di Paolo Rausa
Castello Spinola Caracciolo di Andrano, sede del Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, Antonio Chiarello da Ortelle (Le) attende promesse di visitatori, qualche artista della zona, dei paesani e altri come noi, già da tempo messi a conoscenza di queste illustrazioni ‘frutto di trent’anni di amore per il Salento’, confessa l’autore. Antonio ha esplorato in lungo e in largo ogni luogo, ogni anfratto di questa terra ‘magica’, come la definisce lui e ogni volta ha trovato motivo di meraviglia e di contemplazione per il fatto che la natura ha donato a questi luoghi tanta diversità, tanta bellezza e del come le opere dell’uomo per millenni si sono integrate nella loro semplicità con l’imponenza del paesaggio semplice ma stratificato nel tempo. Non è nuovo a queste osservazioni Chiarello, a osservare e riportare su carta, su tela, sulla pietra (le chianche) gli elementi più disparati che la natura ha voluto disseminare e la cultura edificare in questa lingua di terra protesa verso il mare, come scrive Plinio il Vecchio dell’Italia nella Naturalis Historia. Gli acquerelli sono la sua tecnica che più privilegia, ‘ perché ti consente nella tenuità dei colori di tornare alla tecnica antica, quella della mano libera’. Delicatezza e gentilezza sono i suoi tratti salienti e l’arcobaleno variopinto di colori, dove tutto confluisce, elementi naturali, specie vegetali tipiche e animali, a definire i caratteri del territorio ora tutelato dal Parco, ma molto ambito da chi vorrebbe ‘spingere indietro con contrafforti persino il mare per costruire nuovi palazzi’ – così scrive sdegnato da tanto osare contro le leggi della natura Seneca a Lucilio. Le tavole sono un susseguirsi di particolari ambientali dove il cielo si confonde con il mare, mentre il verde e il marrone delle campagne partecipano ad una sarabanda di storie incise nel lavoro dei muri a secco, nelle strade percorse dai carretti, ora a piedi, da Otranto (l’Odra messapica) e dal suo mosaico pavimentale con la riproduzione del Paradiso Terrestre riprodotto nelle figure semplici e ignude senza vergogna di Adamo ed Eva, da Faro a Faro, dalla Palascìa a quello de finibus terrae di S. Maria di Leuca, dove i due mari si incontrano, si scontrano e si amano come è nella storia degli uomini, e dove ‘i salentini dopo morti tornano con il cappello in testa’, ricorda il poeta Vittorio Bodini. In mezzo porti, torri, vedute mozzafiato, elementi fusi nell’opera della natura e degli uomini che il Parco intende tutelare, meravigliando e facendoci innamorare innanzitutto con la matita e i colori di Antonio Chiarello confluiti in questo taccuino di viaggio, un itinerario che, così sollecitati, ci muoviamo a intraprendere senza frapporre indugio. In esposizione al Castello di Andrano (Le) fino al 6 gennaio, info: tel. 328 4242206, Castello “Spinola–Caracciolo” Piazza Castello Andrano (Le), tel. 0836/925049, fax; 0836/926830, info@parcootrantoleuca.it.