie a quest’innovazione e, alla serietà e diligenza dei titolari, la libreria Milella s’impose sul territorio leccese con grande apprezzamento dei docenti delle scuole e dell’università. Tale successo consentì l’espansione delle vendite e di conseguenza un vantaggio economico che permise, dopo poco, l’apertura di una seconda libreria in viale Taranto, nei pressi dell’università.
La sede della Libreria Milella, in via Palmieri, col tempo e grazie alla dedizione dei coniugi Milella, Antonio e Rossa5, divenne anche “salotto” e centro culturale in cui si svolsero importanti discussioni e incontri letterari con famosi personaggi del periodo tra cui: Carlo Cassola6, Giorgio Saviane7, Enzo Vittorio Alfieri8, Gina Lagorio9, Michele Prisco10, Luciano Anceschi11, Enzo Siciliano12, Vittore Branca13, Mario Pomilio14 ed altri.
Non retrobottega ma “ pensatoio”
[…] Milella ci aveva fatto passare in un ambiente interno la cui caratteristica non era rappresentata dalle “montagne” di libri disposte su alti scaffali, ma dalla presenza di un tavolo-scrivania e da alcune sedie di fattura diversa, proprio al centro del locale. L’apparente disordine e della suppellettile lasciava chiaramente intendere che alcune persone lo avevano frequentato di recente.[…] “ qui si riunisce spesso un gruppo di amici, […]15
[…] lo scopo delle riunioni mi precisò, erano di contenuto critico- letterario o finalizzate allo scopo di commentare e intendere le circolari del Ministero in ordine agli incarichi d’insegnamento […]16
L’idea di trasformare la libreria Milella in Casa Editrice era, però, il sogno nel cassetto di Antonio e Rossa sua moglie, progetto spronato anche da Fabrizio Colamussi17 un letterato, amico e frequentatore del salotto-libreria, che visse quel periodo di trasformazione culturale leccese.
[…] fu lui a sollecitare la creazione di una Casa editrice che in quegli anni non c’era qui a Lecce. Fu, quindi un buon profeta e tra i pochi ad avere fortemente voluto la presenza di un editore “leccese”.[…]18
Al settimo anno di attività libraria il sogno accarezzato da Antonio e Rossa, ossia la creazione di una casa Editrice Milella a Lecce divenne realtà e, una sera, durante il solito raduno nel suo salotto-libreria, fu proprio Antonio Milella a scartare il primo pacco di libri appena stampati e presentare il volume agli amici. Il primo libro edito dalla casa Editrice Milella fu “Il Manuale di disegno geometrico” dell’architetto leccese Orazio Antonaci.
[…] “ Signori, – annunciò egli con voce solenne ma che voleva essere velata di modestia – ho il piacere di presentarvi il primo volume edito dalla Ditta Milella. Come vedete ho attraversato anch’io il Rubicone. Spero di avere fortuna e, se necessario, il vostro supporto e i vostri suggerimenti.”[…]19
In questo modo l’Editrice Milella diete avvio alla nuova attività tipografica divenendo nel tempo importante punto di riferimento nel mondo della cultura e degli studi universitari
Con l’università, in seguito, l’editrice Milella avviò la produzione di saggistica con contributi anche di studiosi operanti al di fuori dell’Università di Lecce e con centri culturali di Roma, Firenze, Genova, Bari, e Napoli.
L’aumento delle pubblicazioni e la diversità di argomenti portarono la casa editrice ad un riordino dell’editoria disciplinandola in “collane”.
[…] la critica più attenta avvertì l’importanza della iniziativa e fu più attratta dalla collana “ Studi e Testi” diretta da Mario Marti20 e Aldo Vallone21, comprendente una trentina di volumi degli stessi direttori responsabili, […] e numerosi altri autori […] non si può tralasciare la “Collana dell’Istituto di Filosofia”, “dell’Università Gabriele D’annunzio di Chieti” diretta da De Vitis. Infine “Contemporanea”, “Educazione linguistica”, “ Filosofia della scienza”, “ Filosofi e pedagogisti”, “Nuovi orizzonti”, “ L’uomo e la città”[…]22
Tramite l’Editrice Milella gli studiosi leccesi ebbero modo di farsi conoscere in ambito nazionale. Tra i poeti e scrittori salentini di quel periodo ricordiamo Girolamo Comi, Vittorio Bodini, Aldo Vallone.
