Riprendendo il filo del discorso introdotto nel lontano 1974 dal prof. Fabio Grassi e in più occasioni ripreso e in parte mitigato tra gli altri da Donno, Mennonna e Palumbo, l’autore affronta con un eccezionale apparato documentale gli esiti delle elezioni politiche del 1913, che con la sconfitta elettorale di Antonio De Viti De Marco innescò una lunga e feroce polemica politica e giornalistica contro l’utilizzo da parte del socialista Stanislao Senape De Pace del simbolo della croce sulla scheda elettorale.
La puntigliosa ricostruzione dei fatti relativi alle lotte politiche nel collegio di Gallipoli e del ruolo della sinistra gallipolina nel processo di emancipazione delle masse contadine, porta l’autore a ripercorrere, su base documentale, la vicenda relativa alla sospensione del non expedit a favore di Antonio De Viti De Marco, tracciandone le interferenze e le complicità tra il Sottoprefetto di Gallipoli ed i Vescovi di Gallipoli e di Nardò, impegnati come in nessuna altra occasione ad impedire l’accesso alla Camera al candidato socialista.
Ne scaturisce una partecipata difesa delle ragioni del gruppo socialista gallipolino, guidato da Stanislao Senape De Pace, contro le numerose complicità delle istituzioni, della stampa nazionale e dei gruppi di potere locale, tesi ad inficiare i risultati elettorali, a supporto del reclamo avanzato presso la Giunta delle elezioni della Camera da Antonio De Viti De Marco. Ricca l’appendice documentaria in gran parte inedita.
E. Pindinelli, Le elezioni del 1913 nel Collegio di Gallipoli. La croce di Stanislao Senape De Pace e la sospensione del non expedit a favore di Antonio De Viti De Marco, Tip. CMYK, Alezio 2017-12-12.
Volume di pp. 95, con la trascrizione in appendice di 16 documenti originali e 28 illustrazioni
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