RAFFAELE PUCE / MILLE PIANI.
Mostra fotografica alla Cupertinum, domenica 29 maggio, nell’ambito di Cantine Aperte
Le concrezioni reali e visionarie delle foto di “Mille piani” – un’ecologia dell’immaginazione – riattivano la sensibilità dello sguardo assaltato dal frastuono e dal sovraccarico delle immagini televisive, delle foto modificate con photoshop, degli scatti dei telefonini che si perdono nelle memorie digitali, degli assurdi selfie con smorfie impossibili…
L’attenzione di chi guarda collega scenari diversi. La velocità della luce è forse il pensiero. La velocità del suono è forse la memoria, il tempo. Tempo e luce lavorano l’esistente, lo trasformano. Respiro, rigore, visione, mutazione, rarefazione, rallentamento, silenzio, tranquillità, tempo che interagisce con l’opera. Il lavoro del tempo. Cartografare contrade a venire.
Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate. Diane Arbus
Come i bambini che non sanno ancora parlare, e quando cercano o vogliono una cosa si esprimono avvicinandosi ad essa, toccandola, o fiutandola, o indicandola e con mille atteggiamenti diversi, cosí il fotografo quando lavora, gira intorno all’oggetto del suo discorso, lo esamina, lo considera, lo tocca, lo sposta, ne muta la collocazione e la luce; e quando infine decide di impossessarsene fotografandolo, non avrà espresso che una parte del suo pensiero… Ciò che veramente importa non è tanto l’attimo privilegiato, quanto individuare una propria realtà, dopo di che tutti gli attimi piú o meno si equivalgono. Circoscritto il proprio territorio, ancora una volta potremo assistere al miracolo delle “immagini che creano se stesse”, perché in quel punto il fotografo deve trasformarsi in operatore, cioè ridurre il suo intervento alle operazioni strumentali. Al fotografo il compito di individuare una sua realtà, alla macchina quella di registrarla nella sua totalità. Ugo Mulas
“Il vino è il canto della terra”, scriveva Mario Soldati, e Giuliano Sangiorgi aggiunge: “Credo che il vino sia il canto delle persone che stanno sulla terra. L’uva è il canto della terra. Il vino è il canto degli uomini, che stanno sulla terra magnifica che produce l’uva”.
Appuntamento con grandi Vini, Arte e Jazz, domenica 29 maggio, alla Cupertinum, Antica Cantina del Salento, in Via Martiri del Risorgimento 6, a Copertino, nell’ambito di Cantine Aperte, evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia.
Dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 21.00 la Cupertinum accoglie appassionati, turisti e curiosi, per scoprire la Cantina, assaggiare e acquistare i vini.
Inoltre, degustazioni: gli oli d’oliva della “Carta degli oli dell’Aprol”; le “buonezze” del Forno Fratelli Sabato e il miele di BeeHouse.
Durante l’apertura si potrà ammirare la mostra fotografica “Mille piani”, di Raffaele Puce.
Alle ore 19.00, concerto del Jazz Trio di Luigi Botrugno (pianoforte), Emanuele Raganato (sax) e Frank Bramato (voce).
CUPERTINUM, Antica Cantina del Salento 1935, Copertino
Enoteca del Copertino, Via Martiri del Risorgimento 6, Copertino (Le) tel.0832.947031 – www.cupertinum.it
Raffaele Puce – Fotografo e artista visivo, collabora con enti pubblici e aziende per la realizzazione di immagini per mostre e cataloghi. Svolge ricerca fotografica con particolare attenzione al rapporto tra beni culturali e territorio. Per le Edizioni Aramirè ha pubblicato Parazioni. Laureato all’Accademia di Belle Arti, nel 1999 ha vinto il Premio Nazionale Giovani Artisti Portfolio. Tra le sue mostre ricordiamo: Sequenze, Museo Ken Damy / Brescia; Outono Fotografico / Spagna; Diario quotidiano, collettiva di fotografia stenopeica, Musinf / Senigallia; Bande, fuochi e luci, Talos festival; Portokalli site, Borgoinfesta. Con la Cupertinum collabora in qualità di fotografo, in particolare per il progetto del giornale Cupertinum doc. Il Cuore del Negroamaro.
Jazz Trio: Frank Bramato – è un giovane cantautore che ha attraversato, nella sua intensissima parabola artistica, una varietà enorme di generi, situazioni e progetti artistici. Come cantante e sperimentatore vocale, esordisce nel 2000 con la band Blekaut. Dopo gli studi di sceneggiatura a Roma si afferma nell’ambiente del teatro/performance vincendo prestigiosi festival internazionali. Luigi Botrugno – è una delle voci pianistiche salentine più versatili e conosciute. Si esibisce regolarmente in varie formazioni e in una moltitudine di contesti, da Sanremo al solismo jazz. Attualmente insegna pianoforte jazz al Liceo Musicale di Lecce. Emanuele Rag – musicista eclettico e raffinato si è esibito in centinaia di concerti, in Italia e all’estero, presentando un vasto repertorio che va dal jazz al lirico-sinfonico. Attualmente è docente presso il Conservatorio di Ferrara.