di Armando Polito
La cara, vecchia cartolina, per tanti anni è stata complice del nostro esibizionismo nel corso di qualche viaggio, per cui la inviavamo ad amici e parenti per far sapere che eravamo stati in quel bel posto più che per nostalgia di loro, tanto più che noi da quel posto eravamo ritornati da un pezzo. prima che essa giungesse a destinazione, cosa puntuale quando il nostro viaggio, con cartoline spedite a raffica dai vari luoghi visitati, durava parecchi giorni. Eppure, col passare del tempo, quello che era un documento della nostra debolezza personale è per diventato una testimonianza della nostra storia collettiva. Perciò le cartoline, quanto più sono antiche, tanto più sono preziose per i collezionisti, non per chi, magari senza alcun compenso, se ne libera considerandole pura cianfrusaglia; salvo, poi, scoprire che quell’oggetto ha un certo valore.
Credo che la loro tiratura ormai sia ridotta al lumicino, anche perché apparirebbe semplicemente ridicolo inviarne una quando la tecnologia digitale consente con grande faciità e senza spendere nulla (a parte la spesa iniziale per l’acquisto dello strumento e quello ricorrente dell’abbonamento telefonico) di spedire foto e video, anche di qualità, in tempo reale.
Ma, mi chiedo, cosa resterà, a futuro utilizzo, di ogni file di questo tipo inviato o, comunque, memorizzato? Le multinazionali del settore sfrutteranno nostre improbabili nostalgie (ma sanno loro come ravvivarle …) inventando e montando mostruose, ma nello stesso tempo estremamente miniaturizzate, memorie di massa che, se l’affidabilità le accompagna, saranno in grado di soddisfare l’immagazzinamento sicuro dei dati ben oltre la vita più lunga (ma il prossimo modello è già sulla linea di produzione …) prevedibile per l’intera macchina?
Intanto, comunque andrà, ecco un esempio, attraverso vecchie cartoline, di una comparazione1 che non so se e in che modo le nuove tecnologie potranno continuare a garantire, anche a un dilettante.
Via Garibaldi (anni ’30)
Via V. Emanuele II (1932)
Via V. Emanuele II (1945)
Via Pietro Siciliani (1932)
Corso Re d’Italia (1936)
Piazza S. Pietro (anni ’40)
Corso Porta Luce (anni ’40)
Piazzetta Giuseppe Lillo (anni ’50)
Piazza Orsini (anni ’50)
Corso Principe di Piemonte (1956)
Piazza Fortunato Cesari (anni ’60)
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1 Le immagini più antiche sono state tratte dalle inserzioni della sezione collezionismo su eBay, quelle recenti adattate da Google Maps, le cui riprese sono datate febbraio 2009. Rimane aperta la preghiera, anche se, ormai, visto l’esito dei precedenti inviti spero poco in un suo esaudimento, perché qualche lettore locale di buona volontà offra il suo contributo inviando alla redazione foto recenti, con la prospettiva il più possibile fedele a quella più antica, che attestino lo stato attuale dei luoghi. Le foto saranno pubblicate con citazione del nome dell’autore.