La terra d’Otranto nella prima carta moderna a stampa dell’Italia.

di Armando Polito

Con il moderna del titolo ho esagerato, ma solo di dieci anni per difetto. Mentre, infatti, il genovese Cristoforo Colombo scopriva l’America nel 1492, il fiorentino Francesco Berlinghieri aveva già nel 1482 pubblicato un’edizione in terza rima della Geografia di Claudio Tolomeo corredata da 31 tavole, del cui autore s’ignora il nome: 27 tolemaiche, cioè storiche, e 4 moderne. Queste ultime, in particolare,  facevano tesoro del patrimonio d’informazioni presenti nelle carte nautiche1 (promontori, porti, secche e simili). Nell’immagine di testa è riprodotta la tavola moderna  dedicata all’Italia (le altre alla Francia, alla Spagna ed alla Palestina), dalla quale ho tratto il dettaglio della Terra d’Otranto (per una sua più agevole lettura, e vale anche per l’immagine di testa, basta cliccarci sopra col tasto sinistro) che ora analizzeremo sotto l’aspetto toponomastico non senza avvertire prima il lettore che queste tavole, come ben sanno gli addetti ai lavori non solo abbondano di storpiature di trascrizione ma anche di marchiani errori di posizione di fronte ai quali la mappa di Soleto (VI secolo a.C.),  se è autentica, appare graffita quasi con l’aiuto di un rilevatore satellitare.

Non in questo cerco giustificazione delle mancate o dubbie identificazioni2 e sarò grato a chiunque vorrà colmare queste lacune.

______________

1 Per un raffronto :

https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/04/23/la-terra-dotranto-in-due-antiche-carte-nautiche/

https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/01/17/a-pesca-in-rotta-verso-punta-palascia-con-a-bordo-una-vecchia-carta-nautica-ma-la-rete-e-di-ultima-generazione/

https://www.fondazioneterradotranto.it/2014/09/07/la-terra-dotranto-in-un-portolano-del-xvi-secolo/

2 Nei portolano segnalato al terzo link della nota precedente tra vilanova e guacito si legge petrola; lo stesso,  tra Gagiti e Iannaro, in  quello segnalato al primo link. Questo Portola probabilmente ne è deformazione e perciò sarebbe da identificare con Petrolla, nome del primo nucleo di Villanova.

Per Asiam la posizione coincide quella dell’attuale Torre di S. Sabina, frazione del comune di Carovigno, ma la deformazione del nome della santa, da cui derivò quello della torre (in un inventario del  1396, pubblicato da Nicola Bodini in Per gl’ilustrissimi signori Dentice contro il comune di Carovigno ed il demanio dello Stato, Lecce, Tipografia Editrice Salentina, 1885 si legge: Item locum et portum Sanctae Sabinae in quo est turris una discoperta=parimenti  il luogo e il porto di S. Sabina nel quale c’è una torre scoperchiata) sarebbe stata devastante; lo stesso vale per Mendelim (Mendelin nella carta di Pietro Coppo), probabile errore di trascrizione, ripetuto nel tempo,  del Manduris che si legge nella Tabula Peutingeriana (XII-XIII secolo). Per quanto riguarda Nerto, infine, esso appare forma italianizzata del Nertus che si legge nella carta d’Italia del veneziano Pietro Coppo (1470-1556) a corredo del suo De toto orbe rimasto manoscritto, nonché sincopata del volgare Nerito che è dal nome latino più antico di Nardò, Neretum  (la storia di questo toponimo, comunque, sarà estesamente illustrata e documentata, insieme con quella  dello stemma della città, in una monografia che dovrebbe essere pubblicata a breve).

Condividi su...

Un commento a La terra d’Otranto nella prima carta moderna a stampa dell’Italia.

  1. MEDELIM potrebbe essere effettivamente ‘Manduria degli Imperiali’, all’epoca già feudatari. Certo, ME per Manduriae sarebbe una abbreviazione drastica ed inusuale. Più frequente per ‘Monte’. Non si legge bene se effettivamente ci sia un ‘no’ minuscolo dopo GALATA, che già dovrebbe leggersi Galatina. Non enfatizzerei comunque il testo. Leggendo atti notarili antichi mi sono convinto che si usasse una certa libertà di scrittura e che la pronuncia corretta fosse lasciata alla intelligenza del lettore, così per le doppie come per le abbreviazioni

Lascia un commento

La Fondazione Terra d'Otranto, senza fini di lucro, si è costituita il 4 aprile 2011, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia - con relativa iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche, al n° 330 - in data 15 marzo 2012 ai sensi dell'art. 4 del DPR 10 febbraio 2000, n° 361.

C.F. 91024610759
Conto corrente postale 1003008339
IBAN: IT30G0760116000001003008339

Webdesigner: Andrea Greco

www.fondazioneterradotranto.it è un sito web con aggiornamenti periodici, non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari. Qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci: fondazionetdo@gmail.com.

Dati personali raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:
Gestione contatti e invio di messaggi
MailChimp
Dati Personali: cognome, email e nome
Interazione con social network e piattaforme esterne
Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Servizi di piattaforma e hosting
WordPress.com
Dati Personali: varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio
Statistica
Wordpress Stat
Dati Personali: Cookie e Dati di utilizzo
Informazioni di contatto
Titolare del Trattamento dei Dati
Marcello Gaballo
Indirizzo email del Titolare: marcellogaballo@gmail.com

error: Contenuto protetto!