di Armando Polito
* Su segnalazione del sig. Gianluca Saponaro, che qui ringrazio, fatta sul profilo Facebook della fondazione (colgo l’occasione, ancora una volta, per pregare i lettori di postare i commenti anche sul blog della stessa per evitare la loro dispersione) rettifico precisando che la didascalia del Desprez è errata e che la fabbrica rappresentata non è il Seminario ma la corte d’ingresso di palazzo Montenegro, come mostra eloquentemente, pur nella differenza di qualche dettaglio, la foto che si seguito allego tratta da http://www.brindisiweb.it/monumenti/palazzo_montenegro.asp
Dopo Lecce con piazza S. Oronzo1 tocca a Brindisi essere ricordata per un dettaglio del suo Seminario immortalato da Louis Jean Desprez (1743-1804) in un disegno a penna su carta custodito anch’esso nel Museo Nazionale svedese (numero di inventario: NMH 195/1980), dal cui indirizzo2 ho tratto l’immagine che segue.
Per quanto riguarda, sempre, la Terra d’Otranto, va ricordato che il Desprez dedicò ad essa quattro tavole e precisamente una ciascuna a Gallipoli, Soleto, Squinzano e Brindisi (di seguito nell’ordine) a corredo del terzo volume del Voyage pittoresque à Naples et en Sicile di Jean-Claude Richard de Saint-Non, opera uscita a Parigi dal 1781 al 1786.
Difficile collocare cronologicamente il nostro disegno, anche perché la scheda del museo si limita a riportare che esso fu acquisito nel 1980 da Inga-Britt Wollin di Goteborg. A lei, molto probabilmente, è dovuta l’attribuzione, non è dato sapere in base a quali criteri. Comunque, se essa corrisponde alla realtà, è legittimo supporre che esso venne realizzato proprio durante il viaggio compiuto in Italia dal Saint-Non e che precedette, verosimilmente di qualche anno, la pubblicazione della sua opera.
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Non è il seminario, il Desprez sbagliò. Si tratta dell’atrio e del cortile di Palazzo Montenegro