GLI ULIVI E LA PIETRA. SALENTO E BAROCCO LECCESE NELLA PROSPETTIVA UNESCO
A LECCE E TARANTO UN CONVEGNO DI STUDIOSI E DI LIONS DI PUGLIA
di Ermanno Inguscio
Grande fermento in tutto il Salento in una due giorni, il 25 e 26 novembre 2015, dedicata allo studio della pietra leccese e alla tutela dei secolari ulivi salentini, promossa dai Soci Lions di Puglia, su iniziativa di Raffaele Cazzetta, presidente dell’Associazione Olivi secolari e del lions Club di Maglie. Il tema: Gli Ulivi e la Pietra. Salento e Barocco leccese nella prospettiva UNESCO”, è stato annunciato sui maggiori organi di stampa e sui TG di Rai3 Regione.
L’evento s’è svolto tra Lecce (presso le Officine Cantelmo) e Taranto, in un albergo cittadino. Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, in una sua intervista, ha sottolineato la necessità del coinvolgimento dell’intero Salento sul tema della iscrizione all’ UNESCO del Bene culturale “pietra leccese e ulivi secolari”, pena l’inefficacia di uno sforzo di natura sinergica fatto sul territorio. Proprio vero, infatti. Un analogo tentativo fu compiuto in tal senso nel 2006 dal sindaco dell’epoca, on. Adriana Poli Bortone, concluso con un nulla di fatto. Tutto si dissolse tra i meandri della burocrazia.
Da canto loro i Lions di Puglia, con la presenza del Governatore del Distretto, dr. Alessandro Mastrorilli ed un Vicegovernatore, prof. Francesco Antico, hanno coinvolto alle giornate di studio centinaia di imprenditori e professionisti provenienti dalle zone di Brindisi, di Fasano, di Lecce, di Maglie, di Casarano, di Gallipoli, di Castellaneta, di Grottaglie e di Manduria. A relazionare nel Salone leccese delle Officine Cantelmo il prof, Mino Ianne dell’Università di Bari, l’avv. Giorgia Marrocco (Centro Studi Tecné) e la prof.ssa Tatiana Kirova (Università di Torino), membro permanente del CIVVIH-ICOMOS dell’UNESCO.
Grande attenzione è stata prestata dall’uditorio proveniente dalle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto alla prima relazione di Mino Ianne, che ha parlato sul tema :”Ambiente e paesaggio storico-antropologico del Salento”, alla seconda tenuta da Giorgia Marrocco sul tema “La pietra leccese fra tradizione e innovazione”, e soprattutto alla terza,la relazione di Tatiana Kirova, tema “Il Salento tra i siti UNESCO: le possibilità concrete”. Se, infatti, grande affidamento, a detta dell’organizzatore Raffaele Cazzetta, si fa nella esperta guida della prof.ssa Tatiana Kirova per il lavoro preparatorio per l’iscrizione del sito salentino ai Beni UNESCO entro il 2017, l’aspetto cruciale consisterà nell’approntare un Piano sinergico di autofinanziamento, una volta raggiunta l’iscrizione, per ogni attività che si intenderà programmare in maniera continuativa sul territorio con possibilità concrete di occupazione giovanile in questo lembo di terra tra lo Jonio e l’Adriatico. Una sfida ardua, ma non impossibile.
Tanto vale riprovarci, questa volta con feroce determinazione. Ed è ciò che è stato con chiarezza ricordato agli astanti nelle puntuali conclusioni dell’avv. Raffaele Coppola.