di Armando Polito
Per l’esattezza sono 237 anni che intercorrono tra le due immagini (la seconda, come tutte quelle recenti, è stata tratta ed adattata da Google Maps). La prima, infatti, risale al 1781 ed è una delle tavole inserite nel terzo tomo parte prima del Voyage pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile di Jean Claude Richard de Saint-Non. A parte i problemi prospettici che non consentono una sovrapponibilità a fini comparativi, tra le due immagini e la fedeltà descrittiva non assoluta della tavola antica, sono immediatamente leggibili, tuttavia, gli sconvolgimenti che lo scorcio ha subito nel tempo. Per questo non è visibile nella foto recente il duomo col suo campanile, sul quale tornerò dopo, ma lo è la chiesa della Madonna delle Grazie che di seguito presento in prospettiva più favorevole rispetto alla tavola di quanto non sia nella foto precedente.
Stessa operazione per la colonna della Madonna delle Grazie.
Torno, come avevo promesso, al duomo (sia pur smembrato per le stesse ragioni nei due dettagli del campanile e della facciata1) e chiudo.
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1 Farà cosa estremamente gradita qualsiasi lettore, locale e non, che vorrà inviare (o dichiarare in commento la sua disponibilità a farlo) sue foto più definite dei dettagli riportati; il suo nome, com’è doveroso, sarà citato all’atto dell’eventuale inserimento delle foto.
Raccolgo l’invito citando lo studio dell’amico Carmelo Caroppo del quale è particolarmente interessante la ricostruzione fotografica della veduta del Despréz apprezzabile nel video a 6:55 https://youtu.be/CL4kN0nzeas
Di molti aspetti di tale veduta ne aveva già parlato precedentemente anche mio padre Emilio con Mario Cazzato nella “Guida di Maglie” (Congedo Editore) ricca di documentazione fotografica.
Più recentemente un altro caro amico, Pier Francesco Liguori, ha pubblicato “Viaggiatori e Liberi Muratori” (Ananke Editore) avvincente indagine sui possibili collegamenti tra la massoneria e la celebre veduta di Maglie.