Elsa Martinelli, ispettore e gentildonna
di Francesco Greco
Ispettore onorario “per la tutela e la vigilanza degli organi a canne storici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto” (prima, dal 2012, lo era della sola provincia leccese). La nomina è arrivata a dicembre 2016 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo.
Se la virtù dei grandi è la discrezione, il pudore, rifuggire dai riflettori della ribalta (atteggiamenti decisamente retrò al tempo della selfie-mania e dei social), c’è voluto del tempo a convincerla a dare la notizia.
E dunque, un altro step nella già prestigiosa carriera accademica e divulgativa della prof. Elsa Martinelli, salentina di Gallipoli, docente di “Poesia per Musica e Drammaturgia Musicale” al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
Tradurre le proprie passioni in un lavoro non càpita a tutti nella vita. Elsa ha avuto questa “buena suerte” e la vive come una mission senza lesinare energie, come sanno i suoi allievi e la stessa Terra d’Otranto, che conosce e apprezza i suoi saggi in cui spesso coinvolge l’architetto Beatrice Malorgio (“Fughe”, Edizioni del Grifo, 2012).
L’incarico, onorifico, è di durata triennale e prevede la tutela, la vigilanza, la consulenza storico-musicale, tecnica e archivistica, di restauro (di tipo filologico, conservativo, funzionale ed estetico) in funzione della salvaguardia del ricco patrimonio organario delle chiese.
La prof. fa capo agli organi centrali del Ministero tramite l’ufficio periferico della SABAP (Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio) di Lecce, ora diretto dal nuovo soprintendente, l’architetto Maria Piccarreta.
Una mission, s’è detto, vissuta full time. In ambito didattico e di ricerca con volumi, saggi, articoli su riviste specializzate, atti di convegno nazionali ed extra moenia, pubblicazioni miscellanee sugli organi a canne nel Salento, due corpose monografie e numerosi contributi di studio.
La prof. Martinelli ha studiato i vari aspetti della storia del melodramma (dai costumi teatrali ai libretti d’opera), opere e protagonisti della grande opera lirica: da Vivaldi a Niccolò Piccinni, incluso il contemporaneo Nino Rota.
I profili storici e l’attività artistica di musicisti come Eriberto Scarlino, Luigi Romano, Vincenzo Pecoraro e di cantanti lirici come il tenore di grazia Tito Schipa (leccese doc, “Canto per te. Omaggio a Schipa, 2016) e il soprano Ines Martucci, inclusi corsi di iconografia musicale, la storia di bande musicali e interconnessioni fra architettura e musica.
Non male per una giovane prof. appassionata del suo lavoro. Della serie “Eccellenze a Sud”, o “Ce ne fossero!”. Chapeau!