Daniela Liviello
“ma ormai
senz’ombra
senza pietra come
come farò a sapere
dove sono, fino a che punto sono morto
o vivo…..” Vittorio Bodini
Il fuoco è spento, il vento si è quietato, l’alba si stiracchia, si stropiccia gli occhi.
Saliamo sulla pietra più alta per guardare il nostro campo, cosa resta dopo l’ennesimo incendio doloso.
E’ tanto amato questo campo, questa terra che rinasce scostando le tende grigie di fumo. Riprende a scorrere la linfa, riprende l’affanno delle formiche, le mani tornano a ricomporre un’armonia di pietra.
Anche quest’anno 2016 i versi si raccolgono in antologia. “Versi per una metamorfosi”. Kurumuny edizioni.
Il ricavato della distribuzione dell’ antologia 2015 è diventato ulivo: nell’orto sono state messe a dimora ottanta piante della specie ogliarola.
Ventidue poeti di ogni regione hanno composto ispirandosi ad un verso tratto dal “Canzoniere della morte” di Salvatore Toma, il poeta di Maglie: A me Dio piace indovinarlo//in una pietra qualunque.
E a noi piace pensare che Salvatore Toma abbia sorriso da lassù ascoltando le voci dei poeti che a lui si sono richiamati.