Merito di Antonio Milella fu anche la pubblicazione della rivista salentina “L’albero” di risonanza nazionale fondata nel 1949 da Girolamo Comi e in seguito ripresa da Donato Valli e Oreste Magrì23. Seguirono altre riviste letterarie: “ Sigma” diretta da Lorenzo Mondo24, “Symbolon” diretta da Giovanni Manetti25, “ L’ombra largo” fondata da Romano Luperini26, “Idee” rivista filosofica diretta da Roggerone.
Nel 1991, per vari motivi, ci fu una svolta per l’Editrice Milella e da azienda individuale divenne società “ Lecce Spazio Vivo” grazie all’intervento di Don Gaetano Quarta27 cui Antonio Milella si era rivolto come amico in quei frangenti.
[…] Con la sua solita semplicità, una mattina è venuto a trovarmi nella sede della “ Lithiostrotos28” ti ricordi Antonio” e con la sua semplicità, come se stesse a prendersi un caffè, mi disse: ” Senti Don Gaetano, io mi trovo in questa situazione; può darmi una mano perché questa ricchezza, questa miniera, questo patrimonio, non corra il rischio di potersi perdere?” La cosa mi convinse ed in un certo senso anche mi allettò; e in un certo senso mi compiacqui di questa fiducia. […]29
Don Gaetano prese a cuore la proposta dell’amico e provò a chiedere l’aiuto di persone facoltose per poterla realizzare, ma questo ebbe esito negativo. Il sant’uomo, però, non si perse d’animo e
[…] proprio secondo la parabola del Vangelo, gli invitati non erano venuti alle nozze, e allora cominciai a uscire per vicoli, andai a cercare ciechi, storpi, poveri e con un gruppo di persone che non hanno disponibilità economiche molto forti, per convinzione nella validità dell’impresa,per affetto ed amicizia nei confronti del carissimo Antonio ci siamo avventurati in questa impresa, […] Ed ecco perché alla società […] abbiamo voluto dare il nome significativo “ Lecce Spazio Vivo” era un messaggio in cui noi volevamo, in qualche modo, collegarci con tutto l’humus della cultura, il clima culturale di questa nostra città di Lecce,le sue tradizioni, le sue capacità, possibilità […]30
La nuova società “ Lecce Spazio vivo”, ex Editrice Milella, cominciò il suo nuovo percorso o, per meglio dire, lo proseguì in maniera diversa, pur ricalcandone le orme, per diventare davvero uno “spazio vivo” aperto ad una coralità di voci competenti che potessero portare contributi secondo le proprie peculiarità, in modo da consentire e agevolare il cammino così bene intrapreso da Antonio e Rossa.
[…] e per fortuna ancor oggi continua, anche fuori del nostro Salento della nostra geografia meridionale, […] per le edizioni Milella noi abbiamo continuamente conferma perché ci arrivano richieste ordini, non solo da tutta Italia, […] che altamente ci onora perché il professor Milella ha costruito questa sua Casa Editrice con saggezza, con generosità, con sapienza, con coraggio […]31
il 7 Giugno 2002 l’Amministrazione provinciale di Lecce a Lucugnano, durante la manifestazione “ Le identità e la differenza: Salento incontro con le culture” a cura del Centro studi Girolamo Comi, è stata consegnata ad Antonio Milella una targa d’argento con questa motivazione “ Ad Antonio Milella rifondatore e patriarca dell’editoria leccese in proiezione dell’universo” .
Ancora oggi l’Editrice Milella accompagna con le sue pubblicazioni la crescita culturale del territorio regionale e nazionale coinvolgendo studiosi e prediligendo la multidisciplinarità delle scienze umane e non solo Umanistiche.
I locali della vecchia Tipografia della Casa Editrice Salentina (Milella) in via Sozy Carafa (LE), dopo quasi settant’anni di chiusura e silenzio, sono divenuti “ Associazione Vecchio Stampo” punto di riferimento di Lecce e provincia per la promozione della cultura letteraria, europea, salentina, del lavoro e della comunità: questa denominazione testimonia la traccia lasciata in questo luogo dalla stampa e dai libri pubblicati dall’Editrice Milella.
Nel suo interno si custodiscono gelosamente i vecchi testi stampati e le macchine tipografiche che, rimesse in funzione, continuano ad occupare il loro posto pronte ad offrire emozioni a grandi e piccini che vogliano visitare il luogo e scoprire le antiche tecniche di stampa di un libro.
[…] E questo grazie a quello che Antonio (e io aggiungo Rossa) ha fatto, al quale siamo riconoscenti, di cui apprezziamo l’opera e nei confronti del quale ci sentiamo ancora nel dovere di doverci impegnare nella fedeltà e nella continuità. Grazie!32
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[1] Nato a Lecce 1 gennaio 1924.
2 Vittorio Bodini (Bari, 6 gennaio 1914 – Roma, 19 dicembre 1970) è stato un poeta e traduttore italiano di letteratura spagnola.
3 Girolamo Comi (Casamassella LE, 23 novembre 1890 – Lucugnano, LE, 3 aprile 1968) è stato un poeta italiano.
4 Dino Levante, Antonio Milella: storia di un Editore del sud”, Editrice Milella, Lecce, 2007, pag. 18.
5 Rossa Martina (Lecce 2 gennaio 1924 – Lecce 23 settembre 2001).
6 Carlo Cassola (Roma, 17 marzo 1917 – Montecarlo, 29 gennaio 1987) è stato uno scrittore e saggista italiano.
7 Giorgio Saviane (Castelfranco Veneto, 16 febbraio 1916 – Firenze, 18 dicembre 2000) è stato uno scrittore italiano.
8 Vittorio Enzo Alfieri (Parma, 1 maggio 1906 – Pejo, 27 luglio 1997) è stato un filosofo italiano, accademico, liberale, allievo di Benedetto Croce.
9 Gina Lagorio (Bra, 18 giugno 1922 – Milano, 17 luglio 2005) è stata una scrittrice e saggista italiana che ha fatto parte della “Generazione degli anni trenta”.
10 Michele Prisco (Torre Annunziata, 18 gennaio 1920 – Napoli, 19 novembre 2003) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
[1]1 Luciano Anceschi (Milano, 20 febbraio 1911 – Bologna, 2 maggio 1995) è stato un filosofo, critico letterario e saggista italiano.
[1]2 Enzo Siciliano (Roma, 27 maggio 1934 – Roma, 9 giugno 2006) è stato uno scrittore, critico letterario e drammaturgo italiano.
[1]3 Vìttore Branca (Savona, 9 luglio 1913 – Venezia, 28 maggio 2004) è stato un filologo, critico letterario e accademico italiano. Branca è stato professore emerito di letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Padova.
[1]4 Mario Pomilio (Orsogna, 14 gennaio 1921 – Napoli, 3 aprile 1990) è stato uno scrittore, saggista e giornalista italiano.
[1]5 Dino Levante, idem, pag.21.
[1]6 Dino Levante idem.
[1]7 Fabrizio Colamussi (Piazza Armerina, 1889 – Lecce, 20 gennaio 1955) è stato un letterato e poeta italiano. Nacque, in una nobile e antica famiglia pugliese.
[1]8 Dino Levante “Storia di un editore del Sud “ Alessandro Laporta intervento letto il 7 giugno 2002 nel Palazzo Comi a Lucugnano ( Tricase) , pag.63.
19 Dino Levante, idem pag. 22.
20 Letterato, accademico e rettore (Cutrofiano (LE) , 19 maggio 1914 – Lecce, 4 febbraio 2015).
2[1] Docente nei licei, preside ,provveditore agli studi e ispettore del Ministero della pubblica istruzione.
22 Dino Levante idem pag. 24.
23 Critico letterario, filologo, linguista ispanista e comparatista italiano. (Maglie LE, 10 febbraio 1913 – Firenze, 15 febbraio 1998).
24 Critico letterario, scrittore e giornalista italiano (Torino, 6 febbraio 1931).
25 Professore ordinario di Semiotica (M-FIL/05) presso l’Università di Siena ( 1949).
26 Critico letterario, scrittore e politico italiano. ( Lucca 1940).
27 Religioso, docente universitario, studioso, autore (Monteroni di Lecce 5 dicembre 1934 – Grottaglie 3 ottobre 2003).
28 Centro culturale fondato da don Gaetano Quarta.
29 Dino Levante “Antonio Milella: Storia di un editore del Sud” pag.57, “ A guadagnarci era la cultura” Intervento di Don Gaetano Quarta letto a Lucugnano ( Tricase) nel Palazzo di G. Comi il 7 giugno 2002.
30 Idem, pag. 58.
31 Idem, pag. 58.
32 Dino Levante, “A guadagnarci era la cultura” Intervento di Don Gaetano Quarta letto a Lucugnano (Tricase) nel Palazzo di G. Comi il 7 giugno 2002, pag. 59.
Ho conosciuto Antonio Milella e Rossa Martina quando avevano la libreria in via Palmieri. Accanto alla libreria c’era la ricevitoria del Totocalcio di mio padre Vincenzo Pizzi.