Xylella time …
di Piero Sumerano
Il focolaio di xylella a Ostuni fa paura ? Fa più paura di quello di Oria? Di Torchiarolo, di San Donaci, di Trepuzzi, di Squinzano, di Veglie o di Gallipoli?
Fa più paura perché è più vicino alla terra di Bari?
L’olivicoltura della Puglia ha lo stesso valore da Santa M. Di Leuca fino a Serracapriola . Un valore sociale, economico, storico, paesaggistico, cultuale e naturalistico a prescindere se parla di terra del Salento, di Bari, delle Murge o della Daunia ! Qualcuno forse si aspettava, o peggio ancora, si aspetta che il batterio della Xylella f. si possa fermare da solo come se niente fosse? O che possa essere curato ?
O possa essere circoscritto solo al Salento ?
Che lasciare gli alberi infetti al loro posto per puro spirito patriottico non avrebbe avuto conseguenze ?
No! No! Niente di tutto questo !
La questione è ben più complessa di, come alcuni pseudo esperti o sedicenti tecnici ecologi e chi più ne ha più ne metta, vogliono farla apparire! Nessuno ha capito che siamo difronte alla più grande e catastrofica epidemia che si possa immaginare.
La malattia viaggia!! Il suo vettore fa l’autostoppista e nascondendosi nelle macchine, furgoni e camion provenienti dalle zone infette conquista nuovi territori.
Oggi la malattia la scopriamo a Ostuni; ma chissà dove sia potuta arrivare ! Forse già é al nord Italia con qualche sputacchina che innocentemente si è posata fra le fessura delle auto dei tantissimi turisti che hanno affollato l’estate salentina 2016. O magari è già scesa nelle regioni joniche.
Oggi c’è gente che parla e professa senza la più elementare competenza in materia e senza avere ben impresse negli occhi e nella mente le immagini apocalittiche degli olivi millenari della provincia di Lecce e di parte di quella di Brindisi ridotti a muti scheletri. Oggi c’è gente, purtroppo, che specula sulla vicenda Xylella solo per meri scopi di notorietà mediatica magari da spendere in qualche prossima tornata elettorale ( è già successo ) Oggi ancora c’è DISINFORMAZIONE !!! Una disinformazione quasi voluta e pilotata per creare scalpore, confusione e fare scoop mediatici! Giornalismo di basso profilo che tenta di distogliere l’attenzione dal vero problema: la morte degli olivi e la morte della nostra economia con tutto ciò che ne consegue!
In occasione del nuovo focolaio di Ostuni, leggere ancora una volta, su testate giornalistiche di portata nazionale che dietro tutto questo c’è l’ombra di qualche lobby speculatrice con chissà quali interessi di edilizia turistica sinceramente mi fa cadere le braccia ! Distogliere l’attenzione dal vero problema ( ripeto la morte certa degli olivi monumentali), per lanciare insinuazioni mentre si intervista il gestore della stazione di servizio dove é stata trovata la pianta infetta, mi sembra davvero inqualificabile. Sarebbe stato più giusto e più professionale descrivere il problema ed esortate tutti, ognuno per la propria parte, ad attivarsi per attuare tutte le pratiche per cercare di contrastare l’epidemia!
La colpa di tutto questo ?
Di tutti noi sicuramente . Di tutti quelli che a vario titolo hanno ostacolato una norma europea e la legge nazionale in materia di organismi da quarantena ( che forse andava migliorata per essere applicata ad una specie come l’olivo ) . Dei ricorsi accettati dal TAR e dei sequestri che hanno rallentato, intralciato e persino bloccato l’iter che il Servizio Fitosanitario era chiamato a svolgere! Ognuno di noi si faccia un esame di coscienza; semprechè ognuno di noi ne abbia una !!