di Pier Paolo Tarsi
Lo noti il tedesco in vacanza, e non solo per i suoi calzini. Non appena varca i confini del suo Paese e frau Merkel non può più vederlo, il suo super-Io germ…anico allenta il consueto rigidissimo controllo o se ne resta addirittura in patria insieme al lavoro, traspare allora da ogni gesto o movenza sciapita un nuovo essere umano rilassato; non gli par vero a questo nuovo tedesco di poter svoltare in auto senza “freccia”, gli si stampa in faccia un sorrisetto da monello impunito quando parcheggia un po’ fuori dalle strisce, e quando non c’è nessuno nei dintorni son sicuro che getti anche carte per terra, anzi, sospetto se le porti ogni mattina appositamente in tasca per dar sfogo alla sua nuova libertà. Se ne vedete uno è facile riconoscerlo in genere dal sorrisetto beato e dall’occhio ridente; se non siete del tutto sicuri che sia un tedesco in vacanza potete ricorrere a un test immediato, divertente e semplice semplice: accostatevi al presunto tedesco in vacanza con discrezione e, nel mentre combina una delle sue marachelle, urlate a caso qualche tenera parola della sua madrelingua. Non c’è bisogno di andare a lezione di tedesco, basta un “achtung” o, per i più arditi, un “Sie sah sie“: se vedrete che si il tipo si impala sull’attenti nel tempo compreso tra 1 e 5 nanosecondi, se gli si intristisce immediatamente il volto e se infine la sua schiena diventa un obelisco piantato in mezzo alla strada, ebbene, avete beccato senza alcun dubbio il vostro tedesco in vacanza.