di Ermanno Inguscio
Nell’attività spaziale dell’astronauta Paolo Nespoli, cultore esperto di fotografia, compaiono anche spettacolari foto della penisola salentina, di Taranto e del Gargano, che di recente sono state da lui postate sui principali social. Da cinque mesi, e fino al 14 dicembre, egli volteggia in orbita attorno alla Terra, alla velocità di 27.500 Km orari, per la missione VITA con il collega russo Sergey Ryazanisky e l’americano Randy Bresnick. Ventotto albe sul Pianeta, in un solo giorno degli umani, per i tre ospiti della missione spaziale internazionale (ISS). La giornata dell’astronauta milanese, che ben conosce il Salento, oltre all’impegno scientifico della missione, è fatta di diverse emozioni ad ogni alba e di foto mozzafiato scattate dalla cupola della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Dall’alto i problemi sembrano più piccoli, sembra dire l’esperto astronauta anche con il titolo del suo libro. Egli è stato scelto per espletare duecento esperimenti programmati da USA e UE ed altri undici dell’ESA, sempre in condizioni di microgravità. Egli, infatti, astronauta un po’ per merito della scrittrice italoamericana Oriana Fallaci, che in Libano gli aveva suggerito di partecipare alle selezioni aerospaziali, oggi sessantenne, servirà all’ESA per capire gli effetti sui muscoli in assenza di gravità, sugli occhi e testare un giubbotto riempito d’acqua utile per la discesa dell’uomo su Marte. Partito con i colleghi dalla base russa di Baikonur, dopo quaranta giorni di dura permanenza nel deserto kazako, da mesi vive nei tre moduli ASI-NASA, chiamati Leonardo, Raffaello e Donatello, per compiere tutto il semestrale programma di esperimenti, dopo il primo del 2007 (Missione Esperia, una settimana) e quello del 2010 (Missione Magistra, come ingegnere di volo per 159 giorni nello spazio). Importanti con lui nello spazio gli esperimenti di medicina, chimica e fisiologia. Saranno studiati gli effetti antiossidanti nanotecnologici per contrastare i danni dello stress ossidativo in condizioni di prolungata microgravità; sarà approfondito lo studio dei marcatori di stress e come contrastare la perdita di massa ossea nel corpo umano; un grande aiuto vi sarà nella ricerca sulle patologie di tipo tumorale e nervoso e nelle malattie autoimmuni.
Ma l’astronauta italiano, alla sua terza missione spaziale, conosce bene la nostra terra per esserci stato più volte come nel 2008, quando chi scrive, a Maglie e a Poggiardo, ne ha apprezzato le doti di scienza ed umanità insieme a salentini come l’ingegnere aerospaziale Federica Inguscio, oggi responsabile, a Maranello, del settore materiali compositi e fibre di carbonio nella Formula Uno del Cavallino Ferrari. A lei, all’epoca studentessa presso il Politecnico di Milano, Nespoli, nell’incipit del contatto, rimarcò :”Anche tu studi lo spazio e sei tra quei pazzi che, come me ami conoscerne le leggi e violarne i segreti a vantaggio dell’umanità?” Ancora oggi, a qualche passaggio (specie notturno) della navicella sul Salento addormentato tra lo Jonio e l’Adriatico, Nespoli continua a concentrarsi sul suo prezioso lavoro, twittando ogni tanto con i suoi tantissimi amici. E Federica Inguscio, dopo la recente vittoria della Ferrari di Vettel a Interlagos nel Gran Premio di F1 in Brasile, continua a pensare alla bontà del consiglio dato a Nespoli dalla scrittrice Oriana Fallaci a concepire l’idea di fare l’astronauta, dopo esserle stato “angelo”, ma anche personaggio in Insciallah, per i servizi giornalistici dell’Europeo negli insidiosi sobborghi di Beiruth. Nespoli, invece, ad ognuna delle ventotto albe ammirate dalla “cupola” dell’ISS, rivà col pensiero alla Fallaci, sua seconda madre “aerospaziale”.