Il vignettista Paolo Piccione, per la 8^ volta ospite al Salon International du Dessin de Presse
La Francia continua ad essere patria d’adozione artistica del vignettista salentino Paolo Piccione, il quale per la 8^ volta è stato tra i protagonisti del 35° Salon International de la Caricature du Dessin de Presse et d’Humour di Saint Just Le Martel. L’evento, consolidato rendez-vous planetario delle più appuntite matite satiriche provenienti da ogni parte del mondo, si è tenuto durante il mese di ottobre. La kermesse – impreziosita dalla presenza di circa 150 disegnatori, da convegni ed eventi tematici – quest’anno ha registrato un numero di visitatori molto superiore alle precedenti edizioni, confermando la sensibilità e l’affetto dei francesi verso questa forma d’arte e di comunicazione. Anche quest’anno, dopo la strage di Charlie Hebdo, trattandosi di un evento a rischio terroristico, si è notata la presenza di un nutrito contingente di Gendarmerie.
Quest’anno, Piccione, ha esposto quattro tavole: tre satiriche ed una illustrazione. Le prime tre hanno toccato i seguenti punti: le Paralimpiadi di Rio 2016, i 130 anni della Statua della Libertà e la Brexit. L’illustrazione, invece (ritraente il Palazzo dei Commendatori di Maruggio con i cavalieri di Malta e i Templari), è una tavola estratta da L’Acino e l’Oliva, favola illustrata delle Terre del Primitivo , progetto a cura di Paolo Piccione e Sisto Sammarco, finanziato dal GAL Terre del Primitivo.
Tra gli altri artisti italiani presenti alla manifestazione vi erano Claudio Puglia (il quale, realizzando caricature tramite l’uso delle lettere del nome e cognome, rappresenta la massima espressione nazionale di “callicaturista”), Marilena Nardi (vignettista de Il Fatto Quotidiano) e Marzio Mariani (freelance). Un altro ospite italiano è stato il dott. Paolo Moretti, collezionista e presidente dell’Associazione Culturale Fondo Paolo Moretti per la Satira Politica.
Piccione, insieme agli altri vignettisti, si è esibito al cospetto del pubblico, realizzando vignette e caricature in estemporanea.
C’è forse un errore nel fumetto della vignetta con la statua della Libertà? Invece di ON dovrebbe forse essere OU, per quel poco di francese che mi ricordo!
Vero, l’errore c’è, ma è vero pure che, come diceva Orazio, “quandoque bonus dormitat Homerus” (talora anche il bravo Omero si addormenta). Tuttavia per l’errore di una persona che abbia un minimo di intelligenza (figuriamoci per un vignettista del calibro del nostro!) c’è sempre, a cercarla, la giustificazione. Nel nostro caso credo che abbia giocato un determinante ruolo distraente l'”on” immediatamente successivo.