Che rottura di c…anali!

di Armando Polito

*Certo che pagare il canone con un televisore così è proprio da idioti …

Com’è noto il governo ha deciso di stanare chi evade il pagamento del canone televisivo in base al principio di presunzione del possesso di un televisore qualora la stessa casa fruisca del servizio di distribuzione dell’energia elettrica. Faccio notare al lettore come la tanto decantata flessibilità sia stata applicata anche a questo principio che in campo giuridico prevede lo status dell’innocenza fino alla condanna definitiva, anche quando le prove sono tanto schiaccianti da togliere ogni dubbio di piena colpevolezza. Sotto questo punto di vista non fa meraviglia che tale principio sia sbandierato ogni momento dall’attuale partito (questo sì trasversale al massimo …) degli inquisiti e dei loro difensori con un impegno, da parte di questi ultimi, dettato più che altro dal non si sa mai o domani potrebbe capitare pure a me…

Ora un semplice contratto di fornitura di energia elettrica diventa un indizio di potenziale colpevolezza e spetta al titolare l’onere della prova che in quella casa non c’è ombra di apparecchio tv. A quanto pare tale prova bisogna fornirla con autocertificazione all’Agenzia delle entrate che, non riuscendo a svolgere efficacemente il suo compito, un po’ per deficit di organico, un po’ per leggi farraginose e contraddittorie, gioia dei grandi evasori che possono permettersi fiori di commercialisti, ora dovrà pure controllare la sincerità di tale autocertificazione. Già m’immagino una caterva di interventi di controllori, muniti di una sorta di certificato di perquisizione, in giro per le case e gli stessi abbandonarsi ad ululati di soddisfazione alla vista del portatile  da 10 pollici che l’incauto proprietario, evasore del canone, ha dimenticato sul comodino nella foga di nascondere nella camera segreta i cinque  maxischermi da 120 pollici presenti negli altri ambienti della casa, bagni compresi  …

E, forse, se vorrà togliersi lo sfizio, potrà pure contestare il reato, penale, di falsa dichiarazione del quale dovrebbe essere, seduta stante, accusato; gli basterà trovare un buon avvocato che sappia stiracchiare qualche piega che è sempre nascosta, non so quanto involontariamente …, in ogni legge e che nei casi estremi potrà sempre invocare, e corroborare con l’esibizione di adeguate testimonianze,  l’incapacità d’intendere e di volere del suo cliente al momento della stesura (e pure dell’invio …) dell’autocertificazione.

Questo è il nero futuro che attende tutti i biechi presunti evasori. Nel frattempo tutti, dico tutti, già da più giorni ci sorbiamo, in forma di demenziale cantilena replicata con la petulanza del più finto degli accattoni (quelli autentici, conservando un minimo di dignità, chiedono una sola volta alla stessa persona), la lieta notizia che quest’anno i non evasori del passato non riceveranno il bollettino per il pagamento del canone, che lo stesso importo, per grazia non di Dio ma del governo  è diminuito e che sarà rateizzato, appunto, nella bolletta della luce. Insomma, uno spot di propaganda preelettorale, o, se preferite, di regime …

Molti, per non dire tutti, che di quel governo volta  per volta fanno parte, credono che governo e Dio siano la stessa entità e moltissimi di coloro che votando (negli ultimi tempi neppure quello …) li hanno eretti agli onori degli altari (ma gli altarini sono sempre in agguato …), non saprei se più leccaculo che opportunisti o idioti, sono convinti pure che la divina provvidenza è stata soppiantata da quella governativa …

Non so quanti mi stiano leggendo, ma io sto già profondamente rimpiangendo l’annuale tortura del vecchio messaggio relativo alla scadenza del 31 gennaio e della  piccola sovrattassa prevista per i ritardatari. L’elemosinante ricordo quotidiano durava, però, fino alla fine di febbraio.

Già il nuovo messaggio, più elemosinante del vecchio, resterebbe, almeno per me, vomitevole anche se fosse letto con fare sensualmente, anzi sessualmente, ammiccante da un’esplosiva/un esplosivo annunciatrice/annunciatore (sempre per me vale il primo protagonista di ogni coppia)..

Ogni estate ha il suo tormentone musicale e non è da escludere che qualche geniale autore, naturalmente a titolo gratuito, partorisca qualche motivetto da utilizzare come sottofondo musicale per qualche spot relativo, sempre, al nostro argomento, il cui spessore culturale è, lo dico perché può darsi che qualcuno non se ne sia accorto …, elevatissimo, come, del resto,  quasi tutta la programmazione nazionale,1

E che rottura di c…anali sia, per tutta l’estate, al ritmo, più o meno (ar)rapante che accompagna un testo più o meno sublimemente poetico come questo:

Ma dove vai

se il televisore

non ce l’hai? 

Hai però il contatore

che non si ferma mai,

tu sei di certo un evasore

e per te saranno guai.

Ora attendi il controllore

e, se non lo sai,

venire può tutte le ore.

Tu dirai che sei un masai,

con grande suo stupore,

che il tuo tv è un bonsai,

non ha nessun valore 

e spento lo terrai.

Urrà! pel percettore;

tu invece piangerai

e con gran dolore

contrito esclamerai,

smunto il bel colore:

“Ahi, ahi, stramaledetta RAI!”.

______

1 Chi mi obietterà che nessuno mi obbliga a seguire questa o quella trasmissione sarà il mio ispiratore per la continuazione di questo post; ma poi, non si lamenti se…

 

 

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2 Commenti a Che rottura di c…anali!

  1. Credo che il post suddetto sia stato impropriamente pubblicato nella bacheca della Fondazione. Niente da obbiettare se si fosse trattato di quella privata del Sig. Polito.

    • Non sapevo che la Terra d’Otranto fosse esente dal pagamento del canone RAI e lei avrebbe fatto meglio, comunque, a postare “propriamente” il suo commento direttamente sul sito sul quale è stato costretto ad andare per leggere il mio post … Non so come le risponderà la redazione, ma, in caso di sua replica, stia certo che risentirà la mia voce.

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