di Pier Paolo Tarsi
Giunse il tempo in cui anche per l’umanità nomade la vita dovette prendere una piega stanziale. La millenaria lotta che quella stirpe aveva condotto contro i sedentari non cessò né si dileguò mai, si trasferì soltanto nell’animo della moltitudine perdente. Venneno così alla luce i disadattati, gli eretici, gli insoddisfatti, gli irrequieti, quelli lacerati dal conflitto tra ciò che la vita da quel momento in poi avrebbe loro imposto con la stasi e il ribollire del loro sangue, sempre affamato di un orizzonte, di un altrove inesplorato.