UN CONVEGNO SUI SILENZI DEL SUD
di Ermanno Inguscio
Il documentarista Luigi Di Gianni torna ancora una volta nel Salento. Sabato 9 aprile 2016, a Montesano Salentino e a Ruffano, avrà luogo una giornata di studi in suo onore, al cui termine gli sarà conferita una cittadinanza onoraria. Tra i sessanta documentari girati e i vari sceneggiati televisivi, Di Gianni, presidente della Lucana Film Commission e già sodale di Ernesto De Martino, aveva girato, tra il 6 e il 7 agosto 1965, proprio a Montesano Salentino, il cortometraggio “Il male di San Donato”, un documento antropologico unico su pratiche terapeutiche ormai scomparse. Così, Silvana Serrano, sindaco di Montesano Salentino, e Carlo Russo, sindaco di Ruffano, su progetto di Alessandro Turco, in collaborazione con la “Fondazione Notte di San Rocco” di Torrepaduli, con media partner Telerama, hanno reso possibile l’ importante incontro odierno con il regista Luigi Di Gianni, nastro d’argento alla Biennale di Venezia del 1975 per il film “Il tempo dell’Inizio”.
A lui erano state dedicate, infatti, numerose rassegne internazionali presso vari Istituti italiani di Cultura (Vienna, Monaco di Baviera, Stoccolma, Helsinki, Copenhagen). E l’Università di Tubinga, oltre a dedicargli una retrospettiva personale, ha istituito una Fondazione Archivio per la conservazione e la diffusione dei suoi film documentari.
Il Festival di Berlino, nel 2003, lo ha celebrato con la proiezione di cinque sue opere. Anche per questo il ritorno di Di Gianni nel Salento assume un’importanza veramente significativa, cui gli ideatori hanno dato il tema Incontro con Luigi Di Gianni. Il cinema che si ispira all’antropologia. Il Sud del silenzio.
Nella mattinata del 9 aprile, alla presenza di folte scolaresche della scuola dell’obbligo, nel tragitto dalla chiesa matrice di Montesano al Santuario di San Donato, Di Gianni sarà accompagnato e intervistato dall’attrice Rosaria Ricchiuto. Nel pomeriggio, presso il Teatro dell’Oasi di Ruffano, dopo la proiezione di alcuni suoi filmati e i saluti istituzionali di Carlo Russo e Silvana Serrano, sindaci delle due cittadine, seguiranno gli interventi dello storico Ermanno Inguscio, dell’etnomusicologo Pierpaolo De Giorgi ( Comitato Tenico-Scientifico della Fondazione Notte di San Rocco, presieduta da Pasquale Gaetani), del regista Edoardo Winspeare e della conduttrice-regista della serata Rosaria Ricchiuto.
La presenza di Luigi Di Gianni in Salento, mirabile idea-progetto di Alessandro Turco, si configura anche come un omaggio a Ernesto De Martino, che nei suoi studi aveva etichettato questa terra japigia come “ terra del rimorso”, studiando fenomeni etno-antropologici tra Nardò, Torrepaduli, Lecce e Galatina. Luigi Di Gianni, sin dai tempi del suo documentario “Magia Lucana”, si era appassionato alle tematiche che istituiscono interessanti paragoni tra riti e costumi simili del tarantismo, e che per diverse ricerche aveva avuto la consulenza scientifica proprio di Ernesto De Martino.
Immagini e soggetti rappresentati del resto da Di Gianni e da Gianfranco Mingozzi consentono di riconoscere ritualità popolari ormai quasi scomparse e offrono lo spunto per uno studio e comparazione con l’analogo rito tradizionale e popolare della danza scherma, che si svolge ogni anno presso il Santuario di San Rocco di Torrepaduli. La relazione tra San Donato e San Rocco è di pregnante significato, perché si svolge in un’area omogenea di interesse etno-antropologica, nella quale la devozione popolare assume toni, caratteri e comportamenti simili e di un analogo significato terapeutico.
E’ quanto era stato già ribadito nei Meetings internazionali di Lisbona e Montpellier di qualche anno fa ed é proprio ciò che gli studiosi presenti all’incontro cercheranno di rimarcare alle comunità di Ruffano e Montesano Salentino, sotto l’egida storico-culturale del grande documentarista napoletano Luigi Di Gianni.