di Armando Polito
Il 12 maggio u. s. il signor Luigi Congedo, commentando su Facebook un mio articolo postato da Marcello Gaballo e che era già uscito il 12/11/2015 su questo blog (https://www.fondazioneterradotranto.it/2015/11/12/il-salento-in-ventiquattro-immagini-di-abraham-louis-rodolphe-ducros-26-gallipoli/), scriveva:
Sono quasi certo che il primo acqurello della serie e’ la montagna spaccata prima che fosse modificata per aprirvi la strada – sulla destra si vede la torre dell’alto lido e piu a destra la serra che precipita infatti dalla strada statale gallipoli taranto fino a lido conciglie – non ho dubbi….
E come non condividere la sua opinione, di fronte alla schiacciante sovrapponibilità dei due profili, come mostrano le due immagini (la prima ripresa dal mio post, la seconda è quella allegata dal sig. Congedo nel suo commento) che di seguito ho accostato per consentire a tutti un agevole controllo comparativo?
Pur complimentandomi con l’autore della scoperta, non posso però fare a meno di un’osservazione di carattere generale più volte replicata. Non gli si può certo rimproverare di aver postato il suo commento su Facebook e non direttamente sul blog della fondazione in calce al mio articolo, perché non avrebbe potuto allegare la foto recente. Tuttavia rivolgo ancora una volta a tutti i lettori la preghiera, se è possibile e qualora il commento sia solo testuale (per gli eventuali allegati a supporto basta fare riferimento ad essi e sarà cura della redazione far sapere come renderli pubblici), di collocarlo in coda al post volta per volta interessato nella sua sede nativa (il blog della fondazione), laddove, oltretutto, chiunque è obbligato ad andare per leggerlo. Comprendo che digitare i pochi dati richiesti può essere fastidioso, mentre in Facebook tutto è automatico, ma un po’ di fastidio val bene il non correre il rischio di perdere qualcosa di estremamente interessante, come in questo caso. Oltretutto il mio controllo di Facebook è piuttosto saltuario e, ora parlo egoisticamente, se è mancata o mancherà la mia risposta o la mia replica a qualche osservazione, magari non proprio benevola, ciò è e sarà da imputare soltanto a mancata lettura. Ora vi lascio perché debbo precipitarmi su Facebook per apporre il mio “mi piace”, cosa che qualche minuto fa mi ero scordato di fare …