di Armando Polito
Realizzato a Venezia dal cartografo portoghese Diego Homem, il portolano è custodito nella Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi (http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b550024897). Nel foglio 4r+5v ho evidenziato con la linea ellittica nera la zona che ci interessa. Di seguito il dettaglio ingrandito.
Da notare la grafia in rosso di otranto, brindisi e taranto, a sottolineare, credo, l’importanza di questi scali.
N. B. Su Petrola vedi la segnalazione del sig.Emilio Distratis nel suo commento leggibile, con la mia risposta, in https://www.fondazioneterradotranto.it/2017/08/12/la-terra-dotranto-un-portolano-del-xiv-secolo/
Sul tema segnalo:
La Terra d’Otranto in un portolano del 1521, il progetto Sarparea e … Lino Banfi
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1 In altri portolani petrolla.
Molto bella.
I portolani utilizzavano il colore normale per indicare un approdo dove era possibile unicamente attraccare (i greci ed i latini utilizzavano in tal caso rispettivamente i termini di ὅρμος e di statio) e la grafia in rosso per le strutture che consentivano invece, oltre al semplice ormeggio, anche un’adeguata protezione dai venti e dalle onde provenienti dal mare aperto, vale a dire i veri e propri porti (in tal caso i termini greci e romani erano quelli di λιμήν e di portus